lunedì 25 aprile 2016



citazioni Festa della Liberazione


Il 25 Aprile.è una data fondamentale per la nostra storia : la fine dell'occupazione nazista ed il crollo della dittatura fascista, avvenuti per l’appunto il 25 aprile del 1945, al termine della seconda guerra mondiale.
Convenzionalmente fu scelta questa data, perché il 25 aprile 1945 fu il giorno della liberazione di Milano e Torino.
Alla liberazione dell’Italia dalla dittatura si poté arrivare grazie al sacrificio di tanti giovani ragazzi e ragazze che, pur appartenendo ad un ampio ed eterogeneo schieramento politico, si chiamavano con un solo nome: partigiani.
Quei ragazzi e quelle ragazze certamente non sognavano per i loro figli, i loro nipoti, l'Italia di oggi, dove non c'è lavoro, dove la disonestà, la corruzione e politicanti mascalzoni la fanno da padroni.
Immagini storiche

giovedì 21 aprile 2016

 Ha detto: 

MICHELE SERRA giornalista, scrittore, 
Chi ha votato “sì” non si fida delle lobby del petrolio, chi ha votato “no” non si fida degli ambientalisti, chi non è andato a votare non si fida del referendum. Le Regioni non si fidano del governo, il governo non si fida delle Regioni. Emiliano non si fida di Renzi, Renzi non si fida di Emiliano. Gli elettori non si fidano della politica e non vanno a votare, la politica non si fida degli elettori e procede per suo conto. I Cinquestelle non si fidano di nessuno, nessuno si fida dei Cinquestelle. Nel Pd nessuno si fida di nessuno. Il tasso di fiducia degli italiani negli italiani è ai minimi storici. Ognuno si fida più o meno di se stesso e della propria cerchia, ma non sempre e non del tutto: Spalletti non si fida di Totti e Totti di Spalletti.
Non è vero che siamo divisi in guelfi e ghibellini, fascisti e comunisti, baciapile e mangiapreti. Le fazioni sono decine. Centinaia. Migliaia. Il lavoro fondamentale, in ogni talk-show, non è avere fiducia in quello che si dice, ma smentire quello che stanno dicendo gli altri, in modo che sia ben chiaro che degli altri non c’è da fidarsi. Se un giorno dovesse mai accadere che qualcuno ricominci a fidarsi di qualcuno, sarà un miracolo. Alla Zavattini: «Sogno un mondo in cui buongiorno vuol dire soltanto buongiorno».

lunedì 18 aprile 2016

REFERENDUM, anche a Pontelatone ha vinto l'astensionismo

Immagine per il risultato di tipo notizieA Pontelatone si sono recati a votare 323 elettori, pari al 23,6% degli aventi diritto.
Hanno votato SI     283 elettori
Hanno votato NO    34 elettori
Schede bianche 5
Schede nulle 1


PERCENTUALE VOTANTI IN PROVINCIA DI CASERTA: 24,5%
                                        Sì 90,6%                        9,4% No


sabato 16 aprile 2016

ANTONIO CARUSONE

I più sinceri auguri di pronta guarigione al sindaco Antonio Carusone. Si può essere avversari nelle battaglie politiche ma non nella vita.
 
Risultati immagini per anci giovani immagine#ancigiovani2016 - Indagine Swg, torna la voglia di impegnarsi in politica per onestà, giustizia e merito 
 
