domenica 20 novembre 2011

Il Governo del paese, il ruolo dell'opposizione.
La raccolta delle olive, il poco tempo a disposizione in questo periodo,ma soprattutto la mancanza di stimoli mi ha tenuto  lontano dal mio blog. L'ho aperto solo oggi e vi ho trovato un commento da parte di un visitatore all'ultimo mio post ,che ritengo interessante e che mi spinge a fare delle riflessioni e considerazioni di carattere generale piuttosto che interloquire unicamente con l'autore del topic (si dice così?).
Riflessioni e considerazioni, peraltro, che si possono già trovare in buona parte ,in ordine sparso, in miei precedenti post.
L'autore del topic dice :” E' ORA DI UN GOVERNO TECNICO ANCHE PER PONTELATONE”.
Sono, nella sostanza, d'accordo, tenendo presente che diversa è la normativa che disciplina la formazione del governo centrale e quella di una giunta comunale. Basti pensare che le dimissioni del Presidente del Consiglio dei Ministri non comporta lo scioglimento delle Camere, mentre le dimissioni del Sindaco provocano automaticamente lo scioglimento del Consiglio Comunale e quindi nuove elezioni.
Vanno, pertanto, ricercate, altre formule per arrivare ad un'amministrazione di più alto profilo per recuperare valori quali il senso della giustizia sociale,della legalità, della competenza, della professionalità, del rispetto e per ricucire le profonde lacerazioni presenti nel nostro piccolo paese.
Ma ripeto,sono nella sostanza d'accordo con le motivazioni che hanno spinto l'autore del commento ad auspicare un'amministrazione locale secondo lo spirito che ha portato alla costituzione del governo tecnico nazionale.
C'è, infatti, ovviamente con le debite proporzioni, un'analogia tra la situazione nazionale e quella locale.
Anche a livello locale abbiamo avuto un lungo periodo in cui il paese è stato amministrato per favorire il condominio piuttosto che dare risposte serie e concrete alle diverse esigenze sociali,economiche e culturali del territorio.
Anche a livello locale si è operato in modo tale da creare seri problemi alle casse comunali; anche a livello locale esiste un forte distacco tra amministratori e cittadini, anche a livello locale vi sono ormai da anni aspre contrapposizioni politiche che si ripercuotono negativamente anche nei rapporti fra le persone e fra i gruppi.
Ed in questa delicata fase sarebbe opportuno che tutti fossero chiamati a collaborare per il bene della comunità per superare l'appiattimento e il regresso economico, civile e culturale in cui vive il nostro paese paese e per ridare al Comune quella credibilità e autorità politica e amministrativa che ha perso in tutto il mandamento.
Ma quello che vorrebbe il visitatore del blog e le mie riflessioni sono solo esercitazioni teoriche. La realtà è ben diversa.
Gli atti politici e amministrativi (nomine,incarichi, delibere,determine,ecc.) prodotti dall'Amministrazione in questi primi mesi, sebbene più formalmente corretti rispetto al passato, dimostrano chiaramente la volontà della maggioranza di voler operare, nella sostanza, in perfetta continuità con il passato.
Di conseguenza si pone il problema dell'opposizione. Il sistema maggioritario e l'assenza del ballottaggio nei Comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti ha sancito la vittoria del dr. Carusone e compagni, che così si trovano ad amministrare la cosa pubblica in barba ad una chiara volontà della maggioranza dei cittadini, non coagulata intorno ad un'unica lista.
Gli errori del passato non devono però costituire un freno e una penalizzazione perpetua: essi vanno tenuti bene a mente, perché si eviti di ricadervi ancora, ma guai a recriminare e ad accusarsi l'un l'altro per trovare a tutti i costi “il colpevole”.
Questo non interessa a nessuno e tanto meno alla gente, che ha espresso chiaramente la sua insoddisfazione per la vecchia amministrazione e chiede quindi all'opposizione, tutta intera, di unirsi e di utilizzare, di fronte ad maggioranza consiliare che si mostra cieca e sorda a tutto, ogni mezzo previsto dall'ordinamento giuridico e democratico per impedirle di continuare a fare danni al paese.

LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...