martedì 31 dicembre 2013

QUALI FATTI DEL 2013 TI HANNO  COLPITO DI PIU' ?
L'elezione del nuovo Papa, la condanna di Berlusconi, l'elezione di Renzi alla segreteria del Partito Democratico, le vittime delle armi chimiche in Siria, la morte di Mandela o alcuni fatti accaduti nel nostro paese.
Ho provato ad elencare alcuni eventi che hanno segnato il 2013 nel mondo e in Pontelatone. Quali fatti ti hanno colpito di più?
GENNAIO
il 2013 inizia con la tragica morte del compaesano Pasquale Zacchia , vittima di un fuoco d'artificio. Capodanno triste.
Il 2 gennaio 2013, funerali di Rita Levi Montalcini, la principessa della scienza

Il 15.1.2013 la Giunta Comunale di Pontelatone approva la delibera n. 2 con la quale chjiede alla Regione Campania l'accorpamento delle nostre scuole all'Istituto comprensivo di Formicola
 FEBBRAIO
È l'11 febbraio e Papa Benedetto XVI annuncia le proprie dimissioni, non sentendosi più adeguato al ruolo di pontefice.
 Il 24 e il 25 febbraio si tengono le elezioni politiche in Italia: Pierluigi Bersani, a capo del Pd, ottiene più voti ma non ha la maggioranza per governare. Rivelazione è quella del neonato Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che ottiene numerosi seggi. 
MARZO
13 marzo viene eletto il nuovo papa: il nuovo Pontefice è Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, che prende il nome di Papa Francesco.
Il 18 marzo le due camere votano: Laura Boldrini e Pietro Grasso vengono eletti rispettivamente presidenti della Camera e del Senato. 
APRILE
il 22 del mese Giorgio Napolitano ottiene il secondo mandato da Presidente della Repubblica. Il 24 aprile dà l'incarico di formare il Governo ad Enrico Letta, che diventa il nuovo premier. Si tratterà di un Governo di larghe intese, che vedrà riuniti membri di Pd, Pdl e Scelta Civica. 
MAGGIO
5 maggio: il Consiglio Comunale di Pontelatone approva il conto consuntivo anno 2012. Vivace dibattito tra maggioranza e opposizione
È il 6 maggio quando a Roma, nella sua abitazione di Corso Vittorio, muore Giulio Andreotti, alla longeva età di 94 anni.
Alla fine del mese in molti comuni italiani hanno luogo le elezioni amministrative che vedranno, dopo i dovuti ballottaggi, una schiacciante vittoria del centrosinistra in quasi tutta la penisola. 
GIUGNO
È il 24 giugno:  il Tribunale di Milano condanna Silvio Berlusconi a 7 anni e interdizione perpetua dai pubblici uffici per prostituzione minorile e concussione, in merito al processo Ruby. 
LUGLIO
La Corte di Cassazione condanna Silvio Berlusconi a 4 anni di reclusione per frode fiscale in merito alla compravendita dei diritti televisivi di Mediaset. 
4 luglio: colpo di Stato in Egitto. il presidente Morsi viene destituito e la Costituzione sospesa. 
Il 23 luglio il Direttore Responsabile del Distretto Sanitario ASL n. 15 comunica che dal 1 agosto non sarà più attiva la struttura ASL di Pontelatone. 
AGOSTO
È il 21 agosto quando a est di Damasco circa 1300 civili muoiono nel sonno. Gli Stati Uniti non hanno dubbi: sono state utilizzate armi chimiche. Obama prepara l'attacco armato verso la Siria; attacco che, fortunatamente, non verrà messo in atto. 
SETTEMBRE
17 settembre: il relitto della Costa Concordia viene riportato in posizione verticale, pronto ad essere allontanato dalle coste dell'Isola del Giglio. 
È il 28 settembre quando i Ministri del Governo Letta facenti parte del Pdl decidono di dimettersi, con la scusa dell'aumento dell'Iva che cela un più probabile intento di riuscire a salvare Berlusconi dalla decadenza. 
OTTOBRE
Il 2 ottobre il Governo Letta ottiene nuovamente la fiducia da entrambe le Camere.
Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre un barcone di migranti, diretta a Lampedusa, è vittima di un naufragio. Muoiono 366 persone. È l'ennesima, forse la più grave, strage di migranti diretti verso le nostre coste. 
NOVEMBRE
L'8 novembre le Filippine vengono travolte dal tifone Hayan, uno dei più potenti della storia. I numeri fanno rabbrividire: sono circa 10mila le vittime.
Verso la metà del mese anche in Italia si registra un forte maltempo. A farne le spese è in particolare la Sardegna, colpita da una potente alluvione: circa 20 sono i morti; i danni sono incalcolabili.
È il 16 novembre: il Pdl si divide in Forza Italia, guidato da Berlusconi, e Nuovo Centrodestra, capeggiato da Alfano.
Il 27 novembre il Senato prende la sua decisione e vota sì alla decadenza: Silvio Berlusconi perde il suo status da parlamentare in seguito alla condanna del processo Mediaset.
Il 28 novembre il Consiglio Comunale di Pontelatone approva il bilancio di previsione 2013 con il voto contrario dei consiglieri di opposizione di “Insieme per la Rinascita” che sottolineano la scarsa attenzione dell'Amministrazione per i servizi scolastici (trasporto) e per le famiglie in stato di bisogno. 
DICEMBRE
Il mese si apre con un avvenimento che riunisce il mondo intero nel lutto: il 6 dicembre muore Nelson Mandela, una delle personalità più importanti per la lotta contro l'apartheid.
Domenica 8 dicembre si tengono in tutta Italia le primarie del Pd: Matteo Renzi è il nuovo segretario del partito. 
Sempre l'8 dicembre viene inaugurato davanti alla Reggia di Caserta il “ Corno” più alto del mondo.
Il 9 dicembre inizia la protesta che mette alle strette le strade italiane: è lo sciopero dei Forconi contro l'austerity e il Governo Letta. 
23 dicembre :  il compaesano Gennaro di Rauso muore in un tragico incidente stradale in località Patricella. Natale triste

