venerdì 31 maggio 2013

UNA DONNA CORAGGIOSA
Stamattina si sono svolti i funerali di Franca Rame. E' stata una donna coerente e coraggiosa, una paladina dei diritti civili. Brava come attrice, come artista e come attivista politica.
Il marito Dario Fo l'ha salutata per l'ultima volta con questo monologo scritto da lei

mercoledì 29 maggio 2013

 Nella Gazzetta Ufficiale del 5 aprile 2013 è stato pubblicato il cosiddetto decreto trasparenza (53 articoli).
Si tratta del D.Lgs. n.33/2013 il cui articolo 5 ha riconosciuto un diritto di accesso più ampio sull’attività amministrativa.
Non siamo ancora, per la verità, alla trasparenza totale in quanto tale diritto non è propriamente generalizzato, perché non riguarda tutti i documenti ed i dati relativi all’attività amministrativa, ma solo quelli per i quali sia previsto dalla legge l’obbligo di pubblicazione.
Rispetto al diritto d’accesso, come lo abbiamo conosciuto sinora, le novità sono due.
La prima è che tale diritto, gratuito, spetta a chiunque, cioè qualsiasi cittadino può chiedere ed ottenere le informazioni, senza dovere dimostrare di avere uno specifico interesse personale su di esse.
Finora, invece, il diritto d’accesso era stato riconosciuto dall’art. 22 della legge 241/1990 solo a chi avesse “un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso”.
La seconda novità è che questo nuovo diritto di accesso non riguarda solo i documenti, ma anche informazioni o dati.
Il senso della novità si coglie, ricordando che – secondo la giurisprudenza – il diritto d’accesso “tradizionale” si può esercitare solo su documenti esistenti, e non può comportare la raccolta e l’elaborazione di dati.
Il diritto d’accesso civico, invece, si estende su informazioni e dati: anche se non sono stati ancora elaborati, quindi, l’amministrazione sarà tenuta ad elaborarli – sempre che, come detto, per essi sia previsto dalla legge un obbligo di pubblicazione.
L’organizzazione della trasparenza prevede un responsabile della trasparenza, che di norma coincide con il responsabile della prevenzione della corruzione (articolo 43).. Questa figura in molti Comuni coincide con quella del Segretario Comunale.
Sono previste sanzioni più o meno gravi per il mancato rispetto degli obblighi di trasparenza ( articoli 46 e 47).
Le norme ci sono , ora tocca alle pubbliche amministrazioni adeguarsi e ai cittadini controllare che ciò  avvenga.



martedì 28 maggio 2013

E' CADUTA UNA STELLA

Sono tra coloro che speravano in un accordo di governo tra il centrosinistra di Bersani e il Movimento 5 Stelle per prendere i primi interventi per alleviare il disagio delle famiglie e dei giovani, realizzare le riforme annunciate e rinnovare il Paese, devastato da anni di cattiva politica di una “casta” inetta , famelica e inefficiente. Purtroppo, sono rimasto deluso.
E come me, penso  siano rimasti delusi anche molti di quelli che il 25 e 26 febbraio hanno votato i grillini, nei quali avevano riposto molte speranze. 
Chi li ha votati, l'ha fatto perchè da loro si aspettavano che concorressero a fare quell' "altra politica".
Loro,invece, hanno dato una pessima esibizione di arroganza e opposto al Partito Democratico solo uno sterile muro di diffidenza.
A questo, credo sia dovuta principalmente la disfatta dei 5 Stelle nelle elezioni comunali di ieri.
Molti cittadini sono rimasti delusi e forse l'astensionismo rappresenta anche questa rassegnazione.

venerdì 24 maggio 2013



Tasse locali: i pontelatonesi i più tassati del mandamento

Le tasse locali incidono in maniera sensibilmente diversa sui bilanci familiari a seconda della residenza in un uno dei quattro comuni del mandamento.
E' quanto emerge da una analisi del livello della pressione tributaria locale nei Comuni di Castel di Sasso, Formicola, Liberi e Pontelatone, sulla base dei dati  desunti dal conto consuntivo 2011 (non sono ancora disponibili i dati del 2012 per tutti e quattro i Comuni)
La pressione tributaria è stata calcolata considerando le entrate tributarie (Titolo 1 del conto consuntivo) al netto del Fondo sperimentale di riequilibrio che non può essere considerato un tributo proprio in quanto alimentato da tributi statali.
[Nota: la pressione tributaria misura l'importo pagato in media da ciascun cittadino (neonati compresi) per  imposte locali(  ICI, Tassa rifiuti, addizionale Irpef., ecc.), nel corso dell'anno].

