martedì 25 febbraio 2014

  SI RISPETTINO LE DONNE E.... LA LEGGE
Il 23 novembre 2012 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge n. 215: “Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali.
La Legge ha modificato l’art 6 comma 3° della Legge 267/2000 sostituendo il termine “promuove” con “garantire”: “Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per  garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti”. La  Legge inoltre stabilisce che entro 6 mesi (quindi entro il 26 Giugno 2013) dalla entrata in vigore della stessa gli enti locali devono adeguare i propri statuti e regolamenti ma il Comune Pontelatone, è anche questa volta in ritardo (di ben 8 mesi) e quindi inadempiente.
Diventa dunque un obbligo di legge quello che si era affermato in precedenza  per giurisprudenza costante sulla presenza obbligatoria di donne in giunta.
A quest'ultimo riguardo si sottolinea  in particolare Corte costituzionale 5.4.2012 n. 81 che ha ribadito la sindacabilità dei decreti di nomina dei componenti di Giunta per violazione di norme sulle pari opportunità, Consiglio di Stato 27-07-2011 n. 4502, nonché Tar Puglia Bari 17-01-2012 n. 191 e soprattutto Tar Brescia 5-01-2012 n. 1.
Sorprende ed è grave che, ad oggi,l'opposizione non abbia ancora attivato qualche iniziativa per costringere quest'Amministrazione a rispettare le Donne e la legge.

lunedì 24 febbraio 2014


RICORDO DI SANDRO PERTINI
                               (nell'anniversario della morte , 24 febbraio 1990)

Quando passava Pertini si diceva: Passa un socialista, passa un uomo onesto”.
Di quella “razza” faceva parte Sandro Pertini, indimenticato presidente della Repubblica




sabato 22 febbraio 2014

 GOVERNO RENZI
Ho visto la lista dei Ministri. Nota positiva: più giovani e donne. Per il resto.... Dio ce la mandi buona.

mercoledì 19 febbraio 2014

GLI OPERATORI DEI CALL CENTER

Mi ha colpito la lettera inviata ai giornali qualche giorno fà da un'operatrice di call center . Ve la riporto. Aiuta a capire e dovrebbe indurci ad essere più cortesi, pur nella risolutezza delle risposte.
Chi di Voi non riceve a casa telefonate promozionali da parte di operatori di call-center, anche nelle ore più impensabili e spesso mentre stiamo a tavola.
E’ un disturbo e mi rendo conto che ricevere quattro telefonate uguali al giorno non aiuta a essere educati nelle risposte
Ma sforziamoci di essere gentili, ricordiamoci che dall’altra parte del filo del telefono c’è sempre una persona che lavora per pochi euro al mese e spesso è un lavoro di ripiego dettato dalle necessità.

