martedì 28 giugno 2016

LA CARTA DI IDENTITA' ELETTRONICA

Risultati immagini per cartà identità elettronica immagineLa carta d’identità elettronica sta per fare il suo esordio anche nel nostro Paese. Dal 4 luglio la Cie farà il suo debutto ufficiale, a partire da alcuni capoluoghi di regione per poi  arrivare ad un totale di duecento città entro settembre.
Tra le prime città interessate dal nuovo documento di riconoscimento ci saranno Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Firenze a cui si aggiungeranno progressivamente le amministrazioni più piccole.
La nuova carta d’identità elettronica è una smart card, di forma rettangolare, ha le stesse dimensioni della carta di credito (o bancomat) e della patente. Sul fronte della tessera di plastica si troveranno tutte le informazioni necessarie a identificare una persona: dalla foto ai dati anagrafici, passando per alcuni codici identificativi univoci.
Al suo interno ci sarà un chip NFC (acronimo di Near field communication) che consentirà di velocizzare alcune operazioni burocratiche (come il riconoscimento in aeroporto, ad esempio). Inoltre, la carta identità elettronica conterrà molti altri dati e informazioni infatti all’interno del chip sarà archiviata la scansione dell’impronta digitale, il codice fiscale, consenso alla donazione degli organi e residenza digitale. Al momento, invece, sembra saltata l’implementazione con il fascicolo sanitario elettronico.
Ci sarà un periodo di transizione per permettere ai comuni di essere dotati dei nuovi strumenti ma una volta che l’amministrazione sarà in grado di emettere la nuova Cie non potrà più consegnare documenti di identità cartacei né la vecchia Cie sperimentale.
Oltre ad essere strumento di identificazione del cittadino e a offire nuovi servizi, la carta d’identità elettronica, come spiegano dal Ministero, è anche un documento di viaggio in tutti i Paesi appartenenti all’Unione Europea e in quelli con cui lo Stato italiano ha firmato specifici accordi. Il costo complessivo del documento è stato fissato da un recente decreto del ministero dell’Economia e delle finanza. Per avere la Cie i cittadini dovranno pagare 13,76 euro per la procedura più l’l’Iva e i diritti fissi e di segreteria per un totale di circa 22 euro.





mercoledì 22 giugno 2016

IL DISCORSO
Vi riporto da youtube il primo discorso da sindaco di Chiara Appendino, che a Torino ha sconfitto al ballottaggio  il sindaco uscente Piero Fassino che pure, come sindaco, non aveva demeritato. 
Un bel discorso dai toni istituzionali di una persona brava e preparata che da noi non sarebbe stata candidata. 
Le sarebbe stato preferito un Razzi o uno Scilipoti o comunque uno che non fosse stato d'ostacolo alle frustrazioni egemoniche di piccoli potentelli di paese.



mercoledì 15 giugno 2016

A LUGLIO 2016 L A “QUATTORDICESIMA “ AI PENSIONATI A BASSO REDDITO
Anche quest'anno dal 1° luglio p.v. sarà corrisposta dall’INPS, dall'INPDAP e dall'ENPALS agli interessati la cosiddetta “quattordicesima” ovvero quella somma aggiuntiva annuale che la Legge 127 del 2007 ha previsto in favore dei pensionati a basso reddito.
Requisiti per prendere la 14a mensilità
1) aver compiuto i 64 anno d'età
2) reddito inferiore a 9787 euro
La quattordicesima sarà invece riservata, parzialmente, ai titolari di redditi sino a 10.290 euro annui.
Gli aumenti.
L'importo spettante varia da 336 a 504 euro( l'importo è conteggiato in base ai contributi versati):
sarà di 336 euro per i pensionati ex lavoratori dipendenti che abbiano un’anzianità contributiva fino a 15 anni e per gli pensionati ex autonomi che hanno versato contributi fino a 18 anni; sarà, invece, pari a 420 € se si sono versati contributi come dipendente da 15 a 25 anni e come lavoratore autonomo da 18 a 28; l’incremento salirà, infine, a 504 euro per i pensionati ex lavoratori dipendenti con più di 25 anni e per gli exautonomi con più di 28 anni di contributi.
Se la pensione a cui attribuire l’aumento è una pensione di reversibilità, per stabilire a quale fascia di aumenti si abbia diritto, il numero dei contributi accreditati in favore del coniuge defunto si abbatte del 40 per cento.
Redditi
Come fare a capire se il reddito non supera la soglia prevista per poter ricevere la quattordicesima ?
Bisogna considerare tutti i redditi personali al lordo che seguono:
redditi da pensione, anche da altri stati
redditi di lavoro dipendente o simili
redditi di lavoro professionale, autonomo, parasubordinato e d’impresa in Italia e all’estero
interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCt e titoli di Stato, da quote di investimento, vincita al Lotto ecc.
redditi di partecipazione a società e imprese
redditi di terreni e fabbricati in Italia e all’estero
altri redditi assoggettabili all’IRPEF (assegni alimentari e di mantenimento ecc)
rendite vitalizie o a tempo determinato costituite a titolo oneroso in Italia e all’estero
altri redditi non assoggettabili all’IRPEF
prestazioni assistenziali in denaro erogate dallo Stato o altri enti pubblici o stati esteri
ammontare dell’IRPEF pagata nell’anno in riferimento ai redditi indicati sopra
lavoro dipendente prestato all’estero
quote di pensione trattenute dal datore di lavoro
assegno di mantenimento corrisposto dal coniuge separato
redditi da capitali prodotti all’estero




