COMUNE
PRESSIONE TRIBUTARIA PRO-CAPITE 2011
        
CASTEL DI SASSO
157,15 euro
FORMICOLA
211,97 euro
LIBERI
160,14 euro
PONTELATONE
322,00 euro

Come si può rilevare dalla tabella, il cittadino di Pontelatone contribuisce al bilancio comunale in misura nettamente superiore a quelli degli altri Comuni, addirittura più del doppio rispetto ai cittadini di Castel di Sasso e di Liberi.
I Pontelatonesi pagano  di più  anche  le tariffe per i servizi a domanda individuale(mensa scolastica, trasporto,ecc) e i diritti di segreteria, in particolare quelli in materia urbanistica che sono tra i più alti d'Italia.

IMU PRIMA CASA: Pontelatone tra i Comuni più cari della Provincia.
Pontelatone è tra i dieci Comuni della Provincia di Caserta (n. 104) più cari per l'imposta  sulla prima casa.
A determinare il quadro, l'aumento disposto dall'Amministrazione comunale dell'aliquota di base 
stabilita dal governo.
Il Comune di Pontelatone ha fissato infatti la quota IMU per l'abitazione principale al 5 per mille , mentre la stragrande maggioranza degli altri Comuni  o non ha aumentato l'aliquota di base del 4 per mille o ha scelto la riduzione.
Solo così si può comprendere la differenza  di versamento medio ad esempio tra Pontelatone e Formicola, per il quale nel primo si è pagato 216,74 euro  per la prima casa ( (fonte Ministero Economia), mentre nel secondo, in ragione dell'aliquota al 4 per mille, la cifra si abbassa a 150,81 euro.
Pontelatone si colloca tra i Comuni più cari anche a livello nazionale. Infatti sul totale dei Comuni italiani, pari a 8092, solo in 855 si è pagato in media di più di 216,74 euro per l’IMU prima casa.
Nella tabella che segue sono riportati i dati dei  Comuni del mandamento riferiti all’IMU per l’abitazione principale.

COMUNE
Aliquota IMU prima casa
Versamento medio
     EURO
Castel di Sasso
4 per mille
147,75
Formicola
4 per mille
150,81
Liberi
4 per mille
110,16
Pontelatone
5 per mille
216,74

















giovedì 23 maggio 2013



PER NON DIMENTICARE
21 anni fa, ill 23 maggio 1992, a Capaci in Sicilia, fu ucciso il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta..
Pochi mesi dopo, il 19 luglio, in via D’Amelio a Palermo, venne ucciso un altro magistrato, Paolo Borsellino insieme ai membri della scorta.