Onestà, giustizia sociale, merito. Il futuro dell’Italia passa da questi tre elementi, secondo i giovani italiani. Se invece parliamo di giovani amministratori, ancora più importante della giustizia sociale è il ricambio generazionale. E’ quanto emerge da alcuni dei dati della ricerca di Swg presentata in occasione della VII Assemblea nazionale di ANCI Giovani, in corso a Trieste. 
L’Indagine, che è stata condotta coinvolgendo un campione di 700 giovani italiani e 100 giovani amministratori (età tra i 18 e i 34 anni), disegna inoltre uno spaccato in cui si intravede una nuova spinta all’attivismo politico. Per il 38% dei giovani, gli under 35 dovrebbero impegnarsi maggiormente nelle associazioni civiche, mentre per il 37% di loro è necessario che i giovani tornino a fare politica attiva all’interno dei partiti. Se si prendono in considerazione i giovani amministratori, poi, l’88% auspica un nuovo protagonismo degli under 35 in politica, ed il 68% propende per un maggiore impegno nell’associazionismo civico (erano possibili risposte multiple). Tra le altre priorità per riprendere in mano il proprio destino, l’organizzare movimenti di protesta (30% dei giovani, 10% dei giovani amministratori) oppure, ancora, creare nuove associazioni civiche (23 dei giovani, 29% dei giovani amministratori).
Se si torna alla politica e alle istituzioni, poi, la fiducia dei giovani italiani è ancora maggiormente riposta nel Comune (53%). Inferiori, e non di misura, gli indici di fiducia per altre istituzioni come le Regioni (41), l’Ue (32%) o lo Stato centrale (28%).
A ulteriore conferma dell’apertura verso il proprio territorio, il 54% dei giovani intervistati dichiara di essere molto o abbastanza interessato all’amministrazione del proprio Comune. Il 77% di loro pensa che i giovani abbiano il dovere di impegnarsi nell’amministrazione del Comune, convinto tra l’altro dal fatto che un giovane, se lo vuole ed è capace, ha buone possibilità di partecipare all’amministrazione comunale.
Chi è già impegnato, tra l’altro, continua a mantenere l’entusiasmo, nonostante le difficoltà: il 73% dei giovani amministratori oggetto dell’indagine considera la propria esperienza come “Una bella avventura e un valore aggiunto”, mentre solo il 27% sembra essere demoralizzato dalla fatica e dal peso del proprio ruolo istituzionale. L’ottimismo persiste anche nelle valutazioni sul futuro: il 66% dei giovani amministratori vede rosa, il 34% vede nero. Le percentuali, invece, si invertono se si considerano i giovani non impegnati nelle amministrazioni: il 72% di loro è poco ottimista sul futuro, il 28% invece si dichiara ottimista. (mv)
 #ancigiovani2016 -

sabato 9 aprile 2016

I REDDITI DEI COMUNI


I 1056 contribuenti pontelatonesi hanno un reddito procapite di € 12.985


Risultati immagini per redditi comuni italiani immagine Il dato emerge dai dati elaborati dalla start up di studi economici Twig che ha analizzato gli imponibili fiscali relativi all'anno d'imposta 2014 resi noti dal Dipartimento delle Finanze una settimana fa..
La media dei 550 comuni campani è di € 13.485 mentre quella dei comuni italiani è di € 16.631.
Il comune più ricco è Basiglio, alle porte di Milano, dove si registra il reddito pro capite più alto (in base a quanto dichiarato ai fine Irpef, nel 2014 è stato di 42.041 euro); il più povero è Val Rezzo, in provincia di Como, dove  l’imponibile medio dichiarato al fisco è di 5.417 euro.Il dato è però "viziato" dalla vicinanza con il confine svizzero: molti abitanti del paese lavorano nella Confederazione, dove versano tasse e contributi. 
Per gioco ho estrapolato i dati dei comuni del Monte Maggiore ed è emerso che:
  • la media dei 9 comuni montemaggiorini di € 13.535, leggermente superiore alla  media della campania, molto al sotto di quella italiana
  • Giano Vetusto con un reddito medio pro-capite di € 17.470  su 419 contribuenti è il comune più ricco dell'area del Monte Maggiore. Seguono: Formicola con € 14.388 su 900 contribuenti, Pietramelara con € 13.828 su 2657 contribuenti, Rocchetta e Croce con € 13.814 su 282 contribuenti, Dragoni con €13.757 su 1195 contribuenti, Pontelatone con € 12.985, Liberi con € 11.990 su 712 contribuenti, Castel di Sasso con € 11.954 su 696 contribuenti, Roccaromana con € 11.629  su 539 contribuenti


    Si tratta ovviamente di dati statistici e come si sa  la statistica deve sempre fare i conti con il “pollo di Trilussa”, per cui se gli italiani ne mangiano uno a testa ci sarà chi ne avrà avuti due e chi nessuno,

LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...