martedì 31 maggio 2022

COMUNE DI PONTELATONE: UN PO' DI STORIA                                                                                                                                                            


Chi, oltrepassando l’arco di ingresso al centro storico di Pontelatone, non si è fermato, almeno una volta, davanti all’epigrafe collocata sulla facciata della casa canonica?
In essa si legge:

La nascita della istituzione comunale, come oggi la conosciamo, è figlia di uno degli eventi epocali che hanno cambiato per sempre le regole del vivere associato e la stessa cultura collettiva delle generazioni che ci hanno preceduto: la conquista francese dell’Italia meridionale. 

Il trono di Napoli fu affidato da Napoleone I al fratello Giuseppe e successivamente al cognato Gioacchino Murat. Già nel primo dei dieci anni di governo (1806-1815) i Napoleonidi, con la legge n. 130 del 2 agosto 1806 e la legge n.132 dell'otto agosto 1806, sovvertirono l’assetto sociale preesistente con l’abolizione degli ordinamenti feudali e dei privilegi che ne derivavano e con la creazione di una vera e propria organizzazione statale modernadi tipo centralistico.
Nacquero così Comuni, alla cui guida venne posto il Decurionato, un organo deliberativo costituito da capofamiglia eletti tra coloro che possedevano una rendita non inferiore a 24 ducati nei Comuni fino a 3.000 abitanti  e l'età non inferiore a 21 anni.
La composizione del Decurionato non poteva prescindere dalla presenza di un terzo di membri che sapessero leggere e scrivere e dal rispetto delle incompatibilità tra parenti ed affini di primo grado. Le cariche avevano durata annuale. La proroga era prevista per il Sindaco, se deliberata dalla maggioranza dei due terzi. 
Il Decurionato nominava il sindaco e i suoi principali collaboratori (il Primo e il Secondo eletto), scegliendoli tra persone ad esso esterne e con rendita minima superiore di un terzo a quelle richiesta ai decurioni. 
Il sindaco si occupava dell’amministrazione in senso stretto ed era assistito da uno dei due eletti. All’altro eletto spettavano compiti esclusivi in materia di polizia municipale e rurale.
L’impianto istituzionale appena descritto sarebbe rimasto sostanzialmente invariato ben oltre la fine dell’Ottocento. Vi furono apportate modifiche rilevanti, ma non stravolgenti.
Fu lo stesso Giuseppe Napoleone, con legge del 20 maggio 1808, a ridimensionare le facoltà di autogoverno della borghesia locale, abolendo l’estrazione a sorte dei decurioni e l’elezione del Sindaco da parte degli stessi decurioni.
Il potere di nomina venne conferito all’Intendente (futuro Prefetto) che sceglieva i decurioni tra le “persone eleggibili più meritevoli” e i Sindaci all’interno di terne di “soggetti presi indispensabilmente fra quelli iscritti nella lista degli eleggibili del Comune”. 
Nelle piccole comunità, la povertà economica e il diffuso analfabetismo furono spesso tra le cause principali d’ineleggibilità alle cariche elettive previste dalla legge; difficoltà che si riscontrarono anche nei nostri casali.
A tal riguardo un’importante possibilità fu concessa loro dalla legge n. 272 dell’8 dicembre 1806 che oltre a determinare «... i distretti del regno», all’art. 2 prevedeva
«Per facilitare l’amministrazione delle Comunità  minori di mille abitanti, potranno le medesime essere riunite fra loro, e con altre maggiori fino ad un numero non maggiore di tremila, combinando le ragioni di località, e di lontananza».
La possibiltà di attuare un’unione di pù comuni vicini spinse il Comune di Formicola  ad esperire il tentativo di aggregarsi Pontelatone che non raggiungeva i 1000 abitanti. 
L'8 maggio 1807 il sindaco di Formicola rappresentò all'Intendente che il Comune di Pontelatone aveva uno" scarsissimo numero di anime", soffriva la mancanza di persone capaci per la formazione del Decurionato e, nonostante ciò, si stava muovenso per unirsi all"Università (universitas civium: è questo il nome con cui si designavano i comuni del regno di Napoli durante l’antico regime) di Sasso e non a quella di Formicola che gli era vicinissima, quindi il sindaco riteneva quest'unione illegale per vari motivi: poichè il numero degli abitanti di Sasso era ancora più scarso di quello di Pontelatone e inoltre in Sasso vi erano ancora meno persone capaci e abili alla formazione del Decurionato; Formicola era molto più vicina a Pontelatone (1 miglio) che a Sasso (3 miglia), oltre alle difficoltà che rappresentavano le strade di montagna; tutto il territorio del Comune di Pontelatone era composto da terreni appartenenti a possidenti formicolani che avrebbero avuto maggiori interessi su Pontelatone, rispetto agli abitanti di Sasso; in Formicola vi erano molte persone letterate, colte e benestanti, capaci di costituire i corpi d'amministrazione...( L.Russo,Pontelatone agli inizi dell'ottocento). 
Al tentativo di Formicola si oppose fermamente Pontelatone ; la disputa continuò per mesi finchè si giunse ad un accordo: Pontelatone rimaneva autonomo assorbendo Treglia, unita precedentemente a Formicola, in cambio  di una piccola prestazione per le spese civiche.  
Nacque così il Comune di Pontelatone  come lo conosciamo oggi.     
ALBO DEI SINDACI DI PONTELATONE               