 
L'anno scorso il Corriere della Sera, in occasione di questi tragici  anniversari, pubblicò questa lettera inviata al giornale da una giovane studentessa romana
Carissimo Paolo,
mi chiamo Martina, ho 18 anni e sono romana. Ti scrivo questa lettera con la speranza che da lassù tu possa ascoltare le mie parole. Frequento il 4° Liceo Linguistico a Roma e fino a 4 anni fa avrei voluto fare l’interprete. Invece da quando sono venuta a conoscenza della tua storia la mia vita è completamente cambiata perchè adesso dentro di me c’è un’immensa rabbia che ho deciso di sfogare dedicando la mia vita totalmente a te, continuando la tua opera perchè non riesco a vivere con il pensiero che le tue parole restino inascoltate, che il vostro sacrificio non sia valso a nulla.
Non riesco a fare finta di niente ed è per questo che ho deciso di intraprendere un lungo e complesso percorso di studi per diventare Magistrato. Per dare sfogo a quella sensazione di vuoto che provo guardando i tuoi occhi sorridenti e quelli di Giovanni… Per non guardare più inerme i tuoi assassini ancora indisturbati al vertice di questo Stato senza dignità che nonostante tutto non ha il coraggio di ribellarsi a questi mostri che hanno ancora facoltà di parlare, di vivere… Non riesco nemmeno a piangere perchè come dice giustamente tuo fratello non è più tempo di piangere, adesso è tempo di reagire, di sfruttare quella forza e quel coraggio che il vostro esempio ha lasciato in ognuno di noi.
In questo paese ormai tutto va al contario i buoni sono cattivi, i Giudici hanno torto, gli assassini hanno ragione, quelli che cercano la verità sono corrotti e i collusi sono persone oneste, i politici sono giusti, i ragazzi che vogliono ribellarsi sono poveri esaltati…
Caro Paolo in questo nostro paese, del quale dobbiamo riappropriarci perchè siamo noi i giusti e loro devono andarsene, tu e Giovanni sareste sbagliati perchè in Italia si diventa eroi, si diventa stimati solo dopo essere stati ammazzati, perchè è troppo faticoso rendersi conto del valore delle persone quando ancora le si può avere accanto, le si può sostenere.
Spero veramente col cuore che un domani tu possa essere orgoglioso di noi, dei tuoi giovani ai quali ti rivolgevi, riponendo in noi fiducia e speranza per la creazione di un futuro diverso.
Caro Paolo nel ’92 ero molto piccola ma grazie a Dio a volte la televisione serve e i giornali, internet e la nostra sete di sapere fanno il resto e così adesso mi sembra di conoscerti, di volerti un bene pari a quello che provo per la mia famiglia e percepisco la tua assenza, la mancanza di te compensata solo dal fatto che sei sempre presente nel mio cuore, nei miei ideali, nei miei comportamenti…
Tu rappresenti tutto ciò per cui oggi combatto ogni giorno, non voglio che tutto sia andato via insieme a quella maledetta bomba, la tua umiltà, la tua forza, il tuo senso di giustizia e del dovere, i tuoi ideali e tutto ciò per il quale hai combattuto tutta la vita, fino alla fine.
Devi essere orgoglioso di tutto quello che hai lasciato su questa terra la tua famiglia, i tuoi meravigliosi figli, i tuoi valori che hanno forgiato molti giovani della mia generazione.
Mi vergogno di pensare che nonostante tutto, oggi non sia cambiato poi così tanto, ma purtroppo è così perchè dietro alle stragi del ’92, come dietro al silenzio più recente opera indisturbata la mafia affiancata da una parte di Stato che nonostante il sacrificio dei suoi uomini più valorosi, continua ad accrescere i propri benefici e a trarre profitto dall’organizzazione mafiosa, sputando sul sangue di chi l’ha combattuta a prezzo della vita e in nome dello Stato stesso.
Caro Paolo ti ho scritto questa lettera come segno tangibile di una promessa:Farò il magistrato perchè voglio che il coraggio vinca sulla paura e che le tue parole assumano un profondo significato per i ragazzi della mia generazione. Sento e voglio pensare che la parte sana del paese sta crescendo e vuole e deve combattere in nome delle vostre idee, continuando sulla strada che voi avete cominciato per rendere giustizia a te e a tutti gli altri come te.
Vorrei poter salire su una stella solo un attimo per dirti quanto sono orgogliosa di aver avuto nel mio paese una persona e un Magistrato come te, il tuo sorriso splenderà per sempre, come un raggio di sole su questa terra, finchè ci sarà solo uno di noi che manterrà vivo il tuo ricordo e il tuo impegno.
Con infinita gratitudine, stima e affetto
          Martina

Vado avanti…

È bello anche morire per le proprie idee... chi ha il coraggio di sostenere i propri valori muore una volta sola, chi ha paura muore ogni giorno. (Paolo Borsellino)


