lunedì 20 settembre 2021

 I TRE SETACCI

setacci 

Navigando in Internet per ammazzare il tempo e la noia, mi sono nuovamente imbattuto in questa stupenda storia che vi riporto più sotto. 
La storia dei Tre setacci di Socrate è estratta dal libro "La via del guerriero di pace" dello scrittore americano Dan Millman e racconta :
Nell'antica Grecia Socrate era apprezzato da tutti per la sua saggezza.
Si narra che un giorno incontrasse un conoscente che gli disse:
 " Socrate, sai cosa ho sentito sul tuo amico?"
 "Un momento, rispose Socrate. Prima che tu me lo dica vorrei farti un test, quello dei tre setacci.
" I tre setacci?
 "Esatto, continuò Socrate. Prima di raccontare ogni cosa sugli altri è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. 

 Il primo setaccio è la verità
"Ti sei accertato al di sopra di ogni ragionevole dubbio che ciò che vuoi dirmi è vero?"
"No, disse l'uomo, in effetti l'ho solo sentito dire.
"Bene, disse Socrate, quindi tu non sai se sia vero o meno"
Continuiamo con il secondo setaccio, quello della bontà.
"Quello che vuoi dirmi sul mio amico è qualcosa di buono?
"Ah, no! al contrario"
Allora continuò Socrate “tu vuoi dirmi qualcosa di male su di lui e non sei nemmeno certo che sia vera?”.
Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell'utilità.
"E' utile che io sappia cosa quello che mi vuoi dire"?
”Veramente… non credo”.
“Bene,” concluse Socrate “se quello che mi volevi dire non è nè vero, nè buono, nè utile, allora preferisco non saperlo e ti consiglio di dimenticarlo"
 
La storia dei tre setacci mi offre lo spunto per una breve considerazione sul problema della informazione. 
Questa è sana se è sempre diretta, "faccia a faccia", verificata, e non passa attraverso la maldicenza, il pettegolezzo o un superficiale "sentito dire". Se così non è stiamo comunicando in maniera scorretta. 
Per questo se si deve dire qualcosa ad un'altra persona prima di farlo valutiamo se questo qualcosa sia proprio vero, buono e utile.
Le ferite inferte dalle parole spesso sono difficili da curare.
E' purtroppo il problema di oggi quello di parlare di cose che non si conoscono, dando per scontato quello che si legge o si sente dire, senza approfondire, senza fare il minimo sforzo di informarsi, senza chiedere a chi sa e può dare risposte.
E cosi, a volte, senza una vera cattiveria, ma solo per ignavia o semplicemente per superficialità si combinano danni irreparabili. 

 

 

LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...