"Ti scrivo perchè “finalmente” ho trovato lavoro e che lavoro; insomma uno di quei call center enormi. 170 postazioni, dove si vendono vini, olio, assicurazioni, telefonia e quant’altro; io sono stata presa per la vendita di quest’ultimo servizio, dopo una settimana di corso ovviamente non pagata e un esame scritto e prova di due ore in cuffia.
 Potrei dire che è meglio che niente anche perchè in giro non c’è nulla. Infatti c’è pieno di laureati da quanto ho capito.
Non ho un vero e proprio fisso, o meglio i miei 320 euro sono correlati al conseguimento di 800 contatti utili (chiamate sopra il minuto) nel mese. Ovvio che non ho nessuno strumento per controllare quanti sono quelli da me fatti. E questo penso che sia legale purtroppo.
 Se devo dirla tutta, non si è capito se i 320 euro siano lordi o netti e/o fissi o strettamente collegati al raggiungimento degli 800 contatti utili in un mese; resta il fatto che tutti i nuovi assunti si stanno rendendo conto che è un obiettivo impossibile da realizzare.
Per farti un quadro più completo ti racconto meglio. Ho fatto un colloquio, solo perchè ho esperienza, infatti la mia amica che era venuta con me, non l’hanno chiamata. Nel colloquio di gruppo ero con altre 5 ragazze, e la responsabile ci ha fatto delle domande sia scritte che orali sul perchè volevamo lavorare li, cosa mi aspettavo dall’azienda e le principali caratteristiche che deve avere un buon venditore. Dal colloquio sono stata selezionata solo io.
Al corso, non pagato, eravamo in 10. L’insegnante ( differente da chi ci ha fatto il colloquio) era tutt’altro che brava, ci trattava come numeri, dicendocelo in faccia che tanto via uno, ce n’erano altri 1000.
Ha urlato in faccia a due ragazze ( arrivate in ritardo) dicendo che se fosse stato per lei, le avrebbe cacciate seduta stante ( tutto ciò davanti a tutti). Tanto è che una ragazza si è messa a piangere. Poi guardava sempre quasi tutti con il sopracciglio alzato, e se qualcuno commentava qualcosa di non propriamente giusto lei si teneva la testa tra le mani e se ne usciva con battute del tipo: gli tagliate le corde vocali? la prossima volta ti tiro un calcio negli stinchi.
Il primo giorno infatti continuava a dire vediamo quanti ne rimangono domani, vediamo chi resiste. Il terzo giorno uno ha mollato. Il quarto giorno c’è stato un test con due ore di chiamate, con lei che ascoltava tutti e prendeva appunti, e ho visto che si è messa di fianco ad un ragazzo con la testa tra le mani. Povero. Questo ragazzo poi non l’ha preso.
Poi 7 pagine di domande aperte su tutto il programma. Da 9 ne ha selezionati 6. Alla fine ci ha fatto firmare il contratto, dicendoci che l’operatore è perseguito per legge penalmente in caso di denuncia e che noi dobbiamo sostenere le spese legali e che in caso di vincita del cliente avremo la fedina penale sporca.
Al che io ho chiesto come sia possibile, dato che dopo la nostra attivazione c’è sempre il controllo ( un ulteriore chiamata) da parte del callcenter. Ovviamente non mi ha risposto ma ha sviato la mia domanda.
Questa cosa delle fedina penale sporca, mi ha subito allarmato perchè sono all’inizio, ma in ogni caso non ho trovato corretto che nel colloquio e/o durante i cinque giorni di corso, non si sia mai menzionata questa cosa. Sempre che sia vera, poi…
Il primo giorno, mi sono più rimbambita sia per i fax che entravano ad un volume da stordimento sia per i vaffanculo che mi prendo dalle persone che chiamo; una chiamata era a volume bassissimo una altra altissimo, un continuo così.
E pensare dopo le spese degli spostamenti, per carità 3 euro, le orecchie pesanti, i vaffanculo presi, potrei anche non vedere neanche i 320 euro.

sabato 15 febbraio 2014

 POLITICHE SOCIALI  E  ASSISTENZIALISMO
Che in politica tutto si muove sull'onda della creazione del consenso e dell'accrescimento dei voti non deve sorprendere e, di per sè, non è un fatto negativo.Ma il consenso e i voti possono essere prodotti e causa di clientelismo oppure prodotti e causa di buona amministrazione.
Scambiare il consenso elettorale con i bisogni della gente è quanto di più miserabile,eppure  è abbastanza frequente che invetrebrati politici si servano di promesse di lavoro(che non possono essere mantenute) e quant'altro per catturare consenso.
E' abbastanza frequente che amministratori senza scrupoli, invece di mettere al centro dell'azione politica e amministrativa la persona, rispettandone la dignità per cercare di rispondere ai suoi bisogni,nella massima trasparenza,sfruttino questi bisogni per soddisfare altri tipi di interesse non altrettanto nobili e di alto profilo.
Facendo, ad esempio, confusione tra politiche sociali, frutto di buona amministrazione, e assistenzialismo che spesso sfocia nel clientelismo.
Sul punto è bene fare un pò di chiarezza.
Con “politiche sociali” s’intende un complesso di interventi teso a realizzare servizi pensati e strutturati per l’intera comunità cittadina e fruiti di volta in volta da coloro che – in determinate circostanze della loro vita – si trovano in una condizione di riconosciuto bisogno di sostegno. Sono politiche sociali, le mense scolastiche, il trasporto scolastico, l’assistenza sociale e domiciliare, i servizi di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. E altri ancora che la lungimiranza e la passione delle Amministrazioni sanno costruire.
Le politiche sociali sono la risposta “alta” a un diritto che la comunità riconosce ai propri componenti nel momento di una loro particolare necessità.
L'assistenzialismo è invece l'intervento individuale teso a riconoscere al singolo una gratificazione occasionale, concepita come atto discrezionale di attenzione di chi detiene il potere nei confronti di colui che versa in uno stato di bisogno. L’intervento assistenzialistico non riconosce un diritto, ma genera una dipendenza del destinatario verso il benefattore; è un atto unilaterale che di volta in volta “premia” questo o quello, ma non radica un diritto e non genera un sistema strutturato di servizi. E', ad esempio , assistenzialismo concedere aumm aumm questo o quel beneficio o vantaggio a chi pur versa in stato  di bisogno.
Magari nel breve periodo arriverà qualche voto in più dal beneficato di turno, ma poi si paga drammaticamente tutto, con gli interessi. E Pontelatone sta pagando.
Spero di aver chiarito i concetti.
HANNO DETTO..........



