giovedì 20 novembre 2014


CON LE IMMAGINI........E' PIU' FACILE
 
Odio il mio vicino di casa. Dalle sue finestre, giorno e notte, arriva sempre puzza: di cipolla, di aglio e di tutte quelle spezie schifose che si è portato dal paese suo – dove, se dipendesse da me, dovrebbero rispedirlo a calci in culo…
Il mio vicino odia l’autista del 501: in periferia ‘sti autobus di merda non passano mai e lui aspetta ore alla fermata, a congelarsi d’inverno e a cuocersi l’estate – ed in cantiere ci arriva quasi sempre tardi…
L’autista del 501 odia il suo collega del 64, pure lui autista di bus ma dipendente della partecipata comunale: lo stipendio quello lo prende tutti i mesi (ed è pure più alto del suo), mentre lui, che lavora in una ditta esterna, lo piglia solo dopo che al padrone gli arrivano in cassa i soldi dell’appalto – e sono quattro mesi che non paga…
L’autista del 64 odia gli operai cassaintegrati: un giorno sì, e l’altro dopo pure, ti paralizzano il centro con qualche protesta – è c’è da uscirne pazzi, immersi tutti giorni in un traffico assurdo, dove magari qualcuno sul serio dà di matto e viene a spaccarti un cric sulla capoccia…
L’operaio cassaintegrato odia l’occupante senza titolo, che con cinque figli si è piazzato nella casa popolare proprio di fronte al palazzo suo: questi arrivano e pigliano, mentre lui da anni sputa sangue e sudore per pagare il mutuo – e adesso, che ha perso il lavoro? Verrà la banca a sbatterlo fuori come un ladro…
L’occupante senza titolo della casa popolare odia la cassiera del supermercato: quando paga la spesa lei si scoccia, come se dentro di sé pensasse “Riecco i soliti pezzenti” – ma se lei sapesse quanto è difficile raggranellare tutte quelle monete, che ogni volta le tocca ricontare…
La cassiera del supermercato odia il dipendente dell’anagrafe: quelli non fanno niente tutto il giorno e poi arrivano coi ticket, che lei al massimo li può usare in sogno – visto che in tanto tempo manco un contratto le hanno fatto mai…
Il dipendente dell’anagrafe odia i vecchi pensionati: un po’ sono sordi, un po’ rincoglioniti, le cose devi dirgliele otto volte – e intanto tutta la fila sbraita contro di lui, che dietro allo sportello non ha scampo…
Il vecchio pensionato odia i medici del pronto soccorso: l’ultima volta c’è rimasto cinque giorni, buttato sopra una barella, prima che gli trovassero un reparto – e meno male che alla fine la pelle l’ha riportata a casa …
I medici del pronto soccorso odiano tutti quelli che vanno lì per le stronzate: tipo una spina di pesce nella gola, che poi la sala d’aspetto scoppia – e loro, con tutta quella gente e poche ore di sonno, prima o poi qualche cazzata la faranno…
Quelli con le spine di pesce in gola odiano i pescivendoli: accidenti a loro, potevano fare un altro mestiere! – Invece di mettere a rischio la vita della brava gente…
La “gente” odia i Rom, i Sinti, i richiedenti asilo, i rifugiati, gli sbarcati a Lampedusa e tutti i poveracci (italiani e non) che sperano di raccogliere qualche briciola dal tavolo – o giunti qui cercando un po’ di pace…
…E in questo gran pollaio che è oggi l’ Italia siamo così presi a odiarci l’un con l’altro, in una catena di beccate senza fine, che non ci accorgiamo quando il macellaio arriva: ci ha già acchiappato – e sta per tirarci il collo.

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