Martina

giovedì 16 maggio 2013

TRASFERIMENTI ERARIALI AI COMUNI 
“ IERI,OGGI E DOMANI”
Le informazioni contenute in questo post ,in considerazione della sua finalità, sono fornite per linee generali ed essenziali senza pretesa di completezza, tenuto conto della complessità della materia
 TRASFERIMENTI FINANZIARI AI COMUNI FINO AL 2010
Fino a qualche anno fa le modalità di finanziamento statale delle autonomie locali erano quelle previste dal decreto legislativo 30 dicembre 1992 n.504, con alcune successive correzioni.
In particolare, lo Stato concorreva al finanziamento dei bilanci delle amministrazioni provinciali, dei comuni e delle comunità montane con i seguenti fondi,alcuni di parte corrente ed altri di parte capitale: 
parte corrente: 
-contributo ordinario-contributo consolidato
-contributo perequativo degli squilibri della fiscalità locale 
parte capitale: 
-contributo per lo sviluppo degli investimenti
-contributo nazionale ordinario per gli investimenti.
-contributo del fondo speciale per gli investimenti
TRASFERIMENTI FINANZIARI AI COMUNI NEL 2011
Con l’entrata in vigore del decreto legislativo del 14 marzo 2011 n. 23 si hanno le prime conseguenze dell’introduzione del federalismo fiscale di cui alla legge 5 maggio 2009 n .42 , in base al quale sono soppressi i trasferimenti statali diretti al finanziamento delle spese riconducibili alle funzioni fondamentali, ad eccezione dei contributi in essere sulle rate di ammortamento dei mutui contratti per investimento. 
In luogo dei precedenti trasferimenti erariali vengono riconosciuti tributi propri, compartecipazioni al gettito di tributi erariali e gettito (o quote di gettito) di tributi erariali,addizionali a tali tributi. 
I criteri adottati hanno condotto al seguente risultato:
un numero limitato di enti(circa200) fruisce di assegnazioni superiori a quelle che avrebbe ottenuto nel 2011 in assenza della nuova disciplina; 
i comuni inferiori a 5.000 abitanti non hanno subito riduzione di risorse rispetto allo stesso parametro;
i comuni con più di 5.000 abitanti hanno subito una riduzione di risorse,sempre rispetto a quelle che sarebbero state assegnate se non fosse statointrodotto il federalismo fiscale municipale dello 0,28%circa.
TRASFERIMENTI FINANZIARI AI COMUNI NEL 2012
 Il Decreto Legislativo n. 23 del 14/03/11 sul federalismo municipale ha sostituito i trasferimenti statali con du e nuove poste di entrate statali: 
la compartecipazione IVA e il fondo sperimentale di riequilibrio della fiscalità locale.
Dal 2012, poi, la compartecipazione IVA è stata riassorbita nell’unica posta di entrata denominata“Fondo sperimentale di riequilibrio”. 
Anche l'addizionale comunale all'accisa sull'energia elettrica cessa di essere applicata. 
Il cuore del sistema finanziario locale diventano le entrate proprie,tributarie ed extratributarie.
 LE RISORSE PROPRIE DEI COMUNI
 Il D.L. 201 del 06/12/11 ha anticipato in via sperimentale,per il triennio 2012–2014, l’imposta municipale propria(IMU),il tributo comunale principale, che sostituisce,soprattutto,l’imposta comunale sugli immobili(ICI). 
Altro tributo attribuito ai Comuni è l’imposta municipale secondaria(IMUS), relativa all’occupazione dei beni comunali nonché degli spazi soprastanti o sottostanti il suolo pubblico, anche a fini pubblicitari. 
E poi c’è l’IMPOSTA DI SCOPO, da destinare alla realizzazione di opere pubbliche che possono essere finanziate per l’intero ammontare della spesa dal gettito dell’imposta in un periodo di dieci anni.
IL GETTITO DELL’IMU E LE VARIAZIONI AL FONDO DI RIEQUILIBRIO
 L’applicazione dell’IMU a disciplina di base,nelle espresse previsioni della legge,deve avvenire a parità di risorse disponibili sia per l’insieme dei Comuni,sia per ciascun ente. 
In pratica,il maggior gettito rispetto a quanto introitato con l’ICI viene compensato da una riduzione di pari importo del fondo sperimentale di riequilibrio(FSR)
 VARIAZIONI DEL FONDO PER CIASCUN COMUNE
 Con riferimento ai singoli Comuni,la variazione del FSR,viene quantificata “in ragione delle differenze del GETTITO STIMATO ad aliquota di base”:
chi ha avuto un gettito superiore, ha subito una riduzione di pari importo del FSR; 
chi ha avuto un gettito inferiore, in sede di ripartizione definitiva del FSR,  ha avuto riconosciuto l’importo del mancato gettito
 FONDO SPERIMENTALE REGIONALE DI RIEQUILIBRIO
 DECRETO LEGISLATIVO 6 maggio 2011, n. 68 –ART. 12
A decorrere dal 2013, per realizzare in forma progressiva e territorialmente equilibrata la soppressione dei trasferimenti regionali,ciascuna regione istituisce un Fondo sperimentale regionale di riequilibrio in cui confluisce una percentuale non superiore al 30 per cento del gettito dei tributi regionali e determina il riparto del Fondo,nonché le quote del gettito che,anno per anno, sono devolute al singolo Comune in cui si sono verificati i presupposti di imposta. 
Il fondo sperimentale regionale di riequilibrio ha durata di tre anni

