Il 23 novembre 2012 è stata
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge n. 215: “Disposizioni per
promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei
consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali.
La Legge ha modificato l’art 6 comma 3° della Legge 267/2000 sostituendo il termine “promuove” con “garantire”:
“Gli statuti
comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni
di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile
1991, n. 125, e per garantire la presenza di entrambi i sessi
nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonché
degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti”. La Legge
inoltre stabilisce che entro 6 mesi (quindi entro il 26 Giugno 2013) dalla entrata in vigore della stessa gli enti locali devono adeguare i propri statuti e regolamenti ma il Comune Pontelatone, è anche questa volta in ritardo (di ben 8 mesi) e quindi inadempiente.
Diventa dunque un
obbligo di legge quello che si era affermato in precedenza per giurisprudenza
costante sulla presenza obbligatoria di donne in giunta.
A quest'ultimo riguardo si sottolinea in particolare Corte costituzionale
5.4.2012 n. 81 che ha ribadito la sindacabilità dei decreti di
nomina dei componenti di Giunta per violazione di norme sulle pari
opportunità, Consiglio di Stato 27-07-2011 n. 4502, nonché Tar
Puglia Bari 17-01-2012 n. 191 e soprattutto Tar Brescia
5-01-2012 n. 1.
Sorprende ed è grave che, ad oggi,l'opposizione non abbia ancora attivato qualche iniziativa per
costringere quest'Amministrazione a rispettare le Donne e la legge.