venerdì 31 ottobre 2014

CON LE IMMAGINI ....E' PIU' FACILE

Manganellate agli operai Ast, si moltiplicano i presidi di solidarietà

Manganellate agli operai Ast, si moltiplicano i presidi di solidarietà
Si  moltiplicano gli attestati di solidarietà ai lavoratori dell'Ast di Terni, rimasti coinvolti negli scontri con la polizia durante la loro manifestazione di mercoledì 29 ottobre a Roma. Le manganellate piovute sulle teste degli operai sotto l'ambasciata tedesca hanno scatenato una serie di reazioni politiche, ma anche il mondo sindacale si è mosso. Così a Genova e in Toscana non sono mancati presidi sotto alle prefetture da parte della Cgil per dimostrare che la battaglia per il lavoro non riguarda solo l'Ast. Proprio a Genova venerdì 31 ottobre sono scesi in strada centinaia di operai di Ilva, Fincantieri, Ansaldo e Piaggio,oltre a numerose delegazioni sindacali di altre imprese. 
"Siamo commossi, non ci sono altre parole. I presidi, gli scioperi, gli attestati di solidarietà arrivati dai luoghi di lavoro e dalle strutture sindacali di tutta Italia, oltre che la vicinanza espressa in ogni forma da migliaia di cittadini e cittadine, sono una risposta straordinaria alla violenza gratuita subita dai lavoratori di Ast e dai nostri sindacalisti mercoledì 29 ottobre a Roma". A parlare è la Cgil di Terni, insieme alla Rsu Fiom Cgil di Tk-Ast. 

PICCHIATI SENZA MOTIVO

IN QUESTO PAESE DI LADRI PICCHIANO GLI UNICI ONESTI

 Ha detto... ...

SERGIO COFFERATI, già segretario generale Cgil
Devo tornare agli inizi degli anni Settanta per ricordare una violenza del genere della polizia contro una manifestazione sindacale. Spero caldamente che sia un caso circoscritto e non un cambiamento di atteggiamento e di clima. Il governo è il primo ad avere interesse a chiarire le ragioni di quanto è accaduto e a tranquillizzare tutti noi, e il Pd deve essere il primo a chiederne conto al ministro Alfano“.



mercoledì 29 ottobre 2014

 IL BEL PAESE
Secondo quanto scrive il Fatto Quotidiano Raffaele Bonanni, segretario della Cisl fino a pochi giorni fa, sarebbe arrivato a guadagnare 336 mila euro nell'ultimo anno di contribuzione e percepirebbe una pensione di 8.593 euro lordi al mese.
Il sostanzioso aumento dello stipendio ci sarebbe stato proprio nel 2011, anno in cui Bonanni decise di andare in pensione, evitando la micidiale riforma Fornero, contro cui Cgil Cisl Uil si limitarono a.... ben tre ore di sciopero.
In attesa di capire la fondatezza della notizia, ci chiediamo come ha fatto una Organizzazione sindacale a pagare (con denaro della gente che lavora: le tessere) un signore con stipendi così elevati.
Tanto più se il numero dei disoccupati e dei poveri in Italia è fortemente aumentato proprio nel periodo della segreteria Bonanni.

lunedì 27 ottobre 2014

QUESTI NON SONO GUFI

Roma 2 
 Certo, il sindacato ha commesso i suoi errori, come quello di stare troppo dietro ai lavoratori assunti, a quelli in cassa integrazione , dimenticando  tutti gli altri, soprattutto i giovani, ma , caro Renzi, più rispetto per quelli che fanno fatica a comprendere(come me)  certe tue scelte .

mercoledì 22 ottobre 2014

LO FA SAPERE L'INPS

Di fronte alle arrabbiature  che crescono di ora in ora sullo slittamento dal primo al 10 di ogni mese del pagamento delle pensioni, mentre il governo tace, l'Inps fa sapere:
solo chi ha la doppia pensione Inps-Inpdap (circa 800.000 persone) la riceverà, dal’anno prossimo, il 10 del mese. Gli altri 15 milioni di pensionati la riceveranno come ora, il 1° di ogni mese se la pensione è Inps, il 16 se hanno un assegno Inpdap. 