COMUNE DI PONTELATONE
Il Fondo sperimentale di Riequilibrio per il 2012 del comune di Pontelatone è stato ridotto in conformità di quanto riportato al quadro "Variazioni del Fondo per ciascun Comune", in quanto il Comune ha avuto un  gettito superiore  IMU rispetto al gettito stimato.

Fondo (FSR) assegnato:                                         euro 526.864,00   (errata corrige : 526.430,54)

Importo IMU (già) incassato al 31.12.2012           euro 205.439,17

Restano da incassare,salvo rideterminazione del Ministero, circa 10.000 euro

Sempre nel 2012 il Comune ha incassato 235.321,07 euro a titolo di ICI relativa agli anni pregressi



venerdì 10 maggio 2013

    UN UNICO COMUNE
Con il trasferimento di minori risorse da parte dello Stato, che sarà sempre più drastico negli anni a venire, le amministrazioni locali saranno costrette a modificare profondamente i loro bilanci e a cambiare notevolmente il loro modo di governare.
Per evitare l'aumento delle tasse locali, insopportabili in un momento nel quale i singoli cittadini, le famiglie vanno sempre più incontro a disagi economici, i Comuni dovranno cercare di coniugare il contenimento dei costi a progetti di sviluppo rinnovato attraverso la collaborazione con altri enti. Peraltro, per i piccoli Comuni è già diventato un obbligo di legge accorpare i servizi.
Infatti, la legge 7 agosto 2012, n. 135 ha stabilito che i Comuni, al di sotto dei 5000 abitanti (3000 se montani), debbano obbligatoriamente associare entro il 2013, mediante convenzioni o unioni dei comuni, tutte le funzioni definite come fondamentali (fra queste la polizia municipale, i servizi alle imprese (SUAP), i servizi sociali, i trasporti, il catasto, la pianificazione urbanistica, l’edilizia privata, la scuola, ecc...). 
Dunque, il processo di riforma che vuole condurre i Comuni di più piccole dimensioni ad una gestione integrata ed associata delle proprie funzioni è già segnato. 
Le vie alternative che la legge permette di percorrere sono in sintesi:
1)GESTIONE DEI SERVIZI COMUNALI IN CONVENZIONE 
Nella gestione associata dei servizi non viene istituito nessun nuovo organismo e le relative funzioni vengono organizzate e gestite attraverso un semplice accordo dove vengono regolati i reciprochi obblighi. Il Comune capofila sarà chiamato a sostenere maggiori oneri gestionali rispetto agli altri,mentre si riduce notevolmente la discrezionalità politica e l'autonomia gestionale degli altri Comuni perché non c'è un organo di governo della convenzione. Penso che gestirla sarà molto complesso sotto il profilo amministrativo (esempio: si imporrà per tutte le funzioni associate l'adozione degli stessi regolamenti da parte di tutti i Comuni) e che non porterà vantaggi economici ma a possibili conflitti e difficoltà e se non gestita in maniera ottimale rischia di avere vita breve. 
2)UNIONE DEI COMUNI 
Due o più comuni confinanti decidono di gestire in accordo alcuni dei servizi previsti e quindi conferiscono ad un organismo da loro costituito (unione) la gestione amministrativa ed operativa delle funzioni delegate.