domenica 29 dicembre 2013

LA SCOSSA
L'ho sentita chiaramente, è la prima volta. La poltrona su cui ero seduto si e’ mossa ripetutamente.Non ho avuto paura, sono uscito con calma in strada. Tutto tranquillo, nessuna scena di panico.
Ma l’improvviso riaffacciarsi del terremoto fa riaffiorare anche paure mai del tutto sopite, mentre riporta alla memoria  la tragedia del 23 novembre 1980, con migliaia di morti nella vicina provincia di Avellino.

venerdì 27 dicembre 2013

TASSE SULLE CASE: COSA CAMBIA DAL 2014
La fantasia ai nostri governanti non manca davvero. Prima l'Ici,poi la Tia, poi la Tares. E poi ancora la IUC, la Tari, la Tasi. Una babele di sigle tra cui riesce difficile raccapezzarsi. Cerchiamo di capirci qualcosa di più e vedere come cambia la tassazione immobiliare con la legge di stabilità 2014 approvata l'antiviglia di Natale.
Cosa cambia
Dal 2014 la tassazione sulle case cambia con l’introduzione della nuova imposta unica comunale, la Iuc, la cui applicazione deve essere disciplinata con regolamento comunale da adottare ai sensi dell'art. 52 del Dlgs. n. 446 del 1997
La nuova imposta non è altro che il “cappello” sotto il quale si raccolgono tre tributi comunali sulla casa: la vecchia IMU, la TASI (che di fatto sostituisce la parte di Tares sui servizi indivisibili) e la TARI che sostituisce la vecchia Tassa sui rifiuti.
Ma per chi possiede un’abitazione non locata nel medesimo Comune in cui ha l’abitazione principale c’è da pagare anche il 50% dell’Irpef sulla rendita catastale dell’immobile: in questo caso i tributi quindi sono addirittura quattro.
Chi paga l'IMU
L’Imu si pagherà sulle seconde case ma non sulle prime , a meno che non siano di lusso, quindi rientranti nelle categoria catastali A/1,A/8 e A/9.
Per le seconde case e per tutti gli altri immobili soggetti all'imposizione si pagherà in base all'aliquota stabilita dal comune (massimo 1,06%)
I terreni agricoli hanno una base imponibile ridotta, con il moltiplicatore che dal 2014 scende da 110 a 75- [va ricordato che i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina delimitate ai sensi della L n. 984/77 (è ilcaso del nostro Comune),sono esenti dall'Imu sin dall'origine.]
Sono esenti dall'Imu anche i fabbricati rurali strumentali alle attività agricole.
L’Imu sarà pagata anche dai proprietari dei fabbricati di categoria catastale D ( laboratori, officine,capannoni ecc.) ai quali si applica l'aliquota dello 0,76%, il cui gettito è riservato allo Stato, con eventuale incremento (massimo 0,3%) deliberato dai comuni.
TASI E TARI
La prima casa non paga l’Imu ma dovrà versare la Tasi(tassa per i servizi indivisibili) e la  Tari(Tassa sui rifiuti). Sono i Comuni che dovranno stabilire le aliquote della Tasi che per il 2014 potrebbe avere come aliquota di base l’1 per mille che i singoli comuni potranno aumentare fino al 2,5 per mille (ma già si parla di un possibile innalzamento al 3,5 per mille. Il Governo ha rinviato la decisione a gennaio )
Pagheranno anche i proprietari di seconde case, quindi tutti gli immobili diversi dalla prima casa, con aliquote decise dai singoli comuni, ma senza superare mail la soglia massima del 10,6 per mille, corrispondente all’aliquota massima Imu
Per quanto riguarda la Tari, la tassa sui rifiuti, questa dovrà essere versata da chi occupa a qualsiasi titolo l’immobile;, viene misurata, come oggi, a metri quadrati di superficie calpestabile ma il Comune può commisurarla alla quantità di rifiuti prodotta, agli usi e alle tipologie delle attività svolte e al costo dello smaltimento dei rifiuti.
TASI SU CASE AFFITTATE
la pagano sia il proprietario che l'inquilino. Per quest'ultimo però l'esborso sarà ridotto. A seconda del regolamento comunale dovrà versare tra il 10 e il 30 per cento dell'importo complessivo della Tasi calcolato applicando l'aliquota stabilita dal Comune.
Mini IMU (vedi precdente post del 30 novembre "La Beffa")
La scadenza per il pagamento della mini Imu sulla prima casa era stato fissato al 16 gennaio 2014, ma poi la legge di stabilità ha stabilito una proroga al 24 gennaio.
Trasparenza PA, vale anche per piani regolatori e varianti urbanistiche 
Con il Decreto Legislativo 33 del 2013 ogni amministrazione pubblica è obbligata alla pubblicazione dei contenuti minimi per favorire la trasparenza, intesa come accessibilità totale delle informazioni sui diversi aspetti dell'attività amministrativa e istituzionale dell'ente.
Obiettivi della trasparenza:
  • realizzare forme di "controllo sociale";
  • attuare i principi di eguaglianza, imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo delle risorse pubbliche;
  • migliorare le performance delle pubbliche amministrazioni;
Tra gli obblighi previsti per i Comuni vi sono quelli riguardanti la pubblicità dei procedimenti dei piani regolatori e delle varianti urbanistiche.
In una apposita sezione del sito web, denominata “Amministrazione trasparente”, devono essere pubblicati tempestivamente, gli schemi di provvedimento prima che siano portati all'approvazione; le delibere di adozione o di approvazione; i relativi allegati tecnici.
La pubblicità di questi atti completi di allegati è condizione per l'acquisizione della loro efficacia.