giovedì 13 febbraio 2014

 ITALIANI, BRAVA GENTE
 Sono davanti al televisore. Sto seguendo in diretta la direzione del Partito Democratico che fra poco voterà la sfiducia a Letta per dare l'avvio ad un governo a guida Renzi.
Sono perplesso.
In Grecia il disastro c’è stato e lentamente pare che quel popolo stia svegliandosi dall’idea che si possa vivere da imbroglioni, da “tutti impiegati pubblici”, "tutti a non far nulla". 
La Spagna è sveglia, si dibatte ma sta risalendo la china.
Noi italiani continuiamo a restare affascinati dalle avventure senili di un ricco imbroglione, o dal duello giovanile fra due  che se dicono in faccia battute del tipo “Alzati tu che mi siedo io”

martedì 11 febbraio 2014

BASTA VIVACCHIARE
In un post di qualche anno fa ho parlato di Pontelatone come di un paese malato. Il tempo passato da allora ha rafforzato questa mia convinzione.
Pontelatone è un malato grave e deve guarire. Deve cambiare e deve farlo in fretta. Chi lo amministra dovrebbe superare la visione limitata e limitante da amministratore di condominio. Quello che auspico da tempo è che si cambi il modo di amministrare, prestando attenzione alle tante piccole cose che potrebbero , radicalmente, incidere su Pontelatone.Si tratta di un salto culturale.
Tutti concetti questi che il sottoscritto ripete con forza e convinzione da tanto tempo. Basta solo riavvolgere il filo della memoria e ricordare( senza farsi prendere troppo la mente da posizioni partigiane) modelli di amministrazione semplici ma virtuosi e idonei a creare vero sviluppo.
Ma torniamo a noi. Che Pontelatone meriti di più nessuno lo può disconoscere. Che Pontelatone sia amministrato in maniera precaria, confusa ed approssimativa, lo riconoscono in molti. Che l'Amministrazione manchi di visione politica, del concetto di bene collettivo pare più che evidente anche a chi osserva in maniera distaccata la realtà di tutti i giorni.
Come pare evidente che l'Amminitrazione sembra vivere alla giornata senza aver mai provato a mettere in campo un piano organico di conduzione del paese, con l'aggravante di fare scelte incoerenti e senza alcuna trasparenza. La mia non vuole essere una polemica ma una sferzata a cambiare registro.
E' tempo di voltare pagina. Non si può più aspettare, il paese ha perso già troppo tempo. l'Amministrazione deve cambiare marcia, basta vivacchiare, basta con i sotterfugi e le furbizie.
Il Sindaco faccia il Sindaco e dia subito un forte segnale di discontinuità con il passato. Azzeri subito la Giunta che ha impoverito il paese con l'unico programma che ha saputo finora realizzare : più tasse e meno servizi.
E ne formi una nuova e rinnovata nei suoi componenti e soprattutto via gli assessori chiacchierati. Facce nuove, per riacquistare credibilità.
Sul versante opposto, invece.è necessario che l'opposizione sia più incalzante, propositiva e battagliera.
Se queste due aspettative si concretizzeranno , allora si' che Pontelatone potrà risalire la china..
In caso contrario... non ci resterà che piangere