martedì 21 ottobre 2014

CON LE IMMAGINI.......E' PIU' FACILE
 
Poco Olio e bassa qualità
E' l' 'annus horribilis' dell'olio di oliva, l'oro verde delle nostre colline. Una stagione pazza ha fatto fuori le olive con l'ecessiva umidità e la mosca ha fatto il resto. Nessun precedente, solo il gelo aveva fatto peggio nel 1985. Speriamo che sia un anno di transizione..

lunedì 20 ottobre 2014

ACCORPAMENTO PICCOLI COMUNI
C'è grande discussione sulla decisione del Governo di tagliare le spese delle regioni per 4 miliardi di euro. Eppure i giornali di oggi spostano il tiro: non sono le regioni a costare care, sono i comuni, i piccoli comuni che dovrebbero essere aboliti.
Il presidente dell'Anci(associazione nazionale comuni italiani),Piero Fassino, suggerisce di sfoltire il numero degli 8100 comuni.
Se si eliminassero quelli al di sotto dei 5.000 abitanti, che costituiscono il 70% del totale (e raggruppano solamente il 17% della popolazione italiana) i risparmi finanziari sarebbero notevoli.
Eppure l'on.Fassina del PD non si accontenta e propone di eliminare tutti i comuni con meno di 15 mila abitanti.
Egli propone che entro il 2019 si scenda a 2.500 comuni.
Sempre sui giornali di oggi si legge che 20 regioni costano tanto. Sempre Fassina propone di passare da 20 regioni a solamente 7 regioni.
Più passa il tempo, più la nave affonda (al di là delle chiacchiere che si raccontano nei vari spettacoli televisivi) e più appare indispensabile tagliare il numero degli enti locali.
L'obbligatorietà di ridurne il numero pare ... in prospettiva inevitabile.
La nave Italia traballa, chiacchiere a parte.


(Vedi anche mio precedente post di martedì 2 settembre 2014 dal titolo "Fusione Comuni")

venerdì 17 ottobre 2014


PAGAMENTO PENSIONI AL 10 DI OGNI MESE
Dal 2015 le pensioni non saranno più accreditate in banca o alle Poste il primo giorno del mese.
La legge di stabilità  2015 fissa il pagamento della pensione,indennità di accompagnamento, rendita Inail, ecc. il giorno 10 di ogni mese che slitta al giorno successivo se è festivo.
Un'altra novità riguarda l'obbligo di comunicare il decesso del pensionato all'Inps da parte del medico necroscopo attraverso il sistema telematico..
 Il certificato di accertato decesso dovrà essere trasmesso dal medico entro 48 ore dall'evento con lo scopo di ridurre i casi di indebita riscossione da parte dei parenti o delle persone che comunque avevano la delega a riscuotere l'assegno pensionistico.



sabato 11 ottobre 2014

CON LE IMMAGINI.....E' PIU' FACILE

alluvione genova 10 ottobre marassi-2-2

POLITICI, STATE A CASA (Ferruccio Sansa)

Almeno questa volta i politici compiano un atto di rispetto nei confronti della Liguria: restino a Roma. Ma anche a Genova, nei loro palazzi. Non vengano ad aggiungere oltraggio a oltraggio. Si facciano vedere quando i lavori saranno ultimati. Quando tutti i fondi saranno stanziati. E non stringano con la destra le mani delle vittime, mentre con la sinistra firmano progetti che preparano la strada a nuove alluvioni. Perché la pioggia è l’ultima goccia. Le nuvole che hanno devastato ancora Genova sono state prima alimentate da decenni di cattiva politica, di incompetenza, se non di corruzione.
La tragedia di Genova ci insegna quanto sia fondamentale la politica, che decide della nostra vita. E, talvolta, della nostra morte. È un compito altissimo, che comporta responsabilità immense. Ma, se ne derivano onore e prestigio, non devono essere taciute le colpe che producono conseguenze drammatiche.
È responsabile dell’alluvione che ha devastato la Liguria chi per decenni ha ricoperto di cemento le alture liguri (perfino nelle zone a rischio). È responsabile chi ha approvato progetti di porticcioli che con i loro moli rischiano di imbrigliare le acque dei fiumi. È responsabile chi ha trascurato la pulizia dei rivi, preferendo opere che consentono inaugurazioni in pompa magna. È responsabile – ci pensi finché è in tempo, presidente Renzi – chi stanzia miliardi per grandi opere inutili, quando non si trova una manciata di milioni per salvare la vita dei cittadini.
Non esiste solo la responsabilità penale. C’è anche quella politica. E in fondo quella morale. Che non accetta prescrizioni né amnistie: te la porti dentro per tutta la vita. 
11 ottobre 2014
 __________
Vi riporto anche la bella canzone di Fabrizio De Andrè dedicata all'alluvione di Genova del 1970(25 morti). Le immagini si riferiscono all'alluvione del 2011.

