4 novembre 1918
Nel 1918 il 4 Novembre finiva la Grande Guerra
650.000 caduti, 947.000 feriti e 600.000 dispersi.
Il giornalista Aldo Cazzullo, nel suo ultimo libro "La guerra dei nostri nonni", che ho appena finito di leggere, ce la racconta attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze.
"Racconta le loro sofferenze ma anche la loro straordinaria forza morale, e ci ricorda quale grande patrimonio hanno lasciato a noi, italiani di oggi, loro nipoti."
UNA LETTERA DAL FRONTE
Carissima molie,
ti scrivo cueste due
righe dandoti mie notizie al presente mi trovo di buona salute e così
spero di te e della nostra bambina. Cara mia ti fo noto al presente mi
ritrovo di nuovo in prima linea pero al quanto pare lordine di fare una
cualche avansata non cè al cuanto parere vero che bisogna sempre stare
in guardia tanto di giorno quanto di notte, ma già siè tanto abituati a
non dormire, che non si può imaginare ti dico la verità che se
potessi mettermini in un letto son sicuro di sveliarmi più.
Ma fra di me tengo una
cosa che non dimenticherò più giorni indietro proprio a me e sei de miei
compagni mie toccato andare a fucilare una della nostra compagnia devi
sapere che cuesto cui cuando eravamo sul Podigara, si era lontanato
dalla compagnia due volte proprio in cuei giorni che bisognava avansare
poverino si vede che non aveva proprio coraggio, e per cuesto a avuto la
fucilazione al petto lanno fatto sedere su di una pietra e la è
bisognato spararci perforsa perché di dietro di noi cera la
mitragliatrice e poi siè comandati non bisogna rifiutarsi ma per questo
ne sono molto dispiaciuto ben che ne o visti di morti ma così mi a
fatto senso e letà di 34 anni pero non a molie ne genitori, altro che
una sorella bisogna essere anche asasini e potrò venire a casa ti
raconterò tutto tu non ti devi disturbare riguardo a cueste cose stai
trancuilla e vedrai che dio mi aiuterà sempre nei brutti momenti e nella
nostra lontanansa.
Non o altro da dirti di
nuovo io sto bene e cosi spero di te e della nostra fanciulla Son molto
contento perché mi dai buone informazioni e che mi somiglia a me. Cuanto
desidererei vederla e baciarla non la lascierei più ma come si fa non
si può ci vuol pasiensa, ora danno le license chissà che avenga anche
per me cuel giorno di potervi baciare.
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Giovanni Molinari da Lonato, soldato. Caduto il 9 settembre 1916.
Giovanni Molinari da Lonato, soldato. Caduto il 9 settembre 1916.
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