domenica 9 febbraio 2014

Ricevo e pubblico

IL BILANCIO DI PREVISIONE 2014- GLI EMENDAMENTI DELL'OPPOSIZIONE
Tutti gli anni, entro il 31 dicembre, (anche quest'anno prorogato al 30 Aprile) l'Amministrazione Comunale è tenuta a redigere e ad approvare il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario successivo (l'esercizio finanziario è la durata dell'anno contabile che per i comuni coincide con quello solare e va pertanto dal 1° gennaio al 31 dicembre),ed il bilancio triennale di previsione per i tre esercizi successivi.
La proposta di bilancio di previsione è redatta ed approvata dalla giunta comunale sulla base delle ipotesi tecniche fornite dal servizio di ragioneria e corredata dal parere del revisore contabile. La proposta è portata all'approvazione definitiva del consiglio comunale che procede alla sua approvazione o alla determinazioni di eventuali emendamenti.
Avvalendoci della facoltà previste dalla legge, abbiamo presentato il 5 febbraio 4 proposte di emendamento, soprattutto per colmare la riscontrata carenza in bilancio di interventi a beneficio dei servizi sociali.
Carenza che di conseguenza deve essere colmata, specie in questo momento di crisi economica in cui le fasce meno abbienti e le persone e le famiglie meno fortunate risultano essere le più colpite e meritano di essere  maggiormente  attenzionate.
Da qui la necessità di apportare delle modifiche. Si sono così individuate delle somme da stornare, provenienti da capitoli della spesa corrente, ritenute in eccesso rispetto al fabbisogno individuato dalla Giunta e dagli uffici competenti, per destinarle a favore di capitoli di nuova istituzione o ad incrementare capitoli di spesa insufficienti rispetto a quanto ritenuto necessario.
Complessivamente l’operazione messa in piedi mediante questi emendamenti si aggira sui 47 mila euro. Se, come ci auguriamo, il Consiglio comunale condividerà ed approverà questo preciso indirizzo certamente si realizzerà a pieno quella missione sociale alla quale sono chiamate anche le istituzioni locali.
Nello specifico andrebbero ad essere attivati i seguenti nuovi capitoli di spesa: Assegno Civico e Borse di Studio per complessivi 28 mila euro circa.
Andrebbero invece ad essere aumentati il capitolo di spesa relativo al “Trasporto Scolastico , per consentire l'avvio del servizio sin dal prossimo mese di Marzo e quello della Manutenzione delle Strade esterne per un complessivo di circa 19.000 euro .

Ecco gli emendamenti proposti

                                                                          Al Presidente del Consiglio Comunale
                                                                          Al Sindaco di Pontelatone
                                                                           Alla Segretaria Comunale

Vista la deliberazione di Giunta Comunale n° 90 del 23.12.2013 con all’oggetto: ” Approvazione schema di bilancio di previsione 2014, bilancio pluriennale 2014/2016 e relazione previsionale e programmatica 2014/2016”
tenuto conto che il bilancio di previsione contiene voci che possono essere oggetto di revisione,dalle quali attingere risorse mantenendo l'equilibrio di bilancio
rilevato che si ritiene pertanto di ricorrere ad un'adeguata allocazione delle spese attraverso la proposizione di emendamenti al bilancio di previsioneI sottoscritti consiglieri comunali propongono all'approvazione del Consiglio comunale i seguenti emendamenti al bilancio di previsione per l'anno 2014:
Proposta emendamento n.1 al bilancio di previsione 2014
Si propone di istituire uno specifico capitolo all'intervento 1.10.04.03 denominato “ Assegno civico” a sostegno dei soggetti in difficoltà economica perchè disoccupati pari ad un valore di euro 23.000 , utilizzando la riduzione di previsone di spesa dei seguenti interventi:
1010103 1001- “Indennità di carica agli amministratori”- previsione in diminuzione di euro 500 per   