lunedì 13 giugno 2016

IL TRADIMENTO
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Il bacio di Giuda”, conosciuto anche come “La cattura di Cristo”.
(Un olio su tela dipinto da Caravaggio nel 1602)
Come sempre, quando mi lancio in imprese a cui tengo molto, il Don Chisciotte che è in me ostacola la vista del mio cuore che non riesce più a distinguere gli amici dai nemici, i galantuomini dai filibustieri.
Così, alla fine, mi ritrovo a pensare ai tradimenti, perché sul “Tradimento” ci si riflette soltanto quando lo si subisce.
E pensando pensando pensando devi accettare il fatto che il tradimento è il motore della vita, iniziando da Adamo ed Eva, passando dal famoso  bacio di Giuda e finendo ai nostri giorni con tutte le sfumature senza colore dei voltafaccia moderni.




 I GIOCHI DI UNA VOLTA
Mio nipote, a casa, mi fa: nonno, mi accendi il tuo computer, devo fare un gioco.
Mentre accendo il computer, penso ai giochi della mia infanzia, li ricordo tutti. Erano giochi fatti di povere cose, ma ci si giocava con grande impegno. Ricordo le gare di corse con i cerchi di bicicletta, con  " u strùmmul" (trottola), il gioco di rubabandiera o del fazzoletto, zompa cavaliere.Le ragazze giocavano per lo più "a campana", i più piccoli a nascondino. Si giocava prevalentemente per strada.
Oggi i giochi sono prodotti dalle industrie, la Tv e il computer hanno ucciso la creatività dei ragazzi, eliminando i segni educativi del gioco: il movimento, la comunicazione, la fantasia, l’avventura, la costruzione, la socializzazione. 
Con poco sopravvivevamo alla noia, oggi putrtroppo ciò non avviene più e i giochi tradizionali continuano a vivere solo nella memoria di noi più anziani.

sabato 11 giugno 2016

A PAZZIELLA: VERSI DI EDUARDO DE FILIPPO
 'A primma pazziella ca cchiù te piace e ca te dà cchiù
gioia... e ca pirciò t' 'a danno ...è 'a siggiulella. Tiene
n'anno e capisce ch'è 'a toja. Nun parle ancora, e pure:
guaie chi 'a tocca.Tutt' 'a stessa mesura, no una chiara
e una scura: songo tutte tantelle ' e ssiggiulelle
d' 'e piccerille e d' 'e piccerenelle. Pò addeventa siggione,
pò se trasforma a sseggia; e nun t' 'a danno cchiù: te ll'j' a piglià.
Ma nun songo cchiù eguale, nonzignore. Ce sta chella mpagliata,
lucida 'e pulitura, mpellicciata e allustrata; e chella adderittura c' 'a
spallera ndurata, tapezzata 'e velluto. Dint' 'a cantina o ncopp'
'o Tribunale, addò s'assett' 'a Legge; dint' a nu vascio, dint' a
 dò barbiere, a Palazzo Riale, dint'a dò pasticciere, ce truov' 'e seggie.
E mmiez' 'e seggie, 'a seggia, chella ca tu vulisse: 'a pazziella
d' 'e piccerille  gruosse.
1948

