giovedì 17 aprile 2025

UN PERSONAGGIO
.È  stato parroco di Treglia e delle borgate di Savignano e Casalicchio, dove si dedicò spontaneamente anche ad insegnare ai giovani, senza alcun compenso, avendo riscontrato che nella popolazione non c’era nessuno che sapesse “leggere e scrivere il proprio nome".
Nel 1811 il Sindaco del Comune di Pontelatone, “per disposizione sovrana” gli conferì l’incarico della pubblica scuola che si doveva fare in parrocchia e che per tale opera fu stabilito un compenso di diciotto ducati (270 euro circa) da dividere col Parroco di Pontelatone don Pasquale Salvadorelli, che aveva lo stesso incarico . 

E' stato ideatore di un progetto per l’ordinamento della pubblica istruzione nel Regno di Napoli presentato nel 1809 a Gioacchino Murat, nel quadro dei lavori per la riforma della scuola, che, però, non ebbe pieno successo.
Studioso di filosofia e di storia antica,dal 1813 al 1833 è stato docente nel seminario di Caiazzo. 
Ha critto molte cose importanti come un compendio di dottrina cristiana,una bellissime ottave su Veturia e Coriolano, un’ode estemporanea su alcuni versi dell’ode XXX del libro 3° di Orazio, che fu recitata alla presenza di Sua Maestà Francesco I e molte altre composizioni poetiche.
(estratto dal libro :"Marcellino Caserta, un Trebulano illistre" di Vincenzo Parillo)

 


 


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