                          una somma risultante di euro 0
1010202 1051- “Abbonamenti a riviste e pubblicazioni” – previsione in diminuzione di euro 500 per  
                         una somma risultante di euro 500
1010203 1058-Spese per liti, arbitraggi e risarcimenti- previsione in diminuzione di euro 15.000 per 
                         una somma risultante di euro 35.000
1010408 1200- “Rimborso di quote inesigibili di tributi comunali”- previsione in diminuzione di   
                         euro 1.000 per una somma risultante di euro 1.000
1010503 1156- “Commissione per il patrimonio”- previsione in diminuzione di euro 1000 per una
                           somma risultante di euro 0
1010801 2169 “Indennità di risultato”- previsione in diminuzione di euro 2.000 per una somma  
                          risultante di euro 10.000
1010803 1043 -spese manutenzione e funzionamento degli uffici- previsione in diminuzione di
                         euro 3.000 per un importo risultante di euro 29.000
Con il presente emendamento si intende recuperare adulti e giovani, in difficoltà economiche, alla vita sociale ed evitare per quanto possibile rischi di solitiudine e senso di inutilità, cui gli stessi sono particolarmente esposti. Gli assegnatari del servizio civico potranno essere impiegati nella pulizia e piccola manutenzione delle scuole e degli edifici comunali, nella manutenzione del verde pubblico e patrimonio comunale, nel supporto ai servizi scolastici(es.assistenza sullo scuolabus), nella sistemazione degli archivi comunali e in qualsiasi altro servizio che l'Amministrazione Comunale riterrà opportuno avviare mediante il progetto di assegno civico
Proposta emendamento n. 2 al bilancio di previsione 2014
Si propone di incrementare l'intervento 1040503 capitolo 1417 “Spese per il servizio di trasporto scolastico” di euro 13.000 per un complessivo di euro 26.000, utilizzando la riduzione di previsione di spesa dei seguenti interventi:
1010603 1086 “Spese per studi progettazione e collaudi opere pubbliche”- previsione 
                         in diminuzione  di euro 10.000 per uina somma risultante di euro 21.000
1010801 2167 “Indennità di posizione”-previsione in diminuzione di euro 3.000 per una     
                        somma  risultante di euro 33.700
Con il presente emendamento si intende assicurare un servizio fondamentale per la popolazione di Pontelatone in gran parte residente nelle zone periferiche(campagna, frazione). Il servizio, che concorre a rendere effettivo il diritto allo studio, va assicurato (anche se dovesse costituire un impegno economico pesante) in un ottica di gratuità o di una minima compartecipazione al costo da parte delle famiglie.
Proposta emendamento n. 3 al bilancio di previsione 2014
Si propone di incrementare il capitolo1929 dell'intervento 1.08.01.02 “Manutenzione strade esterne” di euro 5.750, per un complessivo di euro 7.750, utilizzando la riduzione di spesa dei seguenti interventi:
1.08.01.02 capitolo 1933” Spese per potenziamento e migliorammento segnaletica- previsione in 
                                           diminuzione di euro 3.750 per una somma risultante di euro 3.750
1.08.01.02 capitolo 1928” spese per manutenzione ordinaria delle strade comunali”- previsione in 
                                           diminuzione di euro 1.000 per una somma risultante di euro 0
1.09.03.02 capitolo 1325- “spese per servizi di servizio civile e pronto intervento”- previsione in 
                                           diminuzione di euro 1.000 per una somma risultante di euro 1.000
Con il presente emendamento si intende provvedere alla eliminazione delle buche e dei tratti stradali con asfalto ammalorato e ridurre i disagi per i cittadini nonché le situazioni di pericolo per la circolazione;
Proposta emendamento n. 4 al bilancio di previsione 2014
Si propone di isituire in via sperimentale apposito capitolo all'intervento 1.04.05.05 denominato “ Borse di studio” pari ad un valore di euro 5.460 utilizzando la riduzione di spesa dei seguenti interventi:
1040103 1346 spese per smaltimento rifiuti- previsione in diminuzione di euro 360 per una somma
                        risultante di euro 0
1040203 1366- spese per smaltimento rifiuti (s.e)- previsione in diminuzione di euro 2600 per una
                         somma risultanmte di euro 0
1040302 1386 1-spese per smaltimento rifiuti(s.m.)-previsione in diminuizione di euro 500 per una
                          somma risultante di euro 0
1010503 1156 Spese manutenzione e gestione patrimonio disponibile- previsione in diminuzione di
                        euro 2000 per una somma risultante di euro 18.000
Con il presente emendamento si intende prevedere l'erogazione di un contributo a parziale copertura delle spese sostenute per refezione, trasporto e sussidi didattici (con esclusione dei libri di testo).
La borsa di studio viene assegnata in base alla situazione economica familiare, definita attraverso l’I.S.E.E., che non deve superare un tetto stabilito annualmente.
Possono farne richiesta i genitori degli studenti di scuole elementari, medie inferiori e superiori del territorio comunale.
Per la determinazione del contributo da corrispondere si farà riferimento all'entità della spesa sostenuta dalla famiglia che non dovrà comunque superare la spesa sostenuta e documentata.
Dopo aver stilato una graduatoria ordinata secondo i valori crescenti dell’ISEE dei richiedenti, gli assegni saranno erogati, sino ad esaurimento dei fondi disponibili

