sabato 21 febbraio 2015

Storia di una famiglia.

Storia di una famiglia con tre figli: due sorelle e un fratello.
Le sorelle si chiamavano Cultura e Politica, il fratello Potere. La prima sorella, la Cultura, se ne andò: la gestione della casa , allora, rimase nelle mani degli altri due, Politica e Potere e precipitò in un pragmatismo senza valori.
Dopo qualche tempo tornò la sorella Cultura e andò via l’altra sorella, la Politica. Quella casa precipitò in un inferno perchè il fratello, il Potere, opprimeva e vessava la sorella Cultura.
Dopo qualche tempo tornò a casa la sorella Politica e questa volta fu il fratello Potere ad andare via. Le due sorelle, Cultura e Politica, scoprirono, allora, che senza il fratello Potere non c'era alcuna possibilità di gestire la propria casa.
Morale della favoletta: in quella casa come nel paese, c’era bisogno di tutte e tre le cose, Cultura, Politica e Potere.
( Da Geronimo: la Politica nel cuore )

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La Politica,quella con la P maiuscola se ne è andata da tempo da Pontelatone. Amedeo ho letto il tuo post "è difficle accettare il tuo paese così".Non incoraggia i giovani. Sei pessimista e sembri rassegnato.

Amedeo Izzo ha detto...

Per risponderti, ripeterò le parole del famoso giornalista Indro Montanelli che ho già utilizzato in antitesi al commento di un giovane al mio post del 19 settembre 2013”Tutti a casa”:
Diceva Nontanelli rivolto ai giovani "Io rivendico il diritto al pessimismo. Me lo sono guadagnato in tutti questi anni di professione. Voi, no, dovete ancora pedalare. E fare le cose con passione, credendoci.....”
Nel post che tu citi ho espresso solo la mia amarezza per il passato; non era assolutamente mia intenzione scoraggiare nessuno e tanto meno i giovani, che appartengono al futuro.
I giovani hanno il diritto ma, secondo me, ancor più il dovere di mettersi in gioco,di fare qualcosa per loro stessi e per il loro paese.

Non è sufficiente lamentarsi , non basta rivoltarsi in anonimo sui blog , è necessario provare a cambiare le cose in concreto.
Spesso si sente dire che bisogna rottamare , che il vecchio deve lasciare spazio al nuovo e che si deve voltare pagina in maniera definitiva e netta. L’affermazione, certo, contiene in sé una gran parte di verità; tuttavia, non basta cambiare volti e nomi perché ci sia novità. Non basta l'età anagrafica perché ci sia cambiamento vero.
Per cambiare, ovviamente in meglio, occorrono capacità, esperienze,valori, merito, personalità, credere nell’impegno sociale, non scambiare la politica come semplice mezzo per soddisfare ambizioni personali.
Penso che su questo i giovani del nostro paese una seria riflessione la debbano fare e incominciare ad analizzare le dinamiche che hanno determinato la non realizzazione del progetto che mirava alla formazione di una lista di giovani nelle ultime elezioni amministrative.
L'auspicio è che quel progetto venga ripreso con meno improvvisazione e più realismo e che si metta in campo una squadra che, superando i vecchi schieramenti, possa attrarre tutta la cittadinanza, anche allo scopo di superare rancori e faziosità che caratterizzano da lungo tempo il clima politico e sociale di Pontelatone.

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