venerdì 8 agosto 2014

TRA RABBIA E SPERANZA 
(I precari della scuola)
 
Ho letto l'altro giorno, su la Stampa di Torino, le interviste a due precari della scuola  che sottopongo anche alla vostra riflessione.
Non si tratta della guerra dantesca tra Guelfi e Ghibellini, non si tratta di conquistare una ben remunerata presidenza di un ente pubblico, ma una posizione utile in graduatoria per continuare ad esercitare la condizione di precarietà nell'attesa della sospirata immissione in ruolo..
Secondo la Costituzione (art.5) l'Italia sarebbe un Paese unico ed indivisibile, ma di unico ha sicuramente la precarietà e di indivisibile proprio un bel niente.


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