             I Consiglieri Comunali di “Insieme per la Rinascita” e di “Nuova Voce”

dott.ssa Filomena Scirocco          sig. Francesco Manco           dott. Domenico Di Domenico
       







                                                                     

sabato 8 febbraio 2014

 UNA BRUTTA SETTIMANA
Settimana pesante, quella passata, per questo nostro Paese che, purtroppo, sembra avviarsi  sempre più sulla via del declino.
Governo immobile, un decreto su BankItalia approvato in fretta e furia ,di cui  chi ci capisce qualcosa è bravo , gli insulti ignobili in Parlamento e fuori  a “chi non la pensa come me”. Gli attacchi al Governo, colpevole di inerzia, ma nessuno
( compreso il neo segretario del PD ) che faccia una proposta alternativa, che butti idee per fronteggiare la crisi, per favorire il lavoro ecc.
Ecco, questo è il nostro Paese.
Dove si bruciano i libri ,dove si insultano le donne invece di criticarle nel merito delle cose che fanno o si difendono le istituzioni mortificandole.
Auguriamoci tempi migliori..

venerdì 7 febbraio 2014

Disoccupazione Mini Aspi 2014.

La Mini Aspi è una prestazione economica che sostituisce l’indennità di disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti ridotti.

A CHI SPETTA
Ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente l’occupazione, ivi compresi:
  • gli apprendisti
  • i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato
  • il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato
  • i dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni;
  • i lavoratori a tempo determinato della scuola.
QUANDO SPETTA
Spetta in presenza dei seguenti requisiti:
  • Stato di disoccupazione involontario.
L’interessato deve rendere, presso il Centro per l’impiego nel cui ambito territoriale si trovi il proprio domicilio, una dichiarazione che attesti l’attività lavorativa precedentemente svolta e l’immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa.

L’indennità non spetta nelle ipotesi in cui il rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o risoluzione consensuale.
Il lavoratore ha diritto all’indennità nelle ipotesi di dimissioni durante il periodo tutelato di maternità ovvero di dimissioni per giusta causa.
  • Requisito contributivo
Almeno 13 settimane di contribuzione (versata o dovuta) da attività lavorativa nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.

Non è più richiesto il requisito della anzianità assicurativa.

LA DOMANDA
La domanda deve essere presentata entro il termine di due mesi che decorre dalla data di inizio del periodo indennizzabile così individuato:

a) ottavo giorno successivo alla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro

b) data di definizione della vertenza sindacale o data di notifica della sentenza giudiziaria

c) data di riacquisto della capacità lavorativa nel caso di un evento patologico (malattia comune, infortunio) iniziato entro gli otto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro

d) ottavo giorno dalla fine del periodo di maternità in corso al momento della cessazione del rapporto di lavoro

e) ottavo giorno dalla data di fine del periodo corrispondente all’indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate

f) trentottesimo giorno successivo alla data di cessazione per licenziamento per giusta causa.

