8 MARZO
Questa giornata non è semplicemente una “festa”, perché tanti, troppi
sono i capitoli aperti senza un lieto fine, dalla violenza di genere
alle tante diseguaglianze, alle difficoltà all’ingresso nel mercato del
lavoro, alle retribuzioni più basse rispetto a quelle maschili, ai
problemi nella conciliazione dei tempi di vita con quelli di lavoro…
In questa giornata il mio pensiero va alle donne rifugiate. Delle tantissime persone che stanno attraversando il Mediterraneo per raggiungere le nostre coste europee, quasi la metà sono donne con a seguito bambini. Donne spesso vittime di violenza nei loro Paesi d’origine e durante questi viaggi “della speranza” perché nella fuga sono molto più esposte e vulnerabili rispetto agli uomini. A dispetto di questa consapevolezza, non esiste un’assistenza e un’accoglienza diversa che tenga conto del genere.
In questa giornata il mio pensiero va alle donne rifugiate. Delle tantissime persone che stanno attraversando il Mediterraneo per raggiungere le nostre coste europee, quasi la metà sono donne con a seguito bambini. Donne spesso vittime di violenza nei loro Paesi d’origine e durante questi viaggi “della speranza” perché nella fuga sono molto più esposte e vulnerabili rispetto agli uomini. A dispetto di questa consapevolezza, non esiste un’assistenza e un’accoglienza diversa che tenga conto del genere.
Nessun commento:
Posta un commento