domenica 22 dicembre 2013

Pensione: chi può andare nel 2014. Requisti


REGOLE GENERALI PER TUTTI I LAVORATORI
Dipendenti e autonomi: per la pensione di vecchiaia servono 66 anni e tre mesi. Per la pensione anticipata servono 42 anni e 6 mesi.

Donne pubblico impiego: per la pensione di vecchiaia servono 66 anni e tre mesi. Per la pensione anticipata servono 41 anni e 6 mesi.

Donne dipendenti settore privato: per la pensione di vecchiaia servono 63 anni e nove mesi. Per la pensione anticipata servono 41 anni e 6 mesi.

Donne autonome settore privato: per la pensione di vecchiaia servono 64 anni e nove mesi. Per la pensione anticipata servono 41 anni e 6 mesi.
  • I CASI PARTICOLARI (PENSIONE ANZIANITA')
Lavoratori addetti a mansioni faticose e pesanti

Dipendenti, lavoratori notturni da 64 a 71 notti lavorate all'anno: Quota 99 e tre mesi con almeno 63 anni e tre mesi

Dipendenti, lavoratori notturni da 72 a 77 notti lavorate all'anno: Quota 98 e tre mesi con almeno 62 anni e tre mesi

Dipendenti, impiegati in mansioni particolarmente usuranti e lavoratori notturni con almeno 78 notti lavorate all'anno: Quota 97 e tre mesi con almeno 61 anni e tre mesi

Autonomi, lavoratori notturni da 64 a 71 notti lavorate all'anno: Quota 100 e tre mesi con almeno 64 anni e tre mesi

Autonomi, lavoratori notturni da 72 a 77 notti lavorate all'anno: Quota 99 e tre mesi con almeno 63 anni e tre mesi

Autonomi addetti in mansioni particolarmente usuranti e lavoratori notturni con almeno 78 notti lavorate all'anno: Quota 98 e tre mesi con almeno 62 anni e tre mesi
  • DONNE CHE OPTANO PER IL CONTRIBUTIVO
Dipendenti: in pensione con 57 anni e tre mesi più 35 anni di contributi

Autonome: 58 anni e tre mesi più 35 anni di contributi.


venerdì 20 dicembre 2013

UNA POESIA PER I GIOVANI

E ora tocca a voi battervi
 gioventù del mondo; 
 siate intransigenti, 
 sul dovere di amare.
Ridete di coloro 
 che vi parleranno di prudenza,
 di convenienza, che
 vi consiglieranno 
 di mantenere 
 il giusto equilibrio.
La più grande
 disgrazia che vi
 possa capitare 
 è di non essere
 utili a nessuno.
E che la vostra
 vita non serva
 a niente.
(Raoul Follereau)

martedì 17 dicembre 2013



In prossimità delle festività natalizie auguro ai lettori del blog e a tutti i cittadini i migliori auguri per un Buon Natale ed un positivo anno nuovo.
L'anno che si avvia alla fine non è stato facile per gli italiani sotto tanti punti di vista. La crisi che ci accompagna dal 2008 è peggiorata e si è fatta sentire in maniera pesante.
Aziende chiuse, lavoro sempre più scarso, disoccupazione, specie quella giovanile, a livelli insopportabili, milioni di lavoratori precari che, nelle condizioni tragiche in cui si trova il Paese, non hanno alcuna prospettiva di un futuro possibile, una povertà crescente che tocca anche quelli che ieri vivevano in uno stato di agiatezza.
Dopo anni di diffuso benessere ci ritroviamo in un Paese che Marcello D’Orta,il maestro elementare autore di “Io speriamo che me la cavo”, non avrebbe esitato a definire, così com’è  malridotto, Paese sgarrupato.
I Reportage, le riprese televisive, le inchieste in diretta ci mostrano un Paese in gravi difficoltà. Le condizioni italiane sono allarmanti; tanti, sono gli italiani preoccupati per se e per i loro figli senza futuro. C'è, tra la gente, un diffuso e crescente sentimento di amarezza, di rabbia che ha fatto ritrovare per strada a protestare non più solo, come una volta, gli operai ma camionisti,commercianti artigiani, disoccupati.
Sotto accusa e giustamente la classe politica, ma prendiamoci anche noi una parte di colpa. I politici (a tutti livelli, da quello nazionale a quello locale) non sono stati messi lì da qualcun altro, non sono spuntati così dal nulla. Li abbiamo eletti noi.
Il disastro di questo paese abbiamo contribuito a costruirlo noi quando non ci siamo informati, non abbiamo partecipato, non abbiamo studiato. L’Italia non cambierà mai se continueremo a disinteressarci di quello che ci succede intorno fintanto che non ci tocca personalmente.
Ora è necessario uscire dall'apatia e dalla deresponsabilizzazione ed affrontare con fiducia un futuro tutto da costruire.
Un augurio quindi a tutti per un Buon Natale ed un 2014 che porti salute e serenità nelle nostre famiglie e la fiducia in un futuro migliore del presente.