QUANTO SPETTA
La misura della prestazione è pari:

al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, se questa è pari o inferiore ad un importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT (per l’anno 2013 pari ad € 1.192,98).

al 75% dell’importo stabilito (per l’anno 2013 pari ad € 1.192,92) sommato
al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile imponibile ed euro 1.192,92 (per l’anno 2014), se la retribuzione media mensile imponibile è superiore al suddetto importo stabilito.

giovedì 6 febbraio 2014

APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DEI COMUNI DIFFERITA AL 30 APRILE

La conferenza Stato-citta, riunitasi oggi a Roma, ha deciso lo slittamento dei termini per l'approvazione del Bilancio di Previsione dei Comuni. La decisione modifica la precedente scadenza, fissata al 28 del mese di febbraio.

mercoledì 5 febbraio 2014

GLI IMPORTI DELLE PENSIONI DI INVALIDITA' CIVILE ANNO 2014
Le pensioni di invalidità civile sono aumentate dal mese di gennaio 2014 del 2,09% per effetto del tasso d'inflazione programmato

Tipo di prestazione
Importo mensile anno 2014
Limiti di reddito per il diritto
Pensione inabilità (invalido civile totale)
279,19 €
16.449,85 €
Assegno mensile (invalido civile “parziale)
279,19 €
4.795,57 €
Indennità accompagnamento
504,07 €
nessuno
Pensione ciechi civili assoluti non ricoverati
301,91 €
16.449,85 €
Pensione ciechi civili assoluti ricoverati
279,19 €
16.449,85 €
Indennità accompagnamento (ciechi assoluti)
863,85 €
nessuno
Pensione ciechi ventesimisti
279,19 €
16.449,85 €
Indennità speciale ai ciechi parziali
200,04 €
nessuno
Assegno vitalizio ai ciechi decimisti
207,19 €
7.908,64 €
Pensione ai sordomuti
279,19 €
16.449,85 €
Indennità di comunicazione
251,22 €
Nessuno
Indennità di frequenza
279,19 €
4.795,57 €
Affetti da drepanocitosi (anemia falciforme) o talassemia major (morbo di Cooley)
501,38 €
Nessuno

Le provvidenze economiche vengono erogate secondo la tabella  con la condizione di essere cittadini italiani o extracomunitari con carta di soggiorno e, in entrambi i casi, residenti in Italia.
.
TIPO DI PRESTAZIONI: 
INVALIDI CIVILI
 Pensione di inabilità
E’ concessa agli invalidi civili TOTALI ( 100%) di età superiore ai 18 e inferiore ai 65 anni.Al 65° anno+ 3 mesi si trasforma in Assegno sociale.
AssegnoMensile
E’ concessa agli invalidi civili PARZIALI ( >74%) di età superiore ai 18 e inferiore ai 65 anni;incollocati e disponibili ad essere avviati al lavoro.Al 65° annni+ 3 mesi si trasforma in Assegno sociale.
Indennità di accompagnamento
Viene riconosciuta agli invalidi civili riconosciuti incapaci di svolgere gli atti quotidiani della vita o di deambulare autonomamente senza l’aiuto permanente di qualcuno.

CIECHI CIVILI
Pensione non reversibile ai ciechi assoluti
E’ concessa ai ciechi civili assoluti che abbiano compiuto i 18 anni di età.
Indennità di accompagnamento
E’ concessa ai ciechi civili assoluti a prescindere dalle condizioni economiche e dall’età.
Pensione non reversibile ai ciechi ventesimisti
E’ concessa ai ciechi civili ventesimisti a prescindere dall’età.
Indennità speciale ai ciechi civili parziali
E’ concessa ai ciechi civili parziali a prescindere dall’età.
Assegno vitalizio ai ciechi decimisti
E’ concesso ai ciechi civili decimisti che già ne godevano alla data del 10/02/1962...per cui si contano sulla punta delle dita.