Sindaci  dal 1807 al 1815 (Periodo napoleonico)

bandiera napoleonica da www.bandiere.it

bandiera napoleonica Regno di Napoli

Periodo

Nominativo

Carica

1807-?

Arcangelo di CRISTOFARO

Sindaco

1809-1809

Raffaele CASERTA

Sindaco

1810-1810

Alessandro SORRENTINO

Sindaco

1811-1812

Raffaele CASERTA

Sindaco

1813-1814

Antonio CAMMUSO

Sindaco

1815

Francesco CAPONE

Sindaco

Sindaci  dal 1815 al 1861 (Periodo borbonico)

AZ FLAG Bandiera Regno delle Due SICILIE 1816 150x90cm - Bandiera SICILIANA - Italia 90 x 150 cm Foro per Asta 

bandiera del regno delle due SicilieBorbone 

Con il Congresso di Vienna del 9 giugno 1815 fu sancito il ritorno dei Borboni nel Regno delle Due Sicilie. Il re Ferdinando I riorganizzò nuovamente le amministrazioni locali con la legge 12 dicembre 1816 n. 570.

Le innovazioni introdotte dalle riforme francesi furono tuttavia conservate, come la centralità del decurionato quale organo rappresentativo e deliberativo con ampie attribuzioni nell’amministrazione comunale.L’art. 53 prevedeva per ogni comune un sindaco, un primo e un secondo eletto, un cancelliere archiviario, un cassiere ed il decurionato. Sindaco ed eletti venivano nominati ogni tre anni dal re nei centri di prima e seconda classe, e dall’intendente (oggi Prefetto) in quelli di terza classe, scegliendo da una terna di nomi sottoposta dal decurionato e composta da cittadini ad esso estranei.
Il sindaco era tanto organo esecutivo comunale – poiché presiedeva il decurionato e dava esecuzione alle sue delibere previa approvazione dell’intendente – quanto espressione del potere centrale a livello locale – era ufficiale di stato civile, ufficiale di polizia e, ove non vi fosse un giudice di pace, anche organo di polizia giudiziaria.
Dei due eletti, posti alle dipendenze del sindaco, il primo era pubblico  ministero nei giudizi di competenza del giudice di circondario e sovrintendente di polizia municipale e rurale. Il secondo, invece, assisteva il sindaco e lo sostituiva in caso di assenza o impedimento.

1815-1819

Francesco CAPONE

Sindaco

1820-1821

Domenico SALVADORELLI

Sindaco

1822-1825

Antonio LEONE

Sindaco

18261826

Pietro SCIROCCO

Sindaco

1827-1828

Nicola Di GIOVANNANTONIO

Sindaco

18291829

Raffaele CASERTA

Sindaco

1830-1831

Carlo SCIROCCO

Sindaco

18321832

Vincenzo SIMONE

Sindaco

1833-1835

Antonio CAMMUSO

Sindaco

1836-1838

Pietro SCIROCCO

Sindaco

1839-1841

Giovanni CAPONE

Sindaco

1842-1844

Gennaro CAIVANO

Sindaco

1845-1847

Giovanni CAPONE

Sindaco

1848--1849

Domenico CAMMUSO

Sindaco

1850-1851

Lorenzo CAPONE

Sindaco

1852

Domenico CAMMUSO

Sindaco

1853-1855

Domenico Antonio PARILLO

Sindaco

1856-1860

Antonio PARILLO

Sindaco

1861-1861

Biagio SCIROCCO

Sindaco

Sindaci dal 1861 al 1896 (Nomina regia)