domenica 15 dicembre 2013


MAGGIORAZIONE TARES, PROROGA AL 16 GENNAIO 
Spostata al 16 gennaio 2014 la scadenza per il pagamento della maggiorazione Tares per il 2013, nel caso in cui il Comune non abbia inviato il relativo bollettino in tempo utile per far rispettare ai contribuenti la scadenza del 16 dicembre.
La precisazione,pubblicata sul sito web del Ministero dell'Economia e Finanze, è importante per tranquillizzare i contribuenti ai quali l’invito di pagamento non è ancora arrivato o sta arrivando solo in questi giorni e che temevano di incorrere in sanzioni per il ritardato pagamento

giovedì 12 dicembre 2013

" FIORI DAL CEMENTO",una storia di mafia lontana raccontata da vicino

“Fiori dal cemento” è un cortometraggio realizzato dal gruppo Scout “ J. Livingston” di San Damiano d’Asti. Narra la vita di Alberto Varone, un commerciante di Sessa Aurunca (Caserta),  ucciso dalla camorra nel 1991. L’idea di fare qualcosa per dare una testimonianza a favore della legalità è venuta ai ragazzi di San Damiano (tutti di età compresa tra i 18 e i 20 anni) durante un campo di lavoro cui hanno partecipato lo scorso anno in una azienda agricola sequestrata alla mafia a Sessa Aurunca.Facciamo nostre queste storie per non dimenticare ed avere esempi da seguire.

mercoledì 11 dicembre 2013

Scade il 16 dicembre la maggiorazione TARSU/TARES per i servizi indivisibili del Comune

Il 16 dicembre scade improrogabilmente il termine entro il quale versare la maggiorazione TARSU/TARES  per i servizi indivisibili del Comune.
Due sono le modalità di versamento: tramite F24 ( codice tributo 3955) o tramite bollettino postale (C/C 1011136627).
L'importo del tributo , che dovremo autodeterminare, è dato dalla superficie soggetta a tassazione (per come indicato nell'avviso di pagamento Tares ricevuto) moltiplicato per 0,30.
 Alcuni esempi:
Superficie mq. 100 x € 0,30 = € 30,00 (importo maggiorazione da versare);
Superficie mq. 212,86 x € 0,30 = € 63,86 (importo maggiorazione da versare);

lunedì 9 dicembre 2013

 PRIMARIE PD: VINCE RENZI
Dal risultato delle primarie una prorompente domanda di cambiamento degli elettori.
Straordinario successo di Renzi dovunque. Speriamo, che sia all'altezza dell'arduo compito che l'aspetta . 
Inizia oggi per lui la parte difficile, trasformare gli slogan, le ricette suggestive ma fumose in atti concreti. Ora il nuovo segretario dovrà stilare e spiegare un vero programma. A meno che non voglia confermare l'impressione : che si tratti solo del “ vecchio che avanza, travestito di nuovo”.
Ho ascoltato e apprezzato il suo discorso dopo i risultati delle primarie: buone intenzioni e sincera passione.
Speriamo, per il bene dell'Italia, che se la cava . Auguri.

sabato 7 dicembre 2013

  LE PRIMARIE
Domani ci saranno le primarie del Partito Democratico per la scelta del segretario nazionale.
Avevo deciso di non partecipare, per i motivi di dissenso con la linea politica del partito che ho manifestato in un mio precedente post.
I motivi di insoddisfazione restano, ma è anche vero che il Partito Democatico, con tutti i suoi limiti, è l'unica forza organizzata dell'area di centrosinistra che ha i numeri per portare avanti un'azione di governo in grado di fermare la deriva economica e sociale in atto nel Paese e di farlo ripartire ponendo attenzione alle condizioni e ai problemi delle fasce più deboli della popolazione.
Ci rifletterò . Se andrò il mio voto sarà per Pippo Civati e spiego il perchè:
Gianni Cuperlo: è bravo, intelligente,ha capacità, ha profondità, cultura e  tante qualità, ma avrebbe fatto bene a prendere maggiori distanze dalla vecchia guardia allo sbando che si è attaccato al suo carro-
Matteo Renzi: Non mi fido, vedo troppo populismo nella sua azione e comunicazione. Denuncia giustamente le carenze del partito rispetto ai problemi dei giovani , delle imprese, del lavoro,ecc., senza fare però una proposta chiara e concreta  per la loro risoluzione . E ancora, si era proposto come il nuovo ma poi ha accettato il sostegno proprio dei tanti che voleva rottamare solo qualche mese fa.
Pippo Civati dei tre è quello che mi sembra più sensibile ai temi di giustizia sociale, dei diritti. L’Italia ha tradito i giovani e non solo loro, persone che hanno lavorato una vita per poi essere esodate, trattate come uno straccio. Il tema dell'uguaglianza, della giustizia sociale mi porta ad essere più vicino a lui.
Ci penserò. Se andrò a votare voterò Civati,.

venerdì 6 dicembre 2013


ADDIO SIGNOR  MANDELAMandela in carcere

Addio sig. Mandela, esempio per  gli uomini , le donne, i giovani che con orgoglio non vogliono arrendersi di fronte alle ingiustizie.
 PRIVILEGI DA ELIMINARE

