lunedì 28 novembre 2016


Il 4 Dicembre siamo chiamati alle urne per esprimere il nostro voto sul referendum costituzionale. 
Il Fac-simile della scheda elettorale ci chiede di approvare o respingere il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari,il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione.
Per la validità del referendum non c’è bisogno di raggiungere un quorum, vinceranno i “Sì” o i “No” indipendentemente da quante persone andranno a votare.
Il destino della nostra Costituzione dipende esclusivamente dal risultato di questo referendum, perciò è importante andare a votare..
Ora il dilemma è uno solo: SÌ o NO? FATE VOBIS!
L'importante è dare un voto libero. Questo significa votare quello che si vuole,quello che si ritiene giusto senza ascoltare l’ars retorica dei politici, i giornali, i talk show che cercano solo di manipolare le nostre menti.
Libertà di voto significa informarsi,documentarsi e poi votare senza nessuna forma di pregiudizio. Libertà e consapevolezza porteranno inevitabilmente alla scelta che noi riteniamo giusta,indipendentemente che il voto sia un sì o un no.
Spero che nessuno si offenda e si indigni se esprimo la mia opinione di voto per il referendum, che è molto semplice: voto NO a questo referendum.
Personalmente penso che Renzi abbia sbagliato ad inserire nell'unico quesito referendario tante modifiche. Se avesse scorporato i quesiti, ad alcuni avrei detto senz'altro Sì. Ad esempio, all'abolizione del CNEL e delle Province avrei votato Sì.
Posto com'è, il quesito, nel suo complesso, è inaccettabile.
La Costituzione va cambiata ma non con una riforma pasticciata. Cambiare per cambiare è irragionevole ; il cambiamento ha senso solo se porta concretamente un miglioramento. Si cambia per migliorare non per sbandierare un cambiamento, per di più peggiorativo dell’esistente.
Perciò voto No. Voto No principalmente perchè:
1) la malattia della politica italiana non sta nel bicameralismo paritario, ma al limite nel numero dei parlamentari, nello scollamento totale che hanno con i veri problemi della gente e non ultimo nella loro integrità morale e onestà.
2) il Senato non verrebbe abolito,ma trasformato in una sorta di dopolavoro per 74 consiglieri regionali e 21 sindaci con il rischio concreto di svolgere male entrambi i compiti. La struttura tecnico- amministrativa del Senato rimarrebbe intatta e anche la riduzione dei costi sarebbe molto relativa. Gran parte dei costi viene, infatti,  dalla gestione degli immobili,dai servizi, e dal personale del Senato.
3) i nuovi senatori non rappresenterebbero le Regioni ma se stessi ed il proprio partito e non si capisce tra l'altro come verrebbero eletti. Cinque senatori verrebbero nominati dal Presidente della Repubblica e non rappresenterebbero alcun territorio. E poi che senso ha istituire un Senato federale( o camera delle regioni) e poi riformare in  senso statalista il Titolo V della Costituzione (cioè togliendo competenze alle Regioni).
4) va bene che Senato e Camera dei deputati non devono avere gli stessi poteri, ma una delle due dovrebbe essere DAVVERO una Camera delle Regioni e dei territori (con il voto per Regione e non per teste, come accade, ad esempio, in Germania dove a rappresentare le Regioni (i Lander) sono i Presidenti.
5) non è affatto abolito il bicameralismo paritario; "la navetta" che una legge compie tra Camera e Senato rimarrebbe per molti procedimenti legislativi, aumentando in tal modo la confusione tra le funzioni tra le due Camere con svariati rischi di conflitti di competenza tra gli organi dello Stato.
6) la riforma costituzionale è strettamente legata alla legge elettorale che nell'attuale scenario permetterebbe ad un partito che rappresenta circa un quinto degli italiani di avere una maggioranza spropositata alla Camera che gli consentirebbe di eleggere i giudici costituzionali, di imporre il Presidente della Repubblica , nonchè di mettere i propri uomini nei posti chiave.. La riforma indebolirebbe il potere di controllo del Parlamento sul Governo, cioè verrebbe meno il principio dei pesi e contrappesi che in democrazia è fondamentale.
No, è una riforma pasticciata  che stravolge  gli equilibri democratici del Paese.