Con l'Unione si crea un nuovo Ente dotato di propria personalità giuridica, di organi di amministrazione diretta, potestà regolamentare. All’unione devono essere trasferite (non delegate) tutte le funzioni comunali e le relative risorse, di cui essa acquisisce la titolarità. All’unione competono gli introiti derivanti dalle tasse, dalle tariffe e dai contributi sui servizi ad esse trasferiti.
La costituzione dell’Unione e il suo statuto sono deliberati dai comuni che ne fanno parte.
L’esperienza passata delle Unioni spesso non è stata positiva, perché sono state costituite per prendere i contributi e, dopo che questi sono cessati, si sono sciolte.
E' il caso dell'Unione dei Monti Trebulani costituita nel 2003 dai Comuni di Formicola, Liberi e Pontelatone e poi sciolta nel 2009. Lo scioglimento fu un grosso errore, si doveva invece farne un Ente “vivo”, come già dicemmo, quando si costituì l'Unione, nel volantino (vedi sotto) distribuito nei locali pubblici, a firma del rappresentante di minoranza del Comune di Pontelatone Mena Scirocco.
Questo succede quando si amministra l'ordinaria amministrazione senza avere una visione del futuro, un sogno. Solo partendo dai sogni si costruiscono progetti; progetti che senza un sogno sono scatole vuote, come quelle che ha costruito la politica recente.
3) FUSIONE DEI COMUNI 
La Fusione è un mezzo che si sceglie quando si vuole costituire un Comune Unico, che prende il posto dei comuni che si fondono tra loro.
Con la fusione dei comuni vengono sciolti i Consigli Comunali interessati e ne viene creato uno Unico che rappresenta l'intera popolazione, con un solo Sindaco, un solo Consiglio, una sola Giunta. Guardiamo un pò ai quattro Comuni del nostro mandamento.
La fusione in un unico Ente porterebbe, nel medio e lungo periodo, considerevoli risparmi sulla struttura organizzativa, sui costi di personale attualmemnte sostenuti dai quattro Comuni e sull'organizzazione e gestione dei servizi. 

Un solo segretario comunale,un solo  ufficio di ragioneria invece di quattro, un solo ufficio tributi, un ufficio tecnico unificato e così via su quasi tutti i settori della vita e dell'azione amministrativa dei Comuni esistenti.
Un progetto di fusione ben architettato porterebbe grossi vantaggi e nessun disagio reale ai cittadini.
La legge quadro sugli enti locali che disciplina le fusioni di Comuni, infatti, consente di mantenere i Municipi come luoghi di erogazioni di servizi ai cittadini. I principali sportelli di erogazione dei servizi potrebbero rimanere decentrati nelle attuali sedi municipali. 
In questo contesto economico e normativo, penso che i Comuni di Castel di Sasso, Liberi,Formicola e Pontelatone debbano riflettere e domandarsi se nel prossimo futuro, ai fini del contenimento dei costi, ai fini della promozione del proprio territorio, dello sviluppo turistico e commerciale, nonché del reperimento e utilizzo delle risorse pubbliche per investimenti e infrastrutture , non sia necessario e opportuno la nascita di un Comune unico formato dall'aggregazione dei quattro piccoli Comuni. 