martedì 7 giugno 2016

GLI ELETTI NEI COMUNI  SANNO COSA DOVRANNO AFFRONTARE ?
Penso che sia  bello che ci siano persone che vogliono fare qualcosa per il loro paese, ma sarebbe bene che prima si documentassero sulle tantissime competenze che i governi negli ultimi anni hanno scaricato sui Comuni: dall'anticorruzione alla trasparenza, dalla privacy alla sicurezza sul lavoro, ecc. 
In molti casi ci si espone a grosse responsabilità contabili e penali, sarebbe opportuno un approfondimento....

domenica 5 giugno 2016

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NOVITA’ IMU TASI ANNO 2016
La legge di stabilita' 2016(legge 208 del 28 dicembre 2015) ha apportato alcune modifiche in tema diIMU e TASI,che in estrema sintesi si riepilogano di seguito.

● In primo luogo, nel 2016 i Comuni non potranno né incrementare le aliquote di tributi e addizionali già esistenti nel 2015, né introdurre nuove forme impositive, né eliminare fattispecie di esenzione o di agevolazione. Pertanto, salvo casi particolari, non sarà possibile aumentare l’aliquota per l’IMU e per la TASI a meno che l'aumento delle aliquote non fosse già deliberato e in vigore per il 2015. Non sono interessati dal blocco gli enti locali in dissesto finanziario. I Comuni, previa espressa delibera confermativa, potranno comunque applicare la maggiorazione TASI (fino allo 0,8 per mille) anche nel 2016, nella stessa misura in vigore lo scorso anno, limitandola, ovviamente, agli immobili non esentati dal tributo.

● È prevista invece da quest’anno una riduzione della base imponibile dell'IMU al 50% per il contribuente che conceda un immobile a titolo di comodato a un parente di primo grado in linea retta (quindi a un genitore o a un figlio). È necessario, a tal fine, che:

- l’immobile sia adibito ad abitazione principale;

- l’immobile non appartenga a una delle categorie catastali di lusso (A/1, A/8, A/9);

- il contratto di comodato sia regolarmente registrato.

Inoltre, il comodante:

- deve possedere un solo immobile in Italia oltre all’abitazione principale non di lusso sita nel territorio in cui è ubicato l’immobile concesso in comodato;

- deve risiedere e avere la sua dimora abituale nello stesso Comune in cui l’immobile è concesso in comodato;

- deve presentare la dichiarazione IMU che attesti il possesso dei requisiti.

Analogamente, alle stesse condizioni, sarà possibile godere anche della riduzione al 50% della base imponibile TASI.

● È stato introdotta una riduzione IMU e TASI, pari al 25%, dell’aliquota stabilita per gli immobili dati in locazione a canone concordato. Nel rispetto di tale condizione, pertanto, entrambi i tributi locali saranno pertanto dovuti nella misura ridotta del 75%, in base alle rispettive aliquote deliberate dal Comune.

● La legge di Stabilità 2016 ha inoltre sancito l’esenzione IMU per i terreni agricoli:

- ricadenti nelle aree montane e di collina secondo i criteri della C.M. n. 9/1993 ( i terreni agricoli situati nel Comune di Pontelatone  sono esenti dall'IMU)

- posseduti da coltivatori diretti del fondo e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola, indipendentemente dall’ubicazione del terreno;

- immutabilmente destinati all’agricoltura, alla silvicoltura e all’allevamento di animali, con proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile;

- ubicati nelle isole minori.

I redditi dominicali non assoggetti a IMU saranno però imponibili ai fini IRPEF e delle relative addizionali comunale e regionale. In tale ipotesi viene, infatti, meno l’effetto sostitutivo IMU/IRPEF previsto dal D.Lgs. n. 23/2011, in base al quale l’imposta municipale sostituisce l’imposta sul reddito in relazione al reddito fondiario dei fabbricati non locati e, per la componente dominicale, dei terreni non affittati. A tal riguardo, la legge di Stabilità 2016 ha innalzato, a decorrere da quest’anno, dal 7% al 30%, il moltiplicatore per l’ulteriore rivalutazione dei redditi dominicale e agrario. Tra i terreni agricoli terreni esclusi dall'applicazione dell'IMU rientrano anche quelli incolti e gli orti.

