CON LE IMMAGINI....... E' PIU' FACILE
Il Caffè di Massimo Gramellini
Papà Pallone
Un
adolescente viene aggredito all’uscita di scuola da un altro minorenne,
che con un cazzotto alla Mc Gregor gli spacca il setto nasale,nella
distrazione omertosa di troppi testimoni oculari. La madre della vittima
pubblica le foto del volto insanguinato, ma non succede nulla fino a
quando, due settimane più tardi, il bullo confessa a suo padre di essere
il colpevole. Il padre si chiama Stefano Pallone,
abita in provincia di Cosenza ed è un ingegnere con un passato e un
presente nei boy-scout. La rivelazione lo sconvolge, ma non al punto da
fargli perdere il senso delle cose. Chissà
quanti al suo posto penserebbero solo a coprire lo scandalo e a
proteggere il figlio dalle conseguenze, accontentandosi di infliggergli
un predicozzo. Invece il padre carica in auto il ragazzo e lo porta dai
carabinieri ad autodenunciarsi. Poi scrive una lettera aperta, anzitutto
a sé stesso, in cui chiede scusa ma non accampa scuse, concludendola
con queste parole: «Da ore, io e mia moglie non facciamo altro che
chiederci dove abbiamo sbagliato, dopo avere vissuto tutta la vita, e il
nostro essere famiglia,
guidati da valori lontani anni luce da azioni simili. Non so se avremo
mai risposta a questa domanda, ma, proprio sulla base dei valori che ci
guidano, riteniamo giusto che nostro figlio, sebbene ancora minorenne,
impari ad assumersi le sue responsabilità e a rispondere delle sue
scelte».
Se il ragazzino manesco diventerà un adulto in gamba, spero che incornicerà quella lettera. Viene voglia di farlo anche a me.