FERMARE LO SPOPOLAMENTO
Più di tre anni fa segnalai il calo demografico di cui risultava vittima il nostro paese
(clicca e vai all'articolo).
Quel trend non si è arrestato come si evince dalla seguente tabella che ho elaborato sulla base dei dati
ISTAT
TREND DEMOGRAFICO QUINQUENNIO 2013-2017
|
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2013 |
2014 |
2015 |
2016 |
Al 31.3.2017 |
Popolazione (maschi) |
862 |
845 |
842 |
829 |
819 |
Popolazione (femmine) |
876 |
862 |
861 |
870 |
870 |
Popolazione totale |
1738 |
1707 |
1703 |
1699 |
1689 |
|
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|
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Nati (maschi+ femmine) |
12 |
11 |
9 |
17 |
3 |
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Numero di famiglie |
720 |
703 |
700 |
699 |
699 |
Con il seguente
saldo negativo
Abitanti |
2013/2014 |
2014/2015 |
2015/2016 |
2016/2017 |
- 31 |
- 4 |
- 4 |
-10 |
La popolazione
residente al 31.3.2017 e nei 5 anni precedenti (al 1.1.2013) è
artcolata come da seguente tabella
Popolazione al 31.03.2017 |
Popolazione al 1.1.2013 |
ETA’ |
Numero |
ETA’ |
Numero |
0 - 5 anni
|
75 |
0 - 5 anni
|
102 |
6 - 11 anni
|
105 |
6 - 11 anni
|
97 |
12 - 17 anni
|
92 |
12 - 17 anni
|
92 |
18 - 25 anni
|
145 |
18 - 25 anni
|
176 |
26 - 40 anni
|
351 |
26 - 40 anni
|
370 |
41- 64 anni
|
569 |
41- 64 anni
|
582 |
65 - 80 anni
|
262 |
65 - 80 anni
|
248 |
81- 100 anni
|
100 |
81- 100 anni
|
89 |
Fonte Istat
Dai dati sopra esposti è evidente una crescita della popolazione anziana e una riduzione di quella giovanile, più consistente nella fascia di età da 0 -5 anni e nella fascia di età da 18 - 25 anni.
A fronte di un andamento delle nascite che a stento arriva a far registrare 12 nati all'anno (con l'eccezione dei 17 bambini nati nel 2016), si registra un significativo decremento della famiglie pontelatonesi, passate dalle 746 unità del gennaio 2013 alle 699 del 31.12.2016 : in cinque anni abbiamo perduto 47 nuclei familiari.
Tale decremento è tanto più significativo, in considerazione del fatto che negli ultimi anni i piccoli Comuni a ridosso delle città sono stati interessati dalla migrazione delle persone alla ricerca di zone più sane e tranquille.
Pontelatone è vicino quanto basta ai centri urbani della Provincia ( Caserta,Santa Maria Capua Vetere, Capua e l'area napoletana) e alle principali strade di comunicazione, ma lontano a sufficienza dal caos delle città.
Rappresenta quindi il giusto compromesso tra paese e città, dove è possibile recuperare la vivibilità e la tranquillità del paese senza rinunciare alla vicinanza del posto di lavoro e alle comodità che offre la città.
Perchè non abbiamo saputo intercettare questa tendenza? Quali le cause? E' possibile arrestare il calo demografico e nel contempo rilanciare lo sviluppo del nostro paese? E se sì in che modo?
Su questi temi andrebbe aperto un serio dibattito pubblico, il più ampio e partecipato possibile.
Ciò è ancor più necessario in una fase di approvazione del Piano urbanistico comunale, strumento fondamentale per lo sviluppo del territorio.