CON LE IMMAGINI.......E' PIU' FACILE
I GIARDINI DI RENZI (Massimo Gramellini)
Il
carretto passava e quell’uomo gridava gelati. Quell’uomo è il presidente
del Consiglio. Il quale – nonostante l’Italia sia sull’orlo del baratro
e la nuova parola d’ordine «passo dopo passo» prometta di fargliene
fare uno in avanti – ha trovato il tempo di rispondere alla copertina
dell’Economist che lo ritrae con un gelato in mano a bordo di una nave
che affonda. Nella politica a fumetti, dove immagini e slogan
rimpiazzano i pensieri, il nostro vanta predecessori illustri, ma non
conosce rivali. Ieri ha fatto installare nel cortile di Palazzo Chigi il
carretto di un noto marchio artigianale, che ringrazierà per la
pubblicità gratuita, e ha passeggiato a favore di telecamera con un cono
che ha tentato di sbolognare a qualche cronista, invano: siamo gente
dallo stomaco dritto, noi. Il siparietto, tristissimo, si è concluso con
la consegna del manufatto sgocciolante a una funzionaria, imbarazzata
come tutti.
Che il premier abbia perso «il tocco»?
Forse è il peso della realtà che sovrasta persino chi cerca di
imbellettarla con trovate goliardiche e incitamenti da allenatore di
provincia. Questo governo di mediani con un solo fantasista ancora a
caccia del primo gol, più che dell’incipit di «Giardini di marzo»
farebbe meglio a occuparsi del secondo verso: al ventuno del mese i
nostri soldi erano già finiti.