CAMILLA AURORA
Sono tempi cattivi”, diceva Sant’Agostino e come non dargli retta. Questa
settimana si è chiusa con notizie spesso non belle. Tralasciando la
politica, quella internazionale a quella del nostro Paese, due
drammatici femminicidi hanno, negli ultimi giorni, reso ancor più
inquietante il nostro vivere quotidiano. Ma per nostra speranza c’è
anche un’ Italia che cambia, in silenzio, ma con passione, impegno e
valore. Ci sono storie che ci riconciliano con la speranza e la
bellezza.
Come quella di Camilla Aurora Fanelli che rappresenta quella gioventù che solitamente non fa notizia.
La
sua storia non la troverete su TikTok, perché Camilla Aurora non si
esibisce in balletti discutibili, non è una influencer ammalata di
consensi e di contatti, non ha come stile di vita la “maranza” con i
suoi atteggiamenti provocatori e con la tendenza ad attaccar briga, per
un nonnulla.
E’ una giovane universitaria e ogni sabato mattina,
varca la soglia del carcere di Monza insieme al padre e alla sorella.
Non per scontare una pena, bensì come volontaria dell’Associazione
“Liberi di giocare”, per allenare una squadra di pallavolo composta da
una dozzina di detenuti. Camilla Aurora porta ai suoi coetanei un po’ di
quella legalità che nelle strade sembra essere diventata merce rara.
Per questo suo impegno di solidarietà nel volontariato, Camilla Aurora è
stata nominata – assieme ad altri 28 ragazzi distintisi in diversi
lodevoli modi nel 2024 – dal Presidente della Repubblica, Alfiere della Repubblica 2025.
Grazie Aurora! (articolo tratto da “La Repubblica)
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