giovedì 16 marzo 2023

ACCADDE OGGI

16 MARZO 1978
(Un tragico giorno del nostro paese: dimenticato da molti)

Ho un ricordo netto di quella giornata. Il mattino del 16 marzo 1978 ero in ufficio, nelle mia stanza al primo piano del palazzo dell'Inps, allora, in via Renella a Caserta.
Ad un certo punto giunsero voci concitate dalla strada. Uscii sul balcone dell'ufficio e sentii " Hanno rapito Moro" .
Da un balcone dell'ultimo piano del palazzo di fronte,  una signora gridò "che è successo? " Hanno rapito Moro e ucciso 5 poliziotti" le risposero dalla strada.  "Oh Dio mio "!
In breve tempo ,la strada si riempi di gente.Visi commossi ma anche preoccupati per quello che sarebbe potuto accadere. Le notizie erano ancora vaghe.
Tornato a casa, la televisione mostrava le immagini, in bianco e nero, delle  piazze d'Italia piene di studenti, operai , gente comune.

Moro fu rapito a Roma, in via Fani, da un commando delle Brigate rosse che massacrò gli uomini della scorta. Di fronte al drammatico evento, cui seguì da parte delle BR la richiesta di rilascio di brigatisti prigionieri e di un riconoscimento politico, organi di stampa e mondo politico si divisero tra fautori e avversarî della trattativa, con netta prevalenza dei secondi. Caddero nel vuoto autorevoli appelli alla clemenza (tra cui quelli del papa e del segretario generale dell'ONU) e non risolutiva si dimostrò l'azione delle forze di polizia; il cadavere di Moro fu fatto trovare dalle BR il 9 maggio 1978 nel portabagagli di un'auto in via Caetani a Roma




mercoledì 8 marzo 2023

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IL DIRITTO DI CRITICA

In una democrazia, ognuno dev'essere libero ed avere la possibilità di esprimere la propria opinione su qualsiasi argomento, anche se tale opinione può turbare alcune persone. La democrazia è bella per questo.
C’è un articolo della Costituzione che consente a chiunque di manifestare il proprio pensiero nel modo che ritiene più consono e adeguato "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (art.21).
In ambito politico, tale libertà costituzionale si traduce nel cosiddetto diritto di critica. Con esso si legittima il mettere a nudo quanto viene ritenuto inadeguato, sbagliato con lo scopo di provocare una reazione, di stimolare un discussione.
Certo, fa più piacere ricevere elogi che critiche, ma la critica ha anche aspetti positivi perché pone chi viene criticato (gli amministratori) in condizione di riflettere sulle proprie scelte, di difenderle o, se è il caso, di compiere le necessarie correzioni.
Dinanzi ad una critica a sfondo politico, in primis coloro che hanno giurato fedeltà alla nostra costituzione dovrebbero essere ben contenti  di essere stimolati al dibattito, di poter rispondere e rendere conto ai propri cittadini. D’altronde si è amministratori di tutti, di chi ci dà ragione e di chi no.

TERZIUM NON DATUR

Se in un paese - diciamo X- ci sono due gruppi consiliari contrapposti, chi muove delle critiche al primo non è detto che parteggi per il secondo.
È un principio fondamentale della logica, familiare anche ad un analfabeta con un po’ di sale nella zucca. Ma purtroppo il buon vecchio Cartesio aveva torto nel credere che  le bon sens (il buon senso) fosse patrimonio comune di tutti gli uomini: è vero il contrario, è merce rara .
O stai di qua o stai di là, bianco o nero: un infantile interpretazione di un altro principio logico: tertium non datur, in forza del quale o stai di qua o non stai di qua, che è una cosa un po’ diversa, così come l’alternativa a “bianco” non è nero ma qualunque altro colore.



sabato 4 marzo 2023

4 marzo … a Lucio. Buon compleanno

 con le tue canzoni, per non sentirci soli

 

