venerdì 6 febbraio 2015

è difficile accettare il tuo paese così....
Capita a tutti di provare, in condizioni particolari e in certi momenti dell’esistenza, la sensazione di essere degli stranieri a casa propria. Quel senso di lontananza dalle cose e dai luoghi, come se  niente ormai ti ci tenesse più legato. Come se il tuo posto vero fosse un altro… solo che non c’è, perché le tue radici sono proprio lì, in quel luogo che ti sembra un altro posto, popolato da altra gente che ha la faccia delle persone che conosci, ma non ne ha l’animo. Brutta sensazione, per fortuna passa.
La brutta  sensazione sparisce e ritrovi le persone  che fanno parte della tua esperienza  e il piacere di riamare i luoghi che ti hanno visto  crescere.
Ti è passata la nausea: resta la bocca impastata, quell’acidità che infastidisce e la sgradevole sensazione che ritornerà presto, più forte di prima.

"Ciao, come stai"   mi dice un amico che,  poi ,dall'altro capo del telefono, mi chiede chiarimenti sulla sua posizione previdenziale. Dopo aver parlato a lungo, prima di lasciarci,  mi chiede: " hai letto cosa ha scritto l'altro sabato un commentatore sul blog Pontelatone 24 h ?"
Non so a cosa ti riferisci gli rispondo, se mi fai capire posso....
Mi interrompe e senza darmi ascolto continua : "Se dovesse essere  che   quello che ha votato è davvero il meno peggio, allora questo paese è  messo proprio male. Dovresti ....”.
Lo interrompo a mia volta, lo saluto e chiudo il telefono. Poi, incuriosito, accendo il pc e con un poco di fatica trovo il commento sotto il post "Pontelatone, il terribile schiaffo... ".  Lo  leggo, un commento pacato che pone alcune questioni molto serie  e  che mi pare  scritto da una persona  ponderata, riflessiva, razionale.
Vengono alla mente i bilanci falsi, il P.I.P industriale, Cervarecce, le varianti ad personam,gli  atteggiamenti spregiudicati e arroganti che hanno danneggiato non solo materialmente ma anche moralmente la nostra comunità e la sua stessa civile convivenza.
Allora mi dico: se non ha capito lui , riesce difficile pensare  che Pontelatone cambi.
Poi penso ai treni perduti, alle occasioni sprecate per creare un pò di lavoro per i  giovani, mi scorrono davanti agli occhi alcune  sedute del Consiglio comunale delle passate legislature, indegne di un paese civile.
La nausea sale , insieme a una grande tristezza:  abbiamo perso....... tutti.


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