Alcuni giorni fa, il programma televisivo Le Iene ha proposto un servizio sui cappellani militari che secondo una vecchia legge sono considerati militari a tutti gli effetti, quindi dipendenti del Ministero della Difesa, con un costo allo Stato di 17 milioni di euro l'anno. Questa cifra comprende gli stipendi, le pensioni e il mantenimento degli uffici.
Poichè la legge prevede che queste figure ecclesiastiche partano direttamente dai gradi alti, addirittura fino a quello di generale, il costo  incide pesantemente anche sulle casse dell'Inps (ex INPDAP) con la consistente pensione che percepiranno in seguito, vale a dire circa 4 mila euro al mese. 
Penso che , con la crisi che sta vivendo il nostro Paese, in tempi di spending review e per il messaggio innovativo di Papa Francesco di attenzione verso chi vive in difficoltà , sia legittimo chiedere che queste spese a carico delle famiglie italiane cessino.

COSTI DELLA POLITICA: 10 semplici proposte

di Roberto Perotti • 30-Nov-13 ( dal giornale on-line http://www.lavoce.info
Il costo della politica in senso stretto, cioè degli organi legislativi ed elettivi, è di 2,5 miliardi di euro. Un risparmio totale di 1 miliardo è però possibile. Con 10 semplici proposte. Credo sia utile tentare di fare un sommario dei costi della politica in Italia. Innanzitutto bisogna però definire esattamente cosa si intende per “costi della politica”. In questo articolo adotterò un’ accezione restrittiva del termine: i costi degli organi legislativi elettivi a livello nazionale, regionale, e provinciale, cioè di Camera, Senato, Consigli Regionali e Consigli Provinciali. Ovviamente i “costi della politica” intesi in senso lato coprono  molto di  più; per esempio i costi dell’esecutivo e dell’amministrazione (ministeri, giunte regionali, dirigenti dei ministeri e delle giunte regionali), e i costi connessi agli innumerevoli enti controllati da stato, regioni e provincie. Tuttavia,  è opportuno capire quanto si spende per la definizione più stretta, anche perché è  in queste voci che si annidano alcuni degli  scandali più recenti.
UN SOMMARIO DEI COSTI DELLA POLITICA IN SENSO STRETTO
La Tabella 1 fornisce un sommario di questi costi, distinti per livello territoriale e per voci (alcuni di questi dati sono già stati oggetto di analisi in precedenti puntate, altri  – quelli per il Senato e la stima per le provincie – sono nuovi. I dati sottostanti saranno messi on line presto sul mio sito personale). In particolare, comprende:
- Emolumenti e pensioni a deputati, senatori, consiglieri regionali e provinciali (righe 2 e 3);
- Remunerazione e pensioni del personale dei Consigli (righe 4 e 5);
- Contributi ai gruppi parlamentari e consiliari;
- Altre spese di funzionamento di Camera, Senato e consigli regionali e provinciali (residuale)
Tabella 1: Costi della politica in Italia (mln di euro) Per13.jpg
 *dati riferiti al 2012
I punti principali sono:
- Il costo totale della politica è 2,5 miliardi
- 0,5 miliardi sono gli emolumenti a deputati, senatori e consiglieri regionali e provinciali (ciò che guadagnano effettivamente, senza dover presentare ricevute):
- altri 200  mln per rimborsi spese, contributi ai gruppi etc.;
- quasi 400 mln per pensioni  a  deputati, senatori e consiglieri regionali;
- 1 miliardo per remunerazioni e pensioni del personale;
- La remunerazione annuale di un deputato è di 240.000 euro lordi, di cui circa 200.000 “intascabili” senza documentazione né ricevute;
- La remunerazione  media di un consigliere regionale è di 200.000 euro lordi;
- La remunerazione media di un consigliere provinciale è di circa poco più di 17.000 euro lordi.
Si noti che le spese del Senato, che ha esattamente la metà dei membri della Camera, sono circa la metà delle spese della Camera, e con una struttura simile. Per Camera e Senato i problemi e le soluzioni sono dunque gli stessi.  Riguardo ai consigli regionali, un’obiezione frequente è che le spese diminuiranno molto nel 2013, grazie ai risparmi decisi dal governo Monti. In realtà, i risparmi riguardano in gran parte gli emolumenti ai consiglieri, e sono minori di quanto pubblicizzato. Infatti, il  governo Monti ha imposto qualcosa di simile a un tetto massimo ai compensi e rimborsi dei consiglieri, ma tutte le regioni hanno ridotto l’indennità (tassabile) e hanno aumentato il “Rimborso per esercizio mandato consiliare”, a forfait, di fatto un reddito non tassabile. Di conseguenza, in alcune regioni il reddito netto percepito da un consigliere è aumentato nel 2013! (su questo argomento torneremo in una puntata successiva)
I dati nuovi si riferiscono ai consigli provinciali. Qui ci sono due difficoltà.  Primo,  i dati sono molto meno completi. Secondo,  in ogni caso sarebbe ovviamente difficile raccogliere i dati per tutte le 110 provincie italiane. Ho dunque preso un campione di provincie,  per cui i dati sui consigli regionali fossero disponibili. In generale, ciò che è disponibile è la remunerazione dei consiglieri e i contributi ai gruppi consiliari. Le altre spese (per il personale, acquisti di beni e servizi etc.) sono normalmente comprese nei bilanci della giunta provinciale, e sono accorpate con quelle della giunta. Per le provincie, dunque, mi limiterò a stimare (estrapolandole dal campione) le spese per gli emolumenti dei consiglieri e i contributi ai gruppi consiliari.  Si tenga presente che le spese per acquisti di beni e servizi sono comunque limitate.
Le provincie del campione sono Milano, Parma, Perugia, Ravenna, Reggio Calabria, Terni, Esse rappresentano  il 5,45 per cento delle provincie e il 9,12 per cento della popolazione. Moltiplicando i dati della Tabella 2 per l’ inverso di questi due numeri, si ottengono i limiti inferiore e superiore della stima di spesa. Il valore per tutta l’Italia riportato nelle Tabelle 1 è il valore medio tra queste due stime. Come si vede, la spesa per i consigli provinciali è modesta. L’ emolumento medio di un consigliere provinciale è infatti di soli 17400 euro. (1)
Tabella 2: Stima del costo della politica nelle provincie (migliaia di euro) Per22.jpg
 UN DECALOGO DI  RISPARMI POSSIBILI
Cosa si può fare? La Tabella 3 fornisce un sommario dei risparmi possibili. Il risparmio totale possibile è di 1 miliardo su una spesa di 2,5 miliardi nella Tabella 1.

