BUONA PASQUA A TUTTI
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.(Art 21della Costituzione)
sabato 26 marzo 2016
domenica 13 marzo 2016
mercoledì 9 marzo 2016
LE TRISTI PRIMARIE DEL PD
Chi ha superato i sessanta anni ricorderà che a Napoli per le elezioni amministrative -negli anni cinquanta- vinceva sempre, contro tutti, Achille Lauro.
Il sistema per vincere era: distribuzione di pacchi di pasta e della scarpa destra (la sinistra dopo la vittoria).
Alle primarie del Pd, in vista delle amministrative napoletane, ha vinto Valeria Valente, una candidata dell'area renziana..
Antonio Bassolino, già sindaco di altri tempi e tuttavia pure egli in corsa, definisce il risultato delle primarie, “disgustoso”.
Altri osservatori si dichiarano fra l'incerto, lo “squallido”, il “triste” ed il “volgare”.
Ci si riferisce (molto probabilmente) alla distribuzione di monetine (un euro) dinanzi ai seggi delle primarie napoletane per il candidato a sindaco del Pd.
Bassolino ha perso per 452 voti. A questo punto si sospetta per 452 euri, come la butta a dire il giornalista Bruno Manfellotto.
Ora si pronuncerà la commissione del partito e forse si dovrà votare daccapo.
Evitiamo di parlare delle primarie milanesi dove a condizionare l'esito verosimilmente sono stati tantissimi cinesi, tutti ordinatamente in fila.
Il sistema per vincere era: distribuzione di pacchi di pasta e della scarpa destra (la sinistra dopo la vittoria).
Alle primarie del Pd, in vista delle amministrative napoletane, ha vinto Valeria Valente, una candidata dell'area renziana..
Antonio Bassolino, già sindaco di altri tempi e tuttavia pure egli in corsa, definisce il risultato delle primarie, “disgustoso”.
Altri osservatori si dichiarano fra l'incerto, lo “squallido”, il “triste” ed il “volgare”.
Ci si riferisce (molto probabilmente) alla distribuzione di monetine (un euro) dinanzi ai seggi delle primarie napoletane per il candidato a sindaco del Pd.
Bassolino ha perso per 452 voti. A questo punto si sospetta per 452 euri, come la butta a dire il giornalista Bruno Manfellotto.
Ora si pronuncerà la commissione del partito e forse si dovrà votare daccapo.
Evitiamo di parlare delle primarie milanesi dove a condizionare l'esito verosimilmente sono stati tantissimi cinesi, tutti ordinatamente in fila.
martedì 8 marzo 2016
8 MARZO
Questa giornata non è semplicemente una “festa”, perché tanti, troppi
sono i capitoli aperti senza un lieto fine, dalla violenza di genere
alle tante diseguaglianze, alle difficoltà all’ingresso nel mercato del
lavoro, alle retribuzioni più basse rispetto a quelle maschili, ai
problemi nella conciliazione dei tempi di vita con quelli di lavoro…
In questa giornata il mio pensiero va alle donne rifugiate. Delle tantissime persone che stanno attraversando il Mediterraneo per raggiungere le nostre coste europee, quasi la metà sono donne con a seguito bambini. Donne spesso vittime di violenza nei loro Paesi d’origine e durante questi viaggi “della speranza” perché nella fuga sono molto più esposte e vulnerabili rispetto agli uomini. A dispetto di questa consapevolezza, non esiste un’assistenza e un’accoglienza diversa che tenga conto del genere.
In questa giornata il mio pensiero va alle donne rifugiate. Delle tantissime persone che stanno attraversando il Mediterraneo per raggiungere le nostre coste europee, quasi la metà sono donne con a seguito bambini. Donne spesso vittime di violenza nei loro Paesi d’origine e durante questi viaggi “della speranza” perché nella fuga sono molto più esposte e vulnerabili rispetto agli uomini. A dispetto di questa consapevolezza, non esiste un’assistenza e un’accoglienza diversa che tenga conto del genere.
sabato 5 marzo 2016
Gli amaReggiati
È solo grazie alla denuncia coraggiosa di alcuni sindacalisti che
siamo venuti a conoscenza degli incredibili fatti della Reggia di
Caserta, dove il nuovo direttore Mauro Felicori è posseduto dal demone
della voglia di lavorare. Lasciamo il resoconto dei drammatici eventi
alla loro prosa inconfondibile. «A cinque mesi dal suo insediamento
spiace rilevare che il direttore permane nella struttura fino a tarda
ora senza che nessuno abbia comunicato e predisposto il servizio per
tale permanenza. Tale comportamento mette a rischio l’intera struttura
museale». I suoi predecessori, immuni dal morbo, sparivano un po’ prima
della chiusura, seguiti a stretto giro dalla corte di impiegati e
custodi. Anche Felicori si alza dalla scrivania verso le cinque, però
non se ne va. Si mette a girare tra le sale della Reggia e controlla che
tutto funzioni. Poi torna in ufficio e ci resta almeno fino alle nove. A
preoccupare i sindacalisti non è tanto che il direttore «permanga nella
struttura museale» fino a tarda sera, ma che si ostini a permanervi
senza avere presentato apposita richiesta su carta bollata. Un
atteggiamento provocatorio che crea disagio tra i dipendenti, i quali
potrebbero essere persino tentati di imitarlo.
Come se non bastasse, il bolognese Felicori non si schioda dalla
Reggia neppure nei fine settimana, quando si fa raggiungere dalla
moglie. La sua ossessione ha già prodotto una conseguenza allarmante:
l’aumento del 70 per cento dei visitatori e del 105 per cento degli
incassi. Quest’uomo va assolutamente fermato, prima che il virus del
cattivo esempio dilaghi fino a Pompei.
5.3.2016
martedì 1 marzo 2016
ISEE, L'INDENNITA' DI ACCOMPAGNAMENTO NON FA REDDITO
https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=QDMAJC2BAC6FR6CKCCQQPWICM4&q=isee
Il Consiglio di Stato con una sentenza depositata l'altro ieri (Sez. IV, n.
842/2016) ha stroncato il decreto del presidente
del Consiglio dei ministri del 5.12.2013, n. 159 “Regolamento
concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di
applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE)”. con il quale la Presidenza del Consiglio
aveva inserito nel calcolo del reddito ai fini dell' ISEEE anche
l'indennità di accompagnamento.
Le argomentazioni della sentenza sono molto articolate e complesse, riporto qui solo la parte essenziale:
: “Non è allora chi non veda che
l’indennità di accompagnamento e tutte le forme risarcitorie servono
non a remunerare alcunché, né certo all’accumulo del patrimonio
personale, bensì a compensare un’oggettiva ed ontologica (cioè
indipendente da ogni eventuale o ulteriore prestazione assistenziale
attiva) situazione d’inabilità che provoca in sé e per sé disagi e
diminuzione di capacità reddituale. Tali indennità o il
risarcimento sono accordati a chi si trova già così com’è in uno
svantaggio, al fine di pervenire in una posizione uguale rispetto a chi
non soffre di quest’ultimo ed a ristabilire una parità morale e
competitiva. Essi non determinano infatti una 'migliore' situazione
economica del disabile rispetto al non disabile, al più mirando a
colmare tal situazione di svantaggio subita da chi richiede la
prestazione assistenziale, prima o anche in assenza di essa”.
Il testo integrale della sentenza lo trovate quì:https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=QDMAJC2BAC6FR6CKCCQQPWICM4&q=isee
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