#ancigiovani2016 - Indagine Swg, torna la voglia di impegnarsi in politica per onestà, giustizia e merito
Onestà,
giustizia sociale, merito. Il futuro dell’Italia passa da questi tre
elementi, secondo i giovani italiani. Se invece parliamo di giovani
amministratori, ancora più importante della giustizia sociale è il
ricambio generazionale. E’ quanto emerge da alcuni dei dati della ricerca di Swg presentata in occasione della VII Assemblea nazionale di ANCI Giovani, in corso a Trieste.
L’Indagine,
che è stata condotta coinvolgendo un campione di 700 giovani italiani e
100 giovani amministratori (età tra i 18 e i 34 anni), disegna inoltre
uno spaccato in cui si intravede una nuova spinta all’attivismo
politico. Per il 38% dei giovani, gli under 35 dovrebbero impegnarsi
maggiormente nelle associazioni civiche, mentre per il 37% di loro è
necessario che i giovani tornino a fare politica attiva all’interno dei
partiti. Se si prendono in considerazione i giovani amministratori, poi,
l’88% auspica un nuovo protagonismo degli under 35 in politica, ed il
68% propende per un maggiore impegno nell’associazionismo civico (erano
possibili risposte multiple). Tra le altre priorità per riprendere in
mano il proprio destino, l’organizzare movimenti di protesta (30% dei
giovani, 10% dei giovani amministratori) oppure, ancora, creare nuove
associazioni civiche (23 dei giovani, 29% dei giovani amministratori).
Se
si torna alla politica e alle istituzioni, poi, la fiducia dei giovani
italiani è ancora maggiormente riposta nel Comune (53%). Inferiori, e
non di misura, gli indici di fiducia per altre istituzioni come le
Regioni (41), l’Ue (32%) o lo Stato centrale (28%).
A
ulteriore conferma dell’apertura verso il proprio territorio, il 54%
dei giovani intervistati dichiara di essere molto o abbastanza
interessato all’amministrazione del proprio Comune. Il 77% di loro pensa
che i giovani abbiano il dovere di impegnarsi nell’amministrazione del
Comune, convinto tra l’altro dal fatto che un giovane, se lo vuole ed è
capace, ha buone possibilità di partecipare all’amministrazione
comunale.
Chi
è già impegnato, tra l’altro, continua a mantenere l’entusiasmo,
nonostante le difficoltà: il 73% dei giovani amministratori oggetto
dell’indagine considera la propria esperienza come “Una bella avventura e
un valore aggiunto”, mentre solo il 27% sembra essere demoralizzato
dalla fatica e dal peso del proprio ruolo istituzionale. L’ottimismo
persiste anche nelle valutazioni sul futuro: il 66% dei giovani
amministratori vede rosa, il 34% vede nero. Le percentuali, invece, si
invertono se si considerano i giovani non impegnati nelle
amministrazioni: il 72% di loro è poco ottimista sul futuro, il 28%
invece si dichiara ottimista. (mv)
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