SORDOMUTI
Pensione non reversibile
E’ concessa ai sordomuti di età superiore ai 18 e inferiore ai 65 anni. Al 65° anno+ 3 mesi si trasforma in Assegno sociale.
Indennità di comunicazione
Viene riconosciuta, a domanda, ai sordomuti di età > ai 18 anni
Indennità di frequenza
E’ concessa a tutti gli invalidi civili ivi compresi i sordomuti di età inferiore ai 18 anni all’unica condizione di frequentare centri di riabilitazione e/o scuole di reinserimento sociale. L’assegno viene erogato solo per i periodi di frequenza

lunedì 3 febbraio 2014

LA DEMOCRAZIA
Peggiorano le condizioni economiche delle famiglie italiane. Le spese delle famiglie sono tornate indietro di oltre dieci anni. I tagli sono evidenti soprattutto al supermercato: il 48,6% dei cittadini dichiara di avere mutato intenzionalmente le abitudini alimentari cercando di risparmiare. Il 76% degli italiani dà la caccia alle promozioni, contro il 43% della media europea. Risparmi anche sulla benzina. Oltre il 53% ha ridotto gli spostamenti in auto e moto in 24 mesi e il 68% ha dato un taglio a cinema e svago. Ma i risparmi non bastano ad affrontare neanche le spese più essenziali. Per il 72,8% delle famiglie un’improvvisa malattia sarebbe infatti un grave problema da finanziare, mentre il pagamento delle bollette mette in difficoltà oltre un italiano su cinque.
Lo dice l'ultimo rapporto del Censis sulla situazione sociale dell'Italia.
C'è addirittura gente che va a raccogliere fra i rifiuti del mercato ortofruttifero, qualcosa per poter cucinare, ci sono famiglie che non possono pagare le utenze dei servizi essenziali.
Di fronte a questa situazione, molte voci autorevoli si sono levate per denunciare con forza l'ingiustizia economica, quindi di vita, arrivata nel nostro paese a livelli intollerabili.
Tutti richiamano la politica a darsi da fare e ad intervenire con priorità sui temi della giustizia sociale e del lavoro.
E allora se le priorità sono queste, è comprensibile e credo giusta l'opposizione dei  parlamentari del Movimento 5 Stelle al decreto del Governo, che ,in sostanza, costituisce un  "regalo"  al pool di banche che costituiscono la Banca d'Italia.
Perchè tanta attenzione per le banche e tanta scarsa attenzione per le famiglie in difficoltà?
Tuttavia non sono per niente condivisibili, anzi vergognosi, gli scontri fisici e gli attacchi verbali avvenuti in Parlamento, l'attacco strumentale e irresponsabile al Capo dello Stato e alla Presidente della Camera Boldrini.
Non è questo il modo per fare la giusta opposizione.
 Parlamento italiano
Quante volte anche in Consiglio Comunale come opposizione abbiamo contrastato le proposte della maggioranza.
Con determinazione,  su ogni singolo atto abbiamo cercato di far valere le nostre ragioni, spesso (quasi sempre) senza riuscirci perchè alla fine la maggioranza ha fatto pesare l'arroganza dei suoi numeri.
Queste scelte possono essere non condivise, criticate aspramente e denunciate, ma vanno accettate.
E' questa la democrazia e la democrazia per farla crescere occorre praticarla sempre ed in ogni circostanza ,con senso di responsabilità, con pazienza e rispetto.

sabato 1 febbraio 2014

68 anni fa le donne conquistavano il diritto al voto
Nel 1945 le nostre mamme (... le vostre nonne) ottenevano il diritto di voto. 68 anni fa  con Decreto Legislativo n. 23 del 1° febbraio 1945, si riconosceva l’ “Estensione alle donne del diritto di voto”.
L’estensione port ala firma di Umberto di Savoia, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi, anche se fu solo un anno più tardi che le donne ebbero la possibilità di essere anche elette, oltre che eleggere.
La prima occasione di voto sono state le elezioni amministrative fra il marzo e l’aprile del 1946 e subito dopo, il 2 giugno 1946,  il referendum istituzionale tra Monarchia o Repubblica. Quella partecipazione delle donne al voto fu fondamentale per l’esito del referendum.
Se la donna dei nostri giorni è forte e sicura di sè, spesso, ancora in molti ambienti, deve fare i conti con una disparità sociale e professionale . Il tempo delle estensioni delle conquiste non è ancora terminato.
A proposito di parità uomo donna ,mi piace ricordare  che nel 1993 per la prima volta nella storia di Pontelatone, su mia nomina, entrò in Giunta una donna.

LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...