LA BOLLETTA DELLA CORRENTE PREOCCUPA PIU' DELLE CORRENTI DEL CSM
Chi aveva proposto questi 5 referendum ha fallito: il quorum è stato bassissimo, e i 5 quesiti, pur se importanti, non hanno appassionato i cittadini italiani.
Davvero pensavano che restituire ai condannati la
possibilità di occupare poltrone istituzionali fosse fra le priorità dei
cittadini?
Davvero pensavano che
limitare i casi della carcerazione preventiva potesse piacere ai
cittadini che da decenni si lamentano per tutti i casi in cui vedono
delinquenti che “vengono arrestati ma poi il giorno dopo escono subito”?
Davvero pensavano che ai
cittadini disoccupati, costretti a scegliere fra il reddito di
cittadinanza o un lavoretto sottopagato potesse
appassionare la separazione delle carriere dei magistrati?
Davvero pensavano che le
famiglie, dopo due anni scolastici tra didattica a distanza, esami con la mascherina, esami da sostenere con mille
difficoltà, potesse interessare “l’ammissione dei laici nel sistema di
valutazione dei magistrati”?
Davvero pensavano che le
famiglie, costrette all’ultima settimana del mese a scegliere se pagare
il conto del salumiere oppure le bollette del metano e della corrente,
potessero appassionarsi al “grave problema delle correnti nel CSM”?
Certamente, i problemi toccati dai cinque referendum sarebbe utile risolverli. Ma non era nel cuore
della gran parte degli italiani che, dopo due anni di pandemia e un
trimestre di Guerra che sta aggravando una situazione economica già critica in partenza, non
avevano certo voglia di mettere la testa dentro ai problemi della
Giustizia e della Magistratura. Problemi che purtroppo esistono, e che
una buona Riforma dovrebbe affrontare.
Ma che devono affrontare i
politici in parlamento, senza costringere milioni di cittadini a
improvvisarsi esperti.