Tricolore sabaudo - Bandiera del Regno d'Italia

 bandiera del Regno d'Italia

Successivamente alla sconfitta del regime borbonico (1 ottobre 1860) e all’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno sabaudo (21 ottobre 1860), fu emanata una nuova normativa che stabiliva che il sindaco fosse nominato dal re tra i consiglieri comunali. La carica era triennale e poteva essere riconfermata se il sindaco era ancora consigliere. Il sindaco era coadiuvato dalla giunta, sempre scelta dal consiglio comunale.

1861-1864

Biagio SCIROCCO

Sindaco

1865

Giovanni PARILLO

Sindaco

In assenza di documentazione certa ometto i nominativi dei Sindaci dal 1865 al 1929

Podestà/Commissari Prefettizi dal 1930 al 1943 (Periodo fascista)

 Fascia da Podesta...o quel che ne resta? 

fascia tricolore da Podestà

Con la legge 4 febbraio 1926,n.237 furono soppressi tutti gli organi elettivi dei comuni e contestualmente si introdusse la figura del podestà, un funzionario onorario, nominato con decreto reale, che cumulava tutte le funzioni precedentemente attribuite al sindaco, alla giunta municipale e al consiglio comunale. Durava in carica 5 anni e poteva essere riconfermato o revocato dal prefetto.

1930-1932

Bartolomeo FUSCO

Podestà

1933-1935

Francesco CAMMUSO

Podestà

1936-1938

Nicola CORSALE

Podestà

1939-1940

Alfonso CUTILLO

Commissario Prefettizio

1940-1941

Antonio Scirocco

Commissario Prefettizio

1942-1943

Alfonso CUTILLO

Commissario Prefettizio

Sindaci dal 1943 al 1946 (Periodo transitorio)

Tricolore sabaudo - Bandiera del Regno d'Italia

 bandiera del Regno d'Italia

Con l’adozione del regio decreto del 4 aprile 1944,n. 111 vennero ripristinate le figure del Sindaco e della giunta comunale. La nomina provvisoria avveniva ad opera del prefetto

1943-1944

Alfonso CUTILLO

Sindaco

1944-1946

Giovanni IZZO

Sindaco

Sindaci dal 1946 al 1993 (Elezione consiliare)

Le bandiere della Repubblica

 bandiera della Repubblica Italiana

Il successivo D.Dlgs. 7 gennaio 1946 n.1 ricostituì le amministraioni a base elettiva, aprendo alle prime elezioni a suffragio universale dell’Italia unita..

L’impianto normativo prevedeva che tanto il sindaco quanto la giunta fossero eletti dal consiglio comunale.

1946-1956

Francesco CAMMUSO

Sindaco

!956-1985

Francesco CUTILLO

Sindaco

1985-1990

Giovanni CARUSONE

Sindaco

1990-1993

Italo SCIROCCO

Sindaco

Sindaci dal 1993 ad oggi (Elezione diretta)

Le bandiere della Repubblica

 bandiera della Repubblica Italiana

Con  legge 25 maro 1993 n.81 venne introdotta l’elezione diretta del Sindaco da parte dei cittadini.

1993-1997

Amedeo IZZO

Sindaco

1997-2007

Alfonso CUTILLO

Sindaco

2007-2010

Antonio CARUSONE

Sindaco

2010-2011

Vincenzo LUBRANO

Commissario Prefettizio

2011-2016

Antonio CARUSONE

Sindaco

2016-2018

Adriana ESPERTI

Sindaco

2018-2019

Stefano ITALIANO

Commissario Prefettizio

2019-2020

Amedeo IZZO

Sindaco

2020-2021

Savina MACCHIARELLA

Commissario Prefettizio

2021- in carica

Alfonso IZZO

Sindaco


 

LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...