martedì 11 maggio 2010

SAPER GOVERNARE UN PAESE

Saper governare un paese, una città vuol dire essere capaci di interpretare le richieste che vengono dal territorio e saper dare loro risposte tempestive ed efficaci. Vuol dire sforzarsi di ascoltare la propria gente, i suggerimenti e le lamentele che da essa arrivano e essere in grado di fornire i mezzi e gli strumenti affinché chi si rivolge alla politica abbia delle risposte concrete. Vuol dire cercare insistentemente la via per portare sempre maggior benessere ai territori che si amministrano. Ciò vale in ambito sociale, ma anche in ambito economico- lavorativo, in ambito amministrativo- burocratico.
La politica,quindi, come gestione e soddisfacimento di interessi diffusi, generali. La politica come gestione di un potere che va esercitato per la gente e non come potere occupato per soddisfare esigenze di parte, di una parte.
Quello che deve fare la politica e il politico è quindi adoperarsi affinché il territorio viva in armonia e la gente che vive il territorio goda di quest’armonia. Ciò va fatto gestendo il potere in maniera attenta, alimentando l’anello fondamentale di questo circolo virtuoso: il dialogo. Non ci può essere politica se non c’è dialogo. Dialogo vuol dire curare i rapporti; vuol dire saper ascoltare anche chi la pensa diversamente; vuol dire saper dare risposte chiare e veritiere.
Se vengono meno questi principi fondamentali viene meno la Politica.
Purtroppo, è quello che è avvenuto nell’ultimo decennio a Pontelatone, dove è passato un messaggio preoccupante, dannoso soprattutto per i giovani. Arroganza, furbizia ed impunità non possono essere considerati i nuovi valori dominanti.
Dobbiamo a tutti i costi contrastare questa tendenza e far sì che la furbizia non sia uno stile di vita, che l’impunità possa diventare un valore e l’illegalità ne sia una logica conseguenza.

LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...