Tabella 3: risparmi possibili (mln di euro) Per31.jpg
Ecco il dettaglio (la seguente Tabella riproduce una Tabella già apparsa in una puntata precedente)
Tabella 4: Camera: risparmi possibili (mln di euro)
Per51.jpg
a: Da legiferare in modo da superare l’ opposizione della Corte Costituzionale
b: Questa proposta eliminerebbe il sistema di rimborsi e le spese di trasporto (in Acquisto di beni e servizi) e le sostituirebbe con un livello di rimborsi pari a quello britannico, di €109mln, ridotto del 20 percento per tenere conto della diminuzione del numero di parlamentari.

I risparmi principali sono:
1)
 Come abbiamo visto in una puntata precedente, i deputati e senatori italiani guadagnano troppo. L’indennità parlamentare può essere ridotta del 30 per cento, e i parlamentari italiani continuerebbero a guadagnare ben più dei loro colleghi britannici
2) Inoltre,  i parlamentari italiani non devono praticamente sottomettere ricevute per le proprie spese. La diaria (ora chiamata “rimborso spese per l’ esercizio del mandato parlamentare”)  era concepita come un rimborso spese a forfait per i bisogni del parlamentare, ma è di fatto diventata un reddito non tassabile aggiuntivo. Il risultato è che un deputato italiano guadagna il triplo di un deputato britannico (come ho mostrato in una puntata precedente).
Vi sono quindi due alternative:
a) Si mantiene la diaria, ma si aboliscono i contributi ai gruppi parlamentari, i rimborsi elettorali, e i viaggi gratis.
b) Oppure si abolisce la diaria e gli altri rimborsi a forfait, e si introduce un tetto massimo alle spese rimborsabili, per tipologia, con obbligo di sottomettere laricevuta per ogni spesa, e di pubblicare ogni ricevuta su Internet entro tre mesi, come avviene in Gran Bretagna  (il sito dell’ ente che controlla il Parlamento pubblica centinaia di migliaia di ricevute ogni anno).
3) I parlamentari italiani sono chiaramente troppi. Qualsiasi organo decisionale troppo grande crea confusione e deresponsabilizza i suoi membri: 500 è un numero perfettamente fattibile; 4) Il problema degli stipendi dei dipendenti della Camera è la progressione fortissima: un operatore tecnico (il livello più basso) entra a 30.000 euro ma dopo venti anni guadagna 90.000 euro, e dopo 30 anni 120.000 euro. La stessa progressione si applica ai livelli più alti. Le  retribuzioni dopo il 10 anno di carriera possono dunque essere ridotte immediatamente del 30 per cento, e anche più; 5) Un riflesso degli stipendi molto alti sono le pensioni molto alte (prima dell’ introduzione del contributivo). Esse vanno ridotte da subito; 6) Le spese per locazioni e per acquisti di beni e servizi alla Camera sono in alcune voci fuori da ogni plausibile parametro, come ho mostrato in una precedente puntata. Anche qui esse possono essere ridotte da subito;
Al Senato, provvedimenti simili consentirebbero di risparmiare 200 milioni.
Nelle regioni, ecco le misure possibili.
Tabella 5: Regioni: risparmi possibili (mln di euro) Per61.jpga: Da legiferare in modo da superare l’ opposizione della Corte Costituzionale
Dunque: 7) Dimezzare il numero dei consiglieri: 600 in tutto. Umbria: 31 consiglieri per 800.00 abitanti: 1 ogni 25.000 abitanti (compresi i bambini), in Basilicata 1 ogni 21.000 abitanti. Troppi. 8) Come per la Camera, ridurre l’ indennità: 200.000 euro di emolumenti medi  per consigliere regionale sono troppi. La remunerazione va ridotta molto più del 10 percento prodotto dal governo Monti (che, come abbiamo visto, è stata comunque in parte aggirata); 9) Eliminare i contributi ai gruppi consiliari, la fonte principale di scandali e l’alimento principale dell’antipolitica. Anche se c’è in teoria un dovere di rendicontazione, non si potrà mai impedire che i contributi vengano usati per clientelismo o corruzione(organizzo un convegno apparentemente serio e chiedo alla cognata di organizzarlo o di fare il catering, oppure l’ organizzo alle Maldive per farmi le vacanze). Sono solo 100 milioni, ma sono l’alimento principale dell’ antipolitica; 10) Come per Camera e Senato, c’è  spazio per altri risparmi nella spesa per acquisti di beni e servizi (incluse spese di rappresentanza, partecipazione a convegni, partecipazioni a improbabili iniziative internazionali sui temi più disparati, etc.) . Un risparmio medio di 1,5 milioni per consiglio regionale è perfettamente possibile.
La spesa per i consigli provinciali e le giunte provinciali  è modesta. Il maggiore risparmio da un’ eventuale eliminazione delle provincie verrà dalla riduzione del costo del personale,che al momento però è difficile da quantificare.
Leggi la puntata precedente “Nelle Regioni la politica costa 1 miliardo” o vai allo Speciale con tutte le altre puntate.
(1) La vera differenza fra regioni e provincie è nei dirigenti (inclusi quelli della giunta): 87 in regione, 31 e 18 a Perugia e Terni.  La remunerazione media è simile in regione e nelle provincie, circa 100.000 euro per dirigente. Ma le provincie sono molto più piccole e spostano molti meno soldi; quindi  l’ incidenza dei dirigenti (e in generale del personale) sul totale è enormemente più alta nelle provincie. Torneremo anche su questo argomento.

