venerdì 20 agosto 2021

 LA MIA GENERAZIONE

La mia generazione,quella dei "Baby Boomers" (così ci hanno chiamatoi), cioè dei nati dalla fine della guerra (1945) al 1964, sta arrivando, in ordine sparso, al capolinea. Sono tante, ormai, le persone che ho conosciuto come compagni di infanzia e di prima giovinezza, come amici e colleghi in età più adulta, che non ci sono più e per sottolineare che è un fenomeno trasversale ricordo a braccio anche alcuni personaggi pubblici  scomparsi quest'anno.    
Nei giorni scorsi Gino Strada (1948) uomo e medico di grande valore, prima ancora Franco Battiato (1945) geniale cantautore scomparso a maggio. Nel mese di giugno ci ha lasciati Guglielmo Epifani ('50), leader sindacale nei confronti del quale ho sempre avuto grande stima.
Ci hanno chiamato "Baby Boomers perchè siamo nati e vissuti nel periodo del boom economico e della valanga della crescita demografica successivi alla fine della Seconda guerra mondiale.  
Siamo la generazione che ha goduto di un’ottima posizione sul mercato del lavoro, tra disoccupazione ai minimi storici e un sistema produttivo assetato di giovane manodopera. Se qualcosa non ci soddisfaceva potevamo alzarci, salutare e trovare facilmente una nuova occupazione.    
Ma siamo soprattutto la generazione del profondo cambiamento della sociètà attraverso una serie di conquiste in ambiti molto diversi: lavoro, famiglia , maternità. (Statuto dei lavoratori, divorzio, nuovo diritto di famiglia, dirittto all’aborto, ecc).    
Siamo la generazione delle contestazioni di studenti e operai in lotta per una società diversa, più equa, più libera e più giusta, per noi e per i nostri figli e nipoti.    
Siamo la generazione che ha sognato di cambiare il mondo, il mondo che se ne  fotte di noi, dei nostri vecchi sogni e ci vede andarcene via uno dopo l’altro.  
Qualcuno si starà chiedendo perché in fondo ho scritto tutto questo? 
Prendo a prestito una canzone di Gaber per darvi una risposta:la mia generazione ha visto le strade, le piazze gremite di gente appassionata sicura di ridare un senso alla propria vita. Ma oramai son tutte cose del secolo scorso. 
La mia generazione ha perso

 

lunedì 9 agosto 2021

  IL POST CHE NON AVREI MAI VOLUTO SCRIVERE


 Ho smesso di scrivere sul blog da parecchio tempo, l’ultimo post scritto e pubblicato risale a più di due anni fa..
Da quest’ultimo post la mia vita è stato un susseguirsi di momenti intensi  fino a quando la malattia ha puntato l’indice su di me. 
Ha approfittato di un mio momento di debolezza per intrufolarsi nella mia vita e lo ha fatto a tradimento proprio quando ero più fragile.
E mi ha tolto la capacità di camminare normalmente.
Ci sono nella vita eventi che ci cadono addosso come macigni, che ci stravolgono l’esistenza. E non è solo la tua vita ad essere sconvolta ma anche quella delle persone che ti vogliono bene e ti sono vicine 
Perché anche se è vero che non potranno mai capire fino in fondo come ti senti e cosa ti passa per la testa… è altrettanto vero che provano sentimenti contrastanti che vanno dall’angoscia, dalla paura alla speranza che andrà tutto bene. Ed è soprattutto per loro che quando ti viene la voglia di mollare tutto, ti dici che devi reagire, devi lottare, devi farcela.
Molto spesso il percorso della malattia può essere una grande scuola di vita, il momento della crescita interiore, della riflessione profonda su eventi del passato che ancora angustiano il tuo animo,della valutazione e rivalutazione di momenti che pensavi dimenticati,o importanti,o insignificanti, il momento del discernimento nel quale riesci a comprendere chi ti vuole bene e ti stima, il momento in cui perdi persone che ti credevi amiche e ne scopri di nuove meravigliose ed è da loro che prendi forza e serenità nelle giornate no. A queste persone dico:GRAZIE
 
 
 Anche se il timore avrà sempre più argomenti, tu scegli la speranza.~Seneca~
 
 
 

 

LA LETTERA SCRITTA DAI DOCENTI DEL LICEO ARTISTICO RUSSOLI DI PISA: “Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti...