martedì 22 aprile 2025

UN PERSONAGGIO 

 MICHELE IZZO - nato a Treglia di Pontelatone il 1 Aprile 1910 da Giuseppe Izzo e da Francesca Parillo, deceduto a Formicola il 10  Settembre1967. A seguito della morte della madre in giovane età per l'epidemia "spagnola", venne cresciuto dallo zio paterno, residente a Formicola.

 "Di questo personaggio,"il sindaco per antonomasia", si potrebbe anche fare a meno di scrivere, tanto fresco e tangibile è il suo operato.Basterebbe guardarsi attorno, constatare come è  oggi Formicola e ricordarla come era quando Michele Izzo,febbraio 1947, iniziò il suo mandato elettorale di primo cittadino, durato per un ventennio, fino a quando si dimise perchè, come egli stesso disse"dinanzi alla malattia occorre piegarsi. Io non ce la faccio più:posso fare poco per il Comune e non sarebbe onesto se restassi." 
Fu lui a realizzare o iniziare tutte le opere che hanno consentito al paese l'aspetto che oggi lo contraddistingue.
Modesto con gli umili, fiero con gli orgogliosi, ottenne il rispetto degli avversari politici (nell' ultima seduta consiliare che presiedette, l'opposizione socialcomunista dettò a verbale"Sia onore al sindaco Michele Izzo, dinanzi alla cui onestà ci inchiniamo") e la dedizione degli amici, 
Nacque a Pontelatone nel 1910.Si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Napoli, distinguendosi poi sempre per l'ottimo livello culturale e per i molteplici interessi.
La sua attività politica fu improntata a quelle doti di equilibrio e onestà,di ripudio della faziosità e di silenziosa operosità, di fraterna comprensione che tutti ricordano. La sua statura di amministratore fu posta in evidenza ancha dal suo più agguerrito avversario, Giovanni Izzo, quando nel corso delle esequie ricordò la lealtà, la sincerità e la semplicità che furono il suo costume di vita e l'umiltà che velavs l'elevato livello culturale non esternato per non apparire gonfio di sè"
Il contatto con la gente, l'atteggiamento confidenziale uguale con tutti, gli permisero di ottenere e conservare la stima di tutti.Stima che si accresceva allorquando, dovendo esprimere un giudizio amministrativo, non lo esprimeva mai in considerazione del colore politico, ma nella più sana visione del bene della collettività.
Questo suo "amministrare" lo portò a realizzare la creazione della rete fognaria, la sistemazione in asfalto delle strade interne, la provincializzazione della strada Barignano-Formicola, rifacimento ed ampliamento pubblica illuminazione, agibilità casa comunale(ex monastero)rovinato dagli eventi bellici, costruzione edifici scuola elementare di Cavallari Lautoni e Formicola centro, costruzione  edificio scuola materna , I* lotto  edificio scuola media, approvazione pratica strada di allacciamento con Bellona, acquisto suolo per campo sportivo, ampliamento cimitero, costruzione caserma Forestale.
Ma al di là dell'arida elencazione di opere pubbliche, che potremmo ancora continuare ad enunciare,preme mettere in risalto l'operato di Michelino Izzo, come affettuosamente era chiamato, si basava su finanziamenti a carico del Comune. E ci voleva coraggio far acquisire debiti aall'Amministrazione comunale in un periodo in cui lo Stato lesinava gli intervent a favore dell'Ente locale.A differenza della(relativa) facilità con cui oggi si possono e si ottengono finanziamenti.
E chi ha collaborato con lui ben ricorda quante volte Michelino Izzo si è dovuto recare "pellegrino" a Roma presso questo o quel Ministero,quante volte con "il capo cosparso di cenere" si è dovuto portare a Napoli presso l'Ente Regione, per perorare questo o quel finanziamento. Quanto tempo ha dedicato all'amministrazione della cosa pubblica solo per il piacere di vedere l'aspetto sociale della "sua amata" Formicola evolversi e migliorarsi  costantemente in una continua gara con i tempi , e sempre con la velleità di non perderla per stare al passo del progresso, consapevole che la civiltà di un popolo si misura anche nei costumi e nei modi di vita.
Questa poteva essere la realizzazione di una visione della questione meridionale improntata sul recupero della vivibilità dei centri natii, con la convinzione -se si vuole anche opinabile ma certamente realistica e coerente- che l'emigrazione si combatte anche con il dare al cittadino le "comodità" che la tecnologia e l'era industriale offrono, non come ozio o lusso ma come una necessità umana.. E difatti non si potrebbe spiegare come si possa  combattere qualsiasi malattia sociale (come il tifo o la pediculosi) se non vi è igiene - ed ecco quindi le fogne e l'asfalto al posto del battuto polveroso- ;come si possa debellare l'analfabetismo se non vi sono le scuole - ed ecco quindi gli edifici scolastici-; i messaggi dei mass media sono cultura viva -ed ecco quindi la necessitò dell'energia elettrica estesa a tutto il territorio comunale e non possesso di pochi eletti.
In definiva, anche se si corre il rischio di essere "pomposi" il sindaco Michelino Izzo ha cercato di rendere reale il dettato dell'art. 3 della Costituzione " è  compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana"  
(tratto dal libro "Albo di famiglia" di Carmine Aurilio)