domenica 1 dicembre 2013

                                             Il  SUAP
Nonostante il legislatore abbia assegnato ai Consigli Comunali due funzioni chiave , quelle di “indirizzo e di controllo politico-amministrativo” (così recita l'art. 42 del Decreto Legislativo n.267/2000), essi sono in genere incapaci di svolgerle adeguatamente.
In molti Comuni , di fatto, la funzione di “indirizzo politico-amministrativo” è esercitata dal sindaco (il consiglio segue, non detta la linea) e la funzione di “controllo politico-amministrativo” viene esercitata in modo blando e quindi inefficace.
E’ un fenomeno a cui non sfugge in modo particolare il consiglio comunale di Pontelatone che, invece di dettare, appunto, la linea, l'indirizzo politico, è relegato a organismo di ratifica di decisioni prese in altre sedi.
Il Comune pare non avere, da tempo, una direzione politica per cui, come spesso accade, anche le cose serie finiscono per essere  pasticciate.
Prendiamo il caso del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive). 
Che cosa è il Suap. E' una struttura unica, attivata presso i Comuni, che ai sensi dell’art. 2 comma 1 del D.P.R. 160/2010, rappresenta il punto di raccordo tra il mondo imprenditoriale e la Pubblica amministrazione.
Prima dell'istituzione del SUAP, la localizzazione di un’attività produttiva comportava l’acquisizione di numerose autorizzazioni emesse da enti e uffici diversi, ognuno dei quali faceva riferimento a un diverso responsabile e provvedeva al rilascio secondo procedure e tempi spesso non coordinati fra loro. L’imprenditore doveva pertanto presentare molteplici istanze, spostandosi da una sede all’altra degli enti interessati, utilizzando modelli differenziati che richiedevano spesso di allegare la medesima documentazione. In molti casi si rendeva necessario attivare i singoli procedimenti in ordine sequenziale, in quanto l’uno costituiva il presupposto per l’avvio di altri che seguivano necessariamente: i tempi di conclusione di tale processo erano pertanto condizionati dal più lento dei procedimenti attivati, senza il cui superamento non era possibile ottenere le autorizzazioni successive. Con il SUAP, vivaddio, tutto è più semplificato e accelerato.
L'imprenditore anziché rivolgersi ai vari enti (ASL, VIGILI DEL FUOCO, ISPESL, PROVINCE-ARPAT, SOPRINTENDENZA, COMUNI-EDILIZIA, ecc.) si rivolge appunto al SUAP e questo servizio si occupa di ricevere in un unico momento tutta la documentazione necessaria alla realizzazione dell'impianto ed all'esercizio dell'attività e di coordinare poi l'attività di tutti gli altri enti e rilasciando all'imprenditore, al termine del procedimento semplificato, un atto unico di autorizzazione.
Al SUAP è preposto un Responsabile. Il D.P.R. n. 160/2010 individua (artt. 4 e 7) le funzioni di competenza del SUAP e quindi del relativo responsabile.
Dette funzioni, anche con riguardo a quanto disposto dall'art. 38 del D.L. n. 112/2008, comportano attività di coordinamento, di direzione di struttura, rapporti diretti con soggetti esterni, indizione e direzione di conferenza di servizi, rilascio di atti e provvedimenti ecc.
Si tratta quindi di compiti riconducibili alle funzioni proprie della dirigenza di cui all'art. 107 del Tuel poichè il responsabile ha il compito di rilasciare "i provvedimenti di autorizzazione, di concessione o analoghi,il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, ecc.
Le medesime funzioni sono svolte dai responsabili di uffici e servizi nei piccoli comuni privi di qualifiche dirigenziali. L’art. 109, comma 2, del t.u.e.l. stabilisce che nei comuni privi di personale di qualifica dirigenziale le funzioni di cui all’art. 107, commi 2 e 3, possono essere attribuite, con provvedimento motivato del sindaco, ai responsabili di uffici e servizi, indipendentemente dalla loro qualifica funzionale, anche in deroga a ogni diversa disposizione.
Secondo quanto previsto dall'art. 4, comma 4, del D.P.R. n. 160/2010, l'ufficio competente per il SUAP ed il relativo responsabile sono individuati secondo le forme previste dagli ordinamenti interni dei singoli comuni (v. art.89 del dlgs n- 267/2000) ovvero dagli accordi sottoscritti con altri Comuni in caso di esercizio associato delle funzioni dello SUAP.
La mancata individuazione del responsabile comporta che tale posizione venga assolta dal Segretario Comunale che le conserva fino a quando i Comuni non decideranno di assegnarle ad altro soggetto. 
Il comma 11 dell'art.4 del DPR 160/2010 prevede che nel caso in cui, allo scadere dei termini, (28.1.2011) il Comune non abbia istituito lo Sportello o questo non abbia i requisiti minimi richiesti, l'esercizio delle relative funzioni è delegato alla Camera di Commercio territorialmente competente (art. 4, comma 11 - DPR 160/2010). 