  (Oggi, Lucio Dalla avrebbe 80 anni)

giovedì 2 marzo 2023

 IL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE

G., pensionato Inps, mi chiede come mai sul cedolino pensione di marzo 2023, la trattenuta relativa all’addizionale comunale ha subito un notevole aumento rispetto al periodo d’imposta precedente.
Gli rispondo che è in buona compagnia e che l’aumento al massimo di legge dell’addizionale comunale Irpef è uno degli effetti del Piano pluriennale di riequilibrio finanziario, quel pesante macigno che grava sul groppone delle famiglie e delle imprese pontelatonesi e che sembra essere già finito nel dimenticatoio.
Ricordiamo,allora, a tutti, che con delibera del Commissario Prefettizio n. 25 del 22.9.2021 è stato approvato un Piano Finanziario Pluriennale per ripianare un deficit di bilancio di 3.859.654 Euro (per intenderci parliamo di circa 7 miliardi e mezzo delle vecchie lire). Un numero da far tremare i polsi, trattandosi di un Comune di poco più di 1.500 abitanti.
Il Piano prevede l’adozione di una serie di “misure correttive” che dovrebbero ripianare il disavanzo di anno per anno a far data dall’approvazione del Piano medesimo (settembre 2021) e nei 20 anni successivi, obbligando i cittadini (anche delle future generazioni) al pagamento delle tasse al massimo di quanto previsto dalla legge.
A beneficio del lettori, riepilogo i passaggi del procedimento relativo al Piano di Riequilibrio Finanziario, (spesso i tgermini non vengono rispettati).
●Il Consiglio Comunale ( o il Commissario Prefettizio) delibera il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario e comunica l’atto alla Corte dei Conti ed al Ministero dell’Interno.
●Il Consiglio Comunale(o il Commissario) , entro 90 giorni, approva con delibera il Piano di Riequilibrio Finanziario (che a questo punto è immediatamente attivo e produce i suoi effetti) e la trasmette entro 10 giorni alla Corte dei Conti ed al Ministero dell’Interno.
●Il Ministero dell’Interno, di regola entro 60 giorni  svolge l’istruttoria con richiesta di integrazioni all’Ufficio Finanziario del Comune
L’Ufficio Finanziario del Comune risponde alle richieste istruttorie del Ministero dell’Interno entro 30 giorni
● Il Ministero dell’Interno redige la relazione finale e la invia alla Corte dei Conti
● La Corte dei Conti richiede integrazioni istruttorie all’Ufficio Finanziario del Comune
● L’Ufficio Finanziario del Comune risponde alle richieste istruttorie entro 60 giorni
● La Corte dei Conti delibera sulla approvazione o diniego del Piano di Riequilibrio Finanziario:
►se approva, il Piano prosegue il suo corso (essendo già perfettamente attivo ed in corso dal 22 settembre 2021)
► se non approva, il Comune può fare ricorso alle Sezioni Riunite della Corte dei Conti o delibera il dissesto finanziario. Questo l’iter previsto dalle norme.
A quanto mi è dato sapere il Piano del nostro Comune, allo stato, è ancora al vaglio della Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti.
Detto ciò, credo che il miglior servizio che l’Amministrazione in carica possa rendere ai cittadini, in una materia così complessa ed articolata come quella del risanamento finanziario, sia la chiarezza e la serietà nell’affrontarlo, dando una doverosa informazione alla comunità amministrata su come le cose realmente stanno, anche mediante la pubblicazione delle richieste istruttorie della Corte, come fatto da altri Comuni in situazioni analoghe (viva la trasparenza).
Il Piano di riequilibrio finanziario è una questione maledettamente seria e come tale va trattata da tutte le componenti istituzionali del Comune, avendo sempre presente che famiglie, incolpevoli, già strozzate da crisi e caro bollette sono chiamate a contribuire al risanamento del disavanzo del bilancio comunale con una tassazione al massimo di legge senza poter usufruire di servizi adeguati in termini di quantità e qualità. 
Non intendo sollevare  polemiche né individuare  responsabilità. Dico solo che “qualcosa non ha funzionato e continua a non funzionare, nonostante la buona volontà dell'Ufficio Ragioneria-Tributi e degli amministratori.
Non vi nascondo che – come direbbe quel Dante Alighieri , che qualcuno in questi giorni ha voluto definire “ il fondatore del pensiero di destra”- mi “ son tremate le vene e i polsi” a fronte di recenti provvedimenti  che, oltre ad essere assolutamente incoerenti con il Piano di riequilibrio deliberato, costituiscono uno schiaffo in faccia alle persone  economicamente più fragili in un momento difficile come quello attuale



LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...