giovedì 9 ottobre 2014


LA SPESA SOCIALE PROCAPITE DI PONTELATONE



L'Associazione OpenPolis ha pubblicato i dati della spesa sociale pro capite dei comuni più grandi sulla base dei dati del bilancio consuntivo 2012 : si passa dalla città di Trieste con € 457,86 al meridione, dove si spendono somme irrisorie. Pontelatone si colloca con una spesa di soli € 11,94 pro capite ai livelli più bassi.(al 7408° posto su 7714 comuni esaminati )
Prima di spendere i soldi senza il necessario rigore , sarebbe opportuno ripensare alla destinazione di certe somme e utilizzarle per finalità sociali, oltre alle persone direttamente interessate ne avrebbe un grande vantaggio tutto il paese.
Noto con piacere che bilancio 2014 siano state finalmente recepite le proposte, presentate a più riprese negli anni scorsi dall'opposizione, di misure di intervento a favore delle fasce deboli della cittadinanza.
Nel bilancio risultano, infatti previsti 8 mila euro destinati a persone disponibli a svolgere prestazioni lavorative accessorie ai sensi dell’ art. 70 del Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 e s.m.i., della Legge 28.06.2012 n. 92 e smi. , della circolare INPS n. 17 del 3.2.2010 e della nuova circolare applicativa INPS n. 49 del 29 marzo 2013.
Dovranno ora essere definiti con urgenza, considerato il breve lasso di tempo alla fine dell'anno, i requisiti di ammissione, i criteri di selezione, il contenuto, le modalità ed il termine per la presentazione della domanda di partecipazione da parte degli interessati.






mercoledì 1 ottobre 2014

 CLIENTELISMO
 Il sistema delle cosidette 'clientele' ha un lontano ascendente in eta' romana, quando un 'cliens', cittadino in posizione sociale  svantaggiata, si trovava costretto a ricorrere alla protezione di un 'patronus' in cambio di svariati favori e di una condizione di sudditanza e dipendenza.
Nell'accezione moderna la pratica del clientelismo riguarda un sistema di favoritismi e di scambi fondato sull'assegnazione arbitraria di risorse, benefici e protezioni, che garantisce il reciproco  vantaggio tra chi fornisce i benefici e chi ne trae convenienza e tornaconto. 
Nella  nostra Italia la  pratica del clientelismo e' stata sempre utilizzata, spesso unitamente al familismo e al nepotismo, o alla pratica della raccomandazione. E' ovvio che tali costumi sono contrari ad ogni ideale di democrazia e di meritocrazia, che prevede invece il  riconoscimento  del merito, della competenza, della capacita' e dell'impegno. 
I guasti del clientelismo sono sotto gli occhi di tutti: spesso viene utilizzato per garantirsi facili consensi elettorali, ma nel lungo periodo crea  una disparita' nei diritti e doveri assegnati ad ogni cittadino e danni all'intera collettività.
I costi sociali ed economici ricadono,infatti, su tutti i cittadini, sotto forma di minori opportunita' di lavoro, scarsa motivazione , senso d'ingiustizia ,ecc. Un costo immediato per la collettivita',ad esempio, e' quello degli appalti gonfiati e della scarsa qualita' delle opere pubbliche. Percio' e' importante che ogni amministratore pubblico, a qualsiasi livello, impronti le sue azioni all'esclusivo interesse pubblico, evitando le pratiche e il malcostume sopra accennati. 

 IL NUOVO CHE AVANZA

Seguo con assiduità su La7 "Otto e Mezzo". L' altra sera il prof. Cacciari (ex Sindaco di Venezia) ha tentato per un’intera trasmissione di far parlare sul merito dei temi via via affrontati l'on. Picierno. Non c’è stato nulla da fare: costei ha ripetuto per tutta la trasmissione solo le stesse formulette imparate da Renzi infarcite di slogan generici e di nessuno spessore, senza mai dare una risposta che fosse una. Se questo è il nuovo che avanza siamo fritti.

LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...