DIALOGO E CONFRONTO: LE FONDAMENTA DELLA POLITICA PER LO SVILUPPO DEL PAESE
Si sono svolti stamattina i funerali di Stato di Arnaldo Forlani, uno degli ultimi protagonisti della Prima Repubblica. Democristiano, il cui pensiero può essere racchiuso in una frase.Quella
offerta, in risposta a una domanda “ televisiva” di Minoli: È questa:”
la Politica che cos'è se non la costante ricerca del componimento di idee diverse per trovare la soluzione ai problemi"
Come non dargli ragione.
Il dialogo e il confronto sono elementi fondamentali per il progresso sociale, culturale ed economico di un paese, nonché per la coesione sociale all'interno dello stesso.
Purtroppo, molte persone che si esprimono senza criterio nei bar o sui social dovrebbero comprendere che la mancanza di una politica basata sul dialogo e il confronto è uno dei principali motivi per cui il nostro piccolo paese, nonostante le sue ricchezze paesaggistiche, enogastronomiche, storiche e culturali, non è riuscito a crescere.
Per troppi anni, ci si è identificati in schieramenti contrapposti , si sono alimentati divisioni e rancori, si è privilegiata la politica della lotta alle persone(io ne so qualcosa), impedendo qualsiasi tentativo di rinnovamento della politica locale e la formazione di una nuova classe dirigente preparata, culturalmente attrezzata per amministrare il paese.
Oggi, più che mai, amministrare anche un piccolo paese è un compito difficile e complesso, eppure sembra che il passato non ci abbia insegnato nulla, considerando che ancora oggi la maggioranza e la minoranza consiliare faticano a trovare la strada per una politica costruttiva e una coesione sociale duratura.
Il dialogo e il confronto sono i pilastri su cui si fonda una politica democratica. Attraverso il dialogo, le diverse opinioni possono emergere e confrontarsi, permettendo la comprensione reciproca e la costruzione di soluzioni inclusive. Il confronto, invece, mette alla prova le idee e le proposte, consentendo di valutarne la validità e l'efficacia.
Questi processi democratici sono fondamentali per prendere decisioni che rispondano alle esigenze e agli interessi degli amministrati.
È necessario superare la logica del conflitto perpetuo e invece
promuovere un approccio collaborativo.
Pertanto, in attesa di tempi più maturi, la maggioranza senta il dovere morale di ascoltare e di favorire la
partecipazione di chi rappresenta una parte degli elettori e
crei le condizioni di dialogo e di ascolto. La minoranza si adegui
giocoforza al ruolo di comprimario, di attore non
protagonista ed escogiti strade e metodi per essere ascoltata.