mercoledì 6 aprile 2011

Nomina scrutatori

Fra alcuni giorni il Comune dovrà provvedere alla designazione degli scrutatori per i seggi elettorali. Una ennesima ingiustizia sta per consumarsi senza che nessuno ne parli.
Fino al 2005 la nomina è avvenuta per sorteggio casuale tra gli elettori iscritti nell'Albo unico degli scrutatori. Poi è intervenuta la legge del 21 dicembre del 2005, n.270, meglio conosciuta come la legge “porcata”, perché così definita dal suo stesso autore, il leghista Calderoli.
All’art. 9 tale legge attribuisce ad una commissione elettorale comunale composta dal sindaco (Commissario Prefettizio) e da quattro membri (consiglieri comunali) il potere di nominare gli scrutatori da un elenco che viene aggiornato ogni anno.
Ciò nonostante, nessuna normativa vieta che alla scelta dei nominativi, da proporre alla nomina da parte della Commissione elettorale, si giunga tramite la procedura del sorteggio. Unica condizione è che tutti i membri della commissione siano d’accordo.
In tantissimi altri comuni maggioranza e opposizione hanno trovato convergenza su questa scelta e, quindi, da tempo, tale modalità trova applicazione.
La nomina degli scrutatori è una modesta occasione per i disoccupati di guadagnare qualcosa,ma senza la compiacenza di un politicante tale opportunità viene a mancare.
I giovani disoccupati dovrebbero prendere coscienza che è necessario diventare protagonisti, rivendicando una nuova stagione di diritti.
Li invito, pertanto, a richiedere al Commissario Prefettizio e ai componenti la commissione elettorale di procedere alla designazione degli scrutatori tramite sorteggio.
Al tal fine riporto, qui sotto, uno schema di richiesta



Al Commissario Prefettizio

Ai Componenti la Commissione Elettorale Comunale



Oggetto: Nomina scrutatori


I sottoscritti cittadini elettori del Comune di Pontelatone chiedono alle SS.LL. per le prossime elezioni comunali di adottare per la scelta degli scrutatori il metodo del sorteggio vigente prima dell’approvazione della legge n. 270/2005, dando priorità a giovani studenti e studentesse disoccupati/e.
Il Sorteggio, in luogo della odiosa pratica della lottizzazione tra i componenti la Commissione, sarebbe una dimostrazione di trasparenza ed un piccolo segnale di attenzione e considerazione per i giovani disoccupati, interessati a fare questa esperienza.
Tale semplice accorgimento, già adottato in tantissimi altri comuni, permetterebbe di eliminare la corsa alla raccomandazione per essere designato nel ruolo di scrutatore e quindi ogni forma di clientelismo.
E, sarebbe considerato come atto di giustizia nei confronti di tutti coloro che sono iscritti nell’apposito albo comunale. La nomina o la esclusione, infatti, avverrebbe in modo casuale e oggettivo e non secondo logiche spartitorie.
Una volta sorteggiati gli scrutatori verrebbero nominati all’unanimità dai componenti della Commissione, rispettando in tal modo i criteri della legge vigente.
Fiduciosi nella vostra sensibilità, porgono i più cordiali saluti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Suo impegno è gratificante. Pensare che il paese si fregia di cittadini come Lei mi fa pensare in modo positivo. Viva l'onestà!

Anonimo ha detto...

il parere della Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme. Servizio elettorale 29 settembre 2010, pr.ot. n. 7026

“Tuttavia, è necessario precisare che quando uno dei componenti la CEC si dimette da consigliere comunale, automaticamente decade anche dalla commissione stessa 1. Infatti, la carica di componente la commissione è legata alla posizione occupata dal membro eletto nell’ambito del consiglio comunale, con la conseguenza che quando tale posizione cessa a seguito delle dimissioni, viene meno il presupposto sul quale si regge la nomina a componente la commissione stessa. L’appartenenza all’organo consiliare rappresenta, quindi, un requisito necessario per la nomina e la conservazione del titolo a far parte della CEC.
Pertanto, si dovrà procedere alla convocazione dei soli consiglieri, membri della commissione, che non si sono dimessi. Qualora, a seguito delle dimissioni, i membri effettivi e quelli supplenti si siano ridotti in numero inferiore a quello richiesto per la validità delle riunioni, la commissione deve ritenersi decaduta, ai sensi dell’articolo 15, secondo comma, del DPR 223/1967. In tale ipotesi, attesa l’impossibilità di rinnovo della stessa da parte del consiglio, come previsto dalla norma da ultimo citata, ed in analogia a quanto previsto nell’ultima parte del quarto comma del medesimo articolo 15 per il caso di mancato raggiungimento del numero legale in seconda convocazione, si ritiene che le funzioni della CEC siano svolte dal commissario straordinario, alla luce dei poteri allo stesso attribuiti con decreto del Presidente della Regione n. 0187 del 3 agosto 2010. Si ritiene, infine, che la possibilità di esercitare dette funzioni discenda direttamente dai poteri attribuiti al commissario con il citato decreto presidenziale e, pertanto, non sia necessario uno specifico provvedimento in tal senso.”

 FOTOVOLTAICO A TERRA Oggi pomeriggio, va all'esame del Consiglio dei Ministri il decreto legge che blocca il fotovoltaico a terra(sui t...