mercoledì 29 novembre 2017

Risultati immagini per fake news immagini LE FAKE NEWS
In questi giorni nei telegiornali, nei dibattiti televisivi, sui giornali si parla tanto di"fake news".
Le fake news non sono altro che le notizie false,bufale create ad arte, in malafede, per convincencere persone in buonafede a diffonderle sui social network (Facebook, Twitter, WhatsApp).
Si creano a scopi diversi: il più noto è quello elettorale. Si propalano informazioni false, in una campagna di disinformazione orchestrata, per screditare l’avversario politico.
Oggi è di moda chiamarle con il termine inglese, ma le bufale ci sono sempre state , anche se prima si diffondevano al bar , in piazza o nelle private abitazioni.
La storia delle fake news è una storia vecchia e purtroppo molto usata in politica. Le cosidette “notizie bufale” le ho subite anch’io in prima persona nel corso della mia vita politico amministrativa ed in particolare durante il mandato di sindaco.
All’epoca, i miei avversari anziché argomentare le proprie idee facevano girare notizie false e altre nefandezze che non è qui il caso di raccontare, con il chiaro scopo di far fuori politicamente un sindaco troppo scomodo per i loro interessi personali o di poltrona.
E così una serie di atti, di provvedimenti al primo impatto impopolari ma chiaramente razionali, indirizzati alla crescita economica, civile e culturale del paese, venivano distorti ed usati come un’arma per spingere il cittadino comune alla insofferenza nei confronti dell’amministrazione.
Bugie, bufale messe in giro ad hoc, a cui molti elettori si sono lasciati influenzare visto che l’operazione , anche per mia ingenuità, ha funzionato.
Queste cose fanno arrabbiare e alle bugie, alle calunnie, alle cose inesatte o false create appositamente al solo scopo di danneggiare, non è facile difendersi.
Comunque sono operazioni che ho sempre disprezzato. Nel corso della mia vita politico amministrativa ho riportato vittorie e sconfitte, ma ho sempre condotto le mie battaglie dicendo soprattutto la verità anche se convinto che il più delle volte la verità fa male sentirla a chi ad essa è interessato perché pungente, scomoda.
Ritornando alle fake news ben vengano “filtri” e regole più severe che garantiscono la correttezza delle informazioni, tuttavia credo che servano e serviranno sempre di più l’educazione, il rispetto delle regole, il rispetto delle persone e delle idee.

martedì 28 novembre 2017

 CONTRASTO ALLA POVERTA': parte il REIImmagine correlata

Si parte con le domande dal primo dicembre 2017. Il Rei dura 18 mesi e va a sostituire il precedente sussidio e l’assegno di disoccupazione che dunque spariscono nel 2018. 
 Dal primo gennaio del prossimo anno i nuclei familiari più bisognosi, e con un numero considerevole di componenti, potranno beneficiare di  un assegno mensile di importo che oscillerà tra i 190 ed i 485 euro, per un periodo massimo di 18 mesi. La nuova misura di contrasto alla povertà, varata dal Consiglio dei Ministri si chiama Rei (Reddito d'inclusione): sostituisce sia il Sia (Sostegno all'inclusione attiva) che l'Asdi (Assegno di disoccupazione).
Tra i requisiti d’accesso, viene richiesto un Isee non superiore ai 6mila euro, un valore del patrimonio immobiliare, differente dalla prima casa, non superiore ai 20 mila euro, un patrimonio mobiliare massimo tra i 6 mila e i 10 mila euro, e variabile in relazione al numero dei componenti del nucleo. Precedenza è assegnata alle famiglie con figli minori di età ovvero disabili, donne in stato di gravidanza, disoccupati che più di 55 anni. Ostano al beneficio l’essere proprietari di imbarcazioni, oppure auto e moto immatricolati nei 24 mesi precedenti l’istanza del sussidio.
Operativamente, l’importo erogato sarà utilizzabile attraverso una carta, la quale, oltre a permettere l’acquisto di una serie di beni, sarà idonea al prelievo di una somma pari alla metà dell’entità mensile del sussidio. Come contropartita i beneficiari saranno obbligati a partecipare a un progetto di reinserimento sociale e lavorativo.
Le domande per ottenere il Rei devono essere presentata a partire dal prossimo primo dicembre al Comune di residenza che, dopo aver verificato l’esistenza dei requisiti, le invia all’Inps entro 15 giorni lavorativi. Per richiedere il Rei sarà possibile usare l’Isee precompilato che verrà introdotto in via sperimentale per 6 mesi.
Per saperne di più consulta la circolare dell'INPS n.172 del 22.11.2017

venerdì 24 novembre 2017

UNO DEI PEGGIORI VIZI DEL BEL PAESE
Risultati immagini per poltrona immaginiNel nostro Paese nessuno sembra essere mai responsabile. E' questa una delle caratteristiche tipiche del nostro Paese. Accade in politica a tutti i livelli, accade negli ospedali, negli uffici pubblici, accade spesso dove c'è qualcosa che non funziona: la responsabilità non è mai di chi ti sta davanti.
Uno dei peggiori vizi del Paese:non assumersi mai la responsabilità, scaricare la colpa sugli altri e soprattutto tenere il fondo schiena incollato alla poltrona.
Nei giorni appena passati abbiamo visto che anche il mondo dello sport non è esente da questa italica propensione.
Dopo l’eliminazione degli Azzurri dai Mondiali era naturale che il presidente della Federazione Tavecchio e il commissario tecnico Ventura si presentassero dimissionari. Un dignitoso passo indietro era il minimo che potessero fare.
Ventura non se n’è andato ma si è fatto cacciare, così da farsi pagare tutta la somma prevista dall’ingaggio, mentre Tavecchio, uno che, come ha scritto il giornalista Marco Travaglio, verrebbe scartato pure nel Terzo mondo come posteggiatore abusivo, ha ceduto solo dopo le pressioni di tutto il paese.
Siamo veramente un popolo senza dignità, e senza una minimo di morale?

martedì 14 novembre 2017

sabato 4 novembre 2017

  RICORDARE E' UN DOVERE
Risultati immagini per corona d'alloro 4 novembre immagini   Nel 1918 il 4 Novembre finiva la Grande Guerra:*

650.000 caduti, 947.000 feriti e 600.000 dispersi

Anche Pontelatone ha reso il proprio contributo di sofferenza e dolore alla guerra 1915-1918.
Di seguito i nomi dei giovani militari pontelatonesi che non fecero mai più ritorno dal fronte mentre altri morirono per malattia o ferite riportate in combattimento.
 




 

LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...