domenica 13 gennaio 2013


RIECCOLO



Durante la campagna elettorale delle elezioni politiche del 2001, mi capitò di sentire parlare Berlusconi di riforma delle pensioni in una trasmissione televisiva mattutina.
Sentendolo, pensavo che qualsiasi spettatore non avrebbe potuto non convincersi della bontà delle cose che diceva e della sua ricetta per risolvere una questione spinosa come quella delle pensioni.
Io che per ragioni di lavoro conoscevo la materia mi rendevo conto che buona parte di quello che andava dicendo erano sciocchezze, ma  non si poteva  non riconoscergli  geniali doti di narratore di favole.
L'altra sera l'ho  rivisto da Santoro a Servizio Pubblico, dopo averlo visto nervoso e in evidente difficoltà in precedenti apparizioni televisive. In particolare nella trasmissione domenicale condotta da Gilletti, dove il Cavaliere minacciò l'uscita dallo studio televiviso.
Nervoso e in difficoltà anche a Porta a Porta con un Bruno Vespa che , ricordatosi finalmente di essere un giornalista, formulò al cavaliere domande non addomesticate.
Ero convinto che qualcosa stava finalmente cambiando. Anzi, pensavo che la partita dell'altra sera sarebbe diventata fin troppo facile e non credo che mi sarebbe piaciuto se Santoro e Travaglio avessero infierito su un Berlusconi ormai al tappeto.
Invece il Cavaliere ne è uscito vincitore, tirando fuori le sue migliori armi di imbonitore e di piazzista. Capace di reinterpretare a modo suo l'economia e il diritto costituzionale, con quell'aria di chi la sa lunga e riesce a convincere.
Anche nel 1994, quando scese in politica, diceva un sacco di sciocchezze ed io pensavo, ingenuamente,che poche persone avrebbero dato ascolto ad un simile venditore di fumo. Invece mi sbagliavo e come.
L’arte imbonitoria di Berlusconi era (ed è) imbattibile. Lui era (ed è) capacissimo nel dire ciò che le persone vogliono sentirsi dire.
Ovviamente le cose sono cambiate molto e ad alcuni suoi cavalli di battaglia (la novità, il non essere “politico” e anche in parte l’anticomunismo) sono un po’ triti, ma nel suo repertorio ha ancora armi formidabili, che magari non faranno breccia come nel passato, ma, per come riesce a proporle, intercetteranno probabilmente ancora consensi.
Penso alla patacca dell’IMU.  Chi va ad approfondire come stanno realmente le cose? Dal punto di vista pratico (che è quello che guardano in molti) l’ICI è stata levata dal Governo Berlusconi e l’IMU è stata introdotta dal governo Monti. Il resto diventa irrilevante, questioni di lana caprina.
Anche per tutto l'altro resto la colpa è degli altri. L'avete sentito ? E' colpa di Monti ha detto . E' “una testa dura”. “ Non siamo riusciti a convincerlo”. “Il governo dei professori si è montato la testa ed è stato disastroso”. E ancora “Il mio governo non ha nessuna colpa”. “ E' dal 2011che è andato in crisi tutto”.
Un osso durissimo, Berlusconi. Ha ragione Bersani, "non bisogna abbassare la guardia (anche se, stando ai sondaggi, il distacco sembra incolmabile).

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