Bisogna prendere atto che è' finita l'epoca in cui l'ente rappresentava il campanile, bisogna ragionare in ottica comprensoriale, prescindendo anche dalle appartenenze politiche di questa o quell'altra amministrazione. Bisogna guardare avanti, unire le forze per lo sviluppo del territorio. 
Non è solo, a mio modo di vedere, una necessità dettata dalla grave crisi economica e finanziaria e dalla necessità di riorganizzazione e ottimizzazione che ne deriva, ma si tratta, anche e soprattutto, della necessità di offrire al nostro territorio e ai nostri giovani una prospettiva per il futuro, prendendo coscienza che la capacità di elaborazione e realizzazione di politiche di crescita e valorizzazione di un territorio non possono più essere quelle dei nostri attuali Comuni, ma devono essere quelle di un Ente  più grande, articolato e allo stesso tempo coeso e coerente da un punto di vista culturale, ambientale, economico e sociale.
I giovani trovano enormi difficoltà a trovare lavoro e fra non molti anni, quando verranno a mancare le generazioni più anziane che oggi stanno fruendo delle pensioni maturate, i nostri territori subiranno un’ulteriore riduzione della ricchezza in circolazione sul territorio, con una conseguente ricaduta negativa sulle attività artigianali, commerciali e di servizi. 
Il Comune unico ( 5602 abitanti per oltre 85 Km2 di estensione) avrebbe: 1) maggiore peso politico e più voce in capitolo in ambito istituzionale. 2) maggiore disponibilità di risorse spendibili che renderebbero possibili programmi ed interventi più funzionali alle popolazioni e allo sviluppo del territorio. 3)garantirebbe una migliore qualità dei servizi e delle attività di programmazione.4) assicurerebbe una maggiore economicità dei servizi e una maggiore specializzazione funzionale del personale con una ricaduta positiva sulla qualità del lavoro e delle prestazioni offerte ai cittadini. 
Altro elemento da considerare  è che la legge incentiva economicamente il processo di fusione dei Comuni con sostanziali contributi quantificabili in diversi milioni di euro in 10 anni,che potrebbero essere investiti per lo sviluppo del territorio.
Mi rendo conto di cosa significhi proporre di superare ed aggregare autonomie municipali che esistono da quasi 200 anni, ma bisogna prendere atto che il mondo è cambiato. 
Non bisogna avere paura del nuovo, del cambiamento,non bisogna avere paura di perdere la propria identità, la propria autonomia. Dare vita ad un nuovo Comune non è far venire meno il senso comunitario e di appartenenza delle comunità che avviano questo percorso.
La Comunità è un insieme di valori,storie, vissuti,culture, tradizioni che non poggiano sulle istituzioni, ma che danno vita e creano le stesse istituzioni.
Un eventuale e futuro comune unico non toglierebbe le proprie identità e specificità alle comunità di Castel di Sasso,Liberi, Formicola e Pontelatone, che sarebbero comunque raccolte intorno ai loro campanili. 
Le Comunità vengono prima delle istituzioni, con la creazione di un nuovo Comune non è in gioco la perdita della dimensione comunitaria. Anzi, il percorso di costruzione di un nuovo Comune mette in evidenza i valori della sussidiarietà e della solidarietà volti alla definizione di un nuovo “patto” amministrativo. In questo senso un Comune più grande dovrà attuare tutte le misure necessarie per tutelare i bisogni delle comunità più piccole. 
Una Comunità è tale e aperta se sa costruire “ponti” e alleanze, stabilire relazioni, comunicare con l’esterno, dare vita a progetti condivisi. 
Per realizzare la fusione occorre un referendum consultivo, delibere dei Comuni coinvolti con maggioranze dei due terzi, serve una legge regionale e soprattutto un progetto condiviso dagli amministratori da sottoporre ai cittadini.
Credo sia importante ed urgente avviare un percorso e stimolare su questo tema una discussione che coinvolga il maggior numero di attori possibili ( consiglieri comunali, parrocchie, cittadini, giovani,ecc.)
Non è un percorso semplice, ma credo che gli amministratori abbiano il dovere di proporlo ed approfondirlo e l'ultima parola spetterà alla gente.   