IO VOTO NO



sabato 26 novembre 2016

FIDEL CASTRO : Un grande rivoluzionario


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Se ne è andato Fidel Castro: un grande rivoluzionario, che ha dato speranza, orgoglio ad una terra martoriata dalle ingiustizie e dai soprusi. 
Un uomo che sicuramente non è vissuto invano.
















domenica 20 novembre 2016


ARRIVA LA TASSA SULLA MORTE
simbolo soldi su tombe cimitero concetto tassa funeraria
La 12esima Commissione permanente 'Igiene e sanità' del Senato sta esaminando in questi giorni il ddl sulla 'Disciplina delle attività funerarie'. Il testo, a firma principale di Stefano Vaccari (Pd), propone di definire i soggetti che possono operare nel settore funebre, riorganizzare la tipologia di operatori privati, riordinare il sistema cimiteriale e combattere l'evasione fiscale.
La conseguenza, però, sarà quasi certamente un aumento dei costi sulle spalle dei clienti, tanto che già si parla di ‘tassa sui morti’. Vediamo di cosa si tratta.
Il disegno di legge prevede innanzitutto l’assoggettamento a IVA 10% dei servizi funerari, che fino a oggi erano esenti dall’imposta. Ciò comporterà inevitabilmente un aumento dei costi del funerale ; ad esempio se oggi per un funerale si spendono in media 4.000 euro, con la nuova norma la spesa aumenterà a 4.400 euro.
Per controbilanciare tale prelievo fiscale, è previsto un aumento delle detrazioni per le spese funebri, le opere edili, le lapidi cimiteriali e i relativi accessori funebri. Va precisato però che questa agevolazione non vale per le famiglie a basso reddito, in quanto hanno già detrazioni che coprono l’imposta. Pertanto, per le famiglie meno abbienti questa nuova tassa si aggiungerà a tutte le altre.
È previsto inoltre un contributo fisso per ogni funerale, pari a 30 euro rivalutati ogni anno in base al tasso di rivalutazione monetaria rispetto all’anno precedente, elaborato dall’ISTAT..
Per saperne di più leggi "Studio Cataldi"

P.S.: Roba da matti. Credo che in nessuna parte del mondo ci sia una "...tassa sulla morte...   Una domanda:  e se io non intendo pagare la tassa?...non è per caso che devo far resuscitare il "morto"?


mercoledì 9 novembre 2016

ELEZIONI AMERICANE
Risultati immagini per casa bianca immaginiContro ogni previsione ha vinto Donald Trump. Lasciando agli esperti le analisi approfondite del voto, credo che la motivazione principale della clamorosa sconfitta di Hilary Clinton la possiamo trovare nelle parole del nostro compaesano americano “Micuccio”, all’anagrafe Domenico Ragozzino, che, in visita ai parenti, ha soggiornato a Treglia nello scorso mese di ottobre.
Micuccio, settantacinquenne, pensionato da molti anni, risiede a Girard nello Stato dell’OHIO, dove sono presenti molti impianti industriali, in particolare per la lavorazione dei metalli, che per decenni hanno assicurato benessere a generazioni di operai e impiegati.
Alla mia domanda, di due settimane fa, per chi avrebbe votato, ha risposto senza esitazione: Trump
Dalla breve chiacchierata che abbiamo avuto, ho potuto capire che c’è un profondo malessere nella classe media lavoratrice americana che ha visto contrarsi la sicurezza del posto di lavoro e il potere d’acquisto.
Evidentemente, la cosiddetta classe media ha voluto dare uno schiaffo alle élite americane (che negli ultimi anni hanno visto crescere il loro  reddito e ricchezza) tutte schierate a fianco della Clinton.  

venerdì 4 novembre 2016







ACCADDE OGGI, 50 ANNI FA' : ALLUVIONE DI FIRENZE 
Un  evento terribile, che sconvolse il capoluogo toscano. Le piazze e le vie più famose della città e conosciute in tutto il mondo,  tra le quali il Piazzale degli Uffizi, la Basilica di Santa Croce, Piazza del Duomo, ridotte a torrenti in piena, l'acqua aveva raggiunto infatti i 4 metri e 92 centrimetri
Ciascuno di noi, che abbia almeno 60 anni, ricorda che cosa fu, allora, la mobilitazione dell’intera penisola.
Tantissimi ragazzi da tutto il mondo raggiunsero Firenze per tentare di recuperare le opere d'arte alluvionate.
Italiani, francesi, americani, tedeschi...con gli stivaloni immersi nel fango impegnati a portare fuori dagli edifici le opere d'arte. Li chiamarono Gli Angeli del Fango.

Firenze 1966 2
Firenze 1966 3


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mercoledì 2 novembre 2016

La morte  “è una livella”… e  le differenze sociali sono “pagliacciate che fanno solo i vivi”.


LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...