● Non sono soggette a IMU neanche le unità immobiliari di cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari, anche se destinate a studenti universitari soci assegnatari che non vi trasferiscano la residenza anagrafica.

● È inoltre esentata dalla TASI l’abitazione principale, ovvero l’immobile in cui il possessore e il suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente. L’esonero riguarda esclusivamente gli immobili con destinazione abitativa accatastati in una categoria diversa dalla A/1 (abitazioni signorili), dalla A/8 (ville) e dalla A/9 (castelli e palazzi di eminente pregio artistico o storico), e alle relative pertinenze. In relazione a queste ultime, si tratta delle unità immobiliari censite nelle categorie catastali C/2 (magazzini e locali di deposito), C/6 (stalle, scuderie, rimesse e autorimesse) e C/7 (tettoie chiuse o aperte). L’esenzione spetta a una sola unità per ciascuna categoria, eventuali ulteriori pertinenze (ad esempio, il secondo box) sono trattate come “altri fabbricati”. L’esenzione è prevista sia per il possessore che per il detentore (inquilino o comodatario) che utilizzino l’appartamento come propria abitazione principale. Stesse regole anche per l’immobile assegnato all’ex coniuge legalmente separato e per quelli degli appartenenti alle forze dell’ordine trasferiti per ragioni di servizio. La disciplina in materia prevede che l’occupante paghi una parte del tributo complessivamente gravante sull’immobile, compresa tra il 10% e il 30%, secondo quanto stabilito dal regolamento comunale. In mancanza di una decisione in proposito dell’amministrazione locale, la quota a carico del detentore si intende fissata al 10%. Dal 2016, dunque, l’inquilino (o il comodatario) che detiene l’immobile, fissandovi la residenza anagrafica e la dimora abituale, non dovrà pertanto più versare la sua parte di TASI.

● Infine, fissata all’1 per mille l’aliquota TASI per gli immobili-merce (fabbricati costruiti dall’impresa costruttrice e destinati alla vendita), mentre per l’IMU è prevista l’esenzione. L’aliquota TASI può però essere aumentata fino al 2,5 per mille o azzerata in base alle delibere dei Comuni.

mercoledì 1 giugno 2016

ITALIA: tutti più poveri
L'Italia si impoverisce e a nulla servono le arti renziane di farci credere che il benessere è dietro l'angolo, sta per arrivare con lo 0,001 di aumento del PIL.
Ilvo Diamanti in un articolo su La Repubblica scrive che la stragrande maggioranza degli italiani si sente come su una scala mobile, però in discesa. Il famoso ceto medio, a cui la maggioranza degli italiani ebbe accesso nella seconda metà del Novecento negli anni del primo centro-sinistra, adesso, negli anni di Renzi-Verdini si è dimezzato nella consistenza statistica.
La gente è diventata pessimista.
Renzi prova a tirarci su di morale. Prima di lui a farci sentire tutti benestanti ci provava Berlusconi che definiva comunista chiunque gli apparisse pessimista.
Gli italiani non si fidano più di nessun politico; oggi i politici vengono liquidati tutti come "ladri", compresi quelli onesti che -pure- esistono e non sono pochi.
Due italiani su tre ritengono -sostiene Ilvo Diamanti su La Repubblica di ieri- che sia «inutile fare progetti per sé e per la propria famiglia», «Perché il futuro è incerto e carico di rischi».

Treglia che si svuota
Se l'insicurezza è cresciuta su dimensione nazionale guardando più vicino a noi, a Pontelatone, non possiamo non rilevare che nel nostro piccolo contesto umano sta avvenendo lo svuotamento sociale ed economico, ossia sta per disfarsi il tessuto che ne fa un "paese", una comunità.
Le imminenti elezioni amministrative avrebbero dovuto rappresentare..... Mi fermo quì per ovvie ragioni.

LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...