Caratteristiche  fisiche e demografiche

Superficie
Abitanti
Comune di Castel di Sasso
20,30 Km2
1.185
Comune di Formicola
17,40 Km2
1503
Comune di Liberi
17,59 Km2
1.158
Comune di Pontelatone
30,50 Km2
1.756
COMUNE UNICO
85,79 Km2
5.602

Fonte: ISTAT(2011)
Fonte: ISTAT (2011)
(Popolazione dei quattro Comuni al censimento del 1951: n. 7613 abitanti)

Maggiori dimensioni, non c'è dubbio, significano maggiori capacità in termini finanziari, organizzativi, gestionali e di programmazione, che influiscono in maniera positiva sull'economicità dei servizi ai cittadini e le attività degli uffici amministrativi.

Popolazione residente per fasce d'età- Fonte ISTAT (2011)
Fasce d'età
Castel di Sasso
Formicola
Liberi
Pontelatone

(n.)
%
(n.)
%
(n.)
%
(n.)
%
0-17
178
15,02
244
16,23
178
15,37
291
16,57
18-64
727
61,35
957
63,68
728
62,87
1128
64,24
65-74
130
10,97
138
9,18
118
10,19
153
8,71
75 e più
150
12,66
164
10,91
134
11,57
184
10,48
Totale
1.185
100,00
1.503
100
1.158
100
1.756
100,00

L'età media della popolazione dei quattro Comuni è 43,47 anni(un valore in linea con l'età media della popolazione italiana che nel 2011 corrispondeva a 43 anni).
I bilanci dei comuni
Il seguente prospetto mostra una sintetica rappresentazione dei valori di competenza delle entrate e delle spese risultanti da ciascuno dei bilanci consuntivi 2011 dei Comuni di Castel di Sasso,Formicola,Liberi,Pontelatone

 
Bilanci Consuntivi 2011
ENTRATE
Castel di Sasso
Formicola
Liberi
Pontelatone
Totale
Titolo I- Entrate Tributarie
476.653
754.896
559.639
1.079.427
2.870.615
Titolo II-entrate derivanti da Contributi e trasferimenti di capitale
210.376
46.516
138.532
121.569
516.993
Titolo III- entrate extratributarie
236.268
175.933
387.562
173.637
973.400
Titolo IV-Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e di riscossione dei crediti
769.293
1.033.834
52.500
116.469
1.972.096
Titolo V
329.114
1.240.001
1.385.653
1.544.059
4.498.827
Titolo VI
70.935
94.462
161.438
415.379

Totale delle Entrate
2.092.639
3.347.642
2.685.324
3.450.540
11.576.145






SPESE





TitoloI- Spese correnti
756.338
891.032
892.358
1.250.189
3.789.917
Titolo II-Spese in c/capitale
1.013.648
2.275.834
70.000
248.949
3.608.431
TitoloIII- Spese per rimborso di prestiti
119.002
57.212
1.455.297
1.565.599
3.197.110
Titolo IV- Spese per servizi per conto terzi
70.935
94.462
161.438
415.379
742.214
Totale generale delle spese
1.959.923
3.318.540
2.579.093
3.450.540
11.308.096

 L'analisi dei bilanci mostra in modo intuitivo ed evidente come la maggiore disponibilità di risorse spendibili sia in effetti uno dei vantaggi connessi alla fusione. Secondo il principio delle economie di scala si hanno riduzioni di costi passando da una struttura di dimensione minore ad una di maggiore dimensione. Si risparmierebbe in particolare sulle spese generali e sulla modalità organizzativa, sulla diminuzione dei costi burocratici potendo utilizzare meglio il personale ed i tempi di lavoro.

Conclusione 
I Comuni di Castel di Sasso, Formicola, Liberi e Pontelatone( tutti appartenenti alla Comunità Montana del Monte Maggiore) sono realtà affini ed omogenee sotto il profilo territoriale e socio-economico; realtà che, proprio per questo, hanno esigenze, bisogni, potenzialità ed obiettivi di sviluppo comuni.
Considerate queste premesse , penso che sia assai  opportuno dare vita ad un Unico Comune. Per raggiungere l'obiettivo basterà superare  le resistenze dovute ai campanilismi e vincere ogni sorta di personalismo.
 




                                                                Volantino




LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...