Particolare rilevanza nel nuovo assetto normativo hanno le disposizioni contenute nell'art.5 del Dpr n. 447/98, sostituito dall'art. 8 del citato D.P.R. n. 160/2010, che prevedono la possibilità per il responsabile del SUAP di attivare la conferenza dei servizi nel caso in cui il Piano regolatore sia caratterizzato dalla mancanza di aree da destinare all'insediamento di impianti produttivi o dalla insufficienza di aree in relazione al progetto presentato.
La determinazione della conferenza dei servizi, se si registra un accordo sulla variazione del Piano regolatore vigente, costituisce proposta di variante sulla quale si pronuncia in via definitiva il Consiglio Comunale.
Dal breve quadro normativo sopra delineato emerge chiaramente la necessità da parte del Consiglio Comunale di definire i criteri organizzativi e i metodi di gestione operativa del SUAP, la cui competenza coinvolge l'intera struttura comunale(ufficio tecnico,ufficio commercio, polizia locale, ecc.). 
E' stato formalmente istituito il SUAP  nel Comune di Pontelatone ? In quale settoree è incardinato? Nel Settore Tecnico o in altro settore ? Quali sono gli indirizzi e i criteri per l'applicazione dell'art. 8 del D.P.R. 160/2010 che consentano agli uffici comunali e al  SUAP di predisporre eventuali varianti allo strumento urbanistico da sottoporre al Consiglio Comunale a favore di impianti produttivi che ne abbiano urgenti e giustificate necessità? 
Le problematiche non sono di poco conto e incidono sulla legittimità del procedimento con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare.
Nel mese di agosto venne presentata da una società al SUAP una richiesta finalizzata all'emissione di una delibera del Consiglio Comunale di riconoscimento di pubblico interesse dell'ampliamento dii una struttura produttiva, ritenuta indispensabile, ai sensi dell'art.6 comma 4 regolamento Regione Campania del 4 agosto 2011 n. 6, per poter successivamente richiedere il permesso a costruire in variante al Piano regolatore in base all'art. 8 del DPR n. 160/2010.
La richiesta, sottoposta al Consiglio Comunale con l'istruttoria favorevole del Responsabile dell'Ufficio Tecnico (Responsabile del SUAP?), venne approvata dal Consiglio medesimo che riconobbe così la necessità della dichiarazione di pubblico interesse per il procedimento di variante di cui al precitato art.8 del D.P.R. n. 160/2010 (delibera n.37/2013)
Come si rileva dalla consultazione dell'albo pretorio online del Comune, in data 7.10.2013  altro imprenditore ha presentato domanda di permesso a  costruire in variante al Piano regolatore per la realizzazione di una struttura commerciale in località Barignano(ristorante,piscine,5 negozi, locali servizi).
Il 30.10.2013 il Responsabile del SUAP(?) ha convocato la conferenza dei servizi sul presupposto dell'insufficienza delle aree in relazione al progetto presentato, senza però che stavolta venisse interessato il Consiglio Comunale per la dichiarazione di pubblico interesse.
Viene spontaneo chiedere: ma questa delibera ci vuole o non ci vuole? Il competente ufficio comunale ha adeguatamente motivato, come previsto dalle norme, l'insufficienza delle aree anche in relazione alla  compatibilità dell'intervento con altre zone del PRG? E' stata verificata la compatibilità dell'intervento con  il PTCP provinciale? Sono stati valutati gli effetti distorsivi che interventi di vasta portata potrebbero avere sul redigendo strumento urbanistico comunale? Quali i criteri di ammissibilità dei progetti in variante ai sensi dell'art.8 del DPR 160/2010? Quali i limiti dimensionali degli interventi edilizi ammissibili alla variante urbanistica ? 
Appare evidente che il Consiglio Comunale si debba riappropriare del suo ruolo e nello specifico di quella che è una sua perogativa, cioè quella di disciplinare il proprio territorio, regolamentando l'applicazione e i criteri per l'attuazione dell'art. 8 del DPR 160/2010.
I pontelatonesi hanno diritto di ricevere dai propri amministratori un atto di indirizzo politico-amministrativo che, nel creare un ambiente favorevole agli investimenti produttivi come volano per il rilancio dell'economia e la esplicitazione delle potenzialità locali, fissi parametri oggettivi e guardi al potenziale sviluppo di Pontelatone in modo globale, tutelando gli interessi generali (leggasi: evitare  desertificazione centro di Pontelatone, salvaguardare le realtà commerciali, ristorative ed agrituristich esistenti, ecc.).

P.S. Sarebbe interessante aprire una discussione tra i giovani sullo sviluppo urbanistico ed economico-sociale di Pontelatone

LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...