ORAZIONE FUNEBRE DI ANTONIO VENTRE PER IL FUNERALE DEL SINDACO MICHELE IZZO
 

Non dimenticò mai il suo paese natio.Tra i miei ricordi d'infanzia più vivi c'è zio Michelino che con mio padre e amici di Formicola  mangiano il formaggio conciato (caso pruto) e l'anguria fatta rinfrescare nell'acqua sgorgata dalla roccia in località "Ciesco"
 

 

domenica 20 aprile 2025

 BUONA PASQUA 

 E' tempo di rinascita, di risveglio, di cambiamento. E' tempo di rialzare la testa.
C'è anche una bella festa,(l' unica che mi piaccia davvero) che ricorda vicende di risurrezione, di perdono, di redenzione , di ritorno al mondo: Pasqua.
Che possa essere davvero di resurrezione per la nostra Comunità, sotto tutti gli aspetti, e per il mondo intero,
BUONA PASQUA. Buona Pasqua soprattutto a chi soffre con la speranza che venga anche per loro al più presto la resurrezione

giovedì 17 aprile 2025

UN PERSONAGGIO
.È  stato parroco di Treglia e delle borgate di Savignano e Casalicchio, dove si dedicò spontaneamente anche ad insegnare ai giovani, senza alcun compenso, avendo riscontrato che nella popolazione non c’era nessuno che sapesse “leggere e scrivere il proprio nome".
Nel 1811 il Sindaco del Comune di Pontelatone, “per disposizione sovrana” gli conferì l’incarico della pubblica scuola che si doveva fare in parrocchia e che per tale opera fu stabilito un compenso di diciotto ducati (270 euro circa) da dividere col Parroco di Pontelatone don Pasquale Salvadorelli, che aveva lo stesso incarico . 

E' stato ideatore di un progetto per l’ordinamento della pubblica istruzione nel Regno di Napoli presentato nel 1809 a Gioacchino Murat, nel quadro dei lavori per la riforma della scuola, che, però, non ebbe pieno successo.
Studioso di filosofia e di storia antica,dal 1813 al 1833 è stato docente nel seminario di Caiazzo. 
Ha critto molte cose importanti come un compendio di dottrina cristiana,una bellissime ottave su Veturia e Coriolano, un’ode estemporanea su alcuni versi dell’ode XXX del libro 3° di Orazio, che fu recitata alla presenza di Sua Maestà Francesco I e molte altre composizioni poetiche.
(estratto dal libro :"Marcellino Caserta, un Trebulano illistre" di Vincenzo Parillo)

 


 


lunedì 7 aprile 2025

 CAMILLA AURORA

Sono tempi cattivi”, diceva Sant’Agostino e come non dargli retta. Questa settimana si è chiusa con notizie spesso non belle. Tralasciando la politica, quella internazionale a quella del nostro Paese, due drammatici femminicidi hanno, negli ultimi giorni, reso ancor più inquietante il nostro vivere quotidiano.  Ma per nostra speranza c’è anche un’ Italia che cambia, in silenzio,  ma con passione, impegno e valore. Ci sono storie che ci riconciliano con la speranza e la bellezza.
Come quella di Camilla Aurora Fanelli che  rappresenta quella gioventù che solitamente non fa notizia.
La sua storia non la troverete su TikTok, perché Camilla Aurora non si esibisce in balletti discutibili, non è una influencer ammalata di consensi e di contatti, non ha come stile di vita la   “maranza” con i suoi atteggiamenti provocatori e con la tendenza ad attaccar briga, per un nonnulla.
E’ una giovane universitaria e ogni sabato mattina, varca la soglia del carcere di Monza insieme al padre e alla sorella. Non per scontare una pena, bensì come volontaria dell’Associazione “Liberi di giocare”, per allenare una squadra di pallavolo composta da una dozzina di detenuti. Camilla Aurora porta ai suoi coetanei un po’ di quella legalità che nelle strade sembra essere diventata merce rara. Per questo suo impegno di solidarietà nel volontariato, Camilla Aurora è stata nominata – assieme ad altri 28 ragazzi distintisi in diversi lodevoli modi nel 2024 –  dal Presidente della Repubblica, Alfiere della  Repubblica 2025. 

Grazie Aurora! (articolo tratto  da “La Repubblica)


  Pontelatone e la Sconfitta dell’Intelligenza Civica Nel cuore dell’entroterra casertano, in una terra che profuma di storia, fatica e vino...