giovedì 2 marzo 2023

 IL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE

G., pensionato Inps, mi chiede come mai sul cedolino pensione di marzo 2023, la trattenuta relativa all’addizionale comunale ha subito un notevole aumento rispetto al periodo d’imposta precedente.
Gli rispondo che è in buona compagnia e che l’aumento al massimo di legge dell’addizionale comunale Irpef è uno degli effetti del Piano pluriennale di riequilibrio finanziario, quel pesante macigno che grava sul groppone delle famiglie e delle imprese pontelatonesi e che sembra essere già finito nel dimenticatoio.
Ricordiamo,allora, a tutti, che con delibera del Commissario Prefettizio n. 25 del 22.9.2021 è stato approvato un Piano Finanziario Pluriennale per ripianare un deficit di bilancio di 3.859.654 Euro (per intenderci parliamo di circa 7 miliardi e mezzo delle vecchie lire). Un numero da far tremare i polsi, trattandosi di un Comune di poco più di 1.500 abitanti.
Il Piano prevede l’adozione di una serie di “misure correttive” che dovrebbero ripianare il disavanzo di anno per anno a far data dall’approvazione del Piano medesimo (settembre 2021) e nei 20 anni successivi, obbligando i cittadini (anche delle future generazioni) al pagamento delle tasse al massimo di quanto previsto dalla legge.
A beneficio del lettori, riepilogo i passaggi del procedimento relativo al Piano di Riequilibrio Finanziario, (spesso i tgermini non vengono rispettati).
●Il Consiglio Comunale ( o il Commissario Prefettizio) delibera il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario e comunica l’atto alla Corte dei Conti ed al Ministero dell’Interno.
●Il Consiglio Comunale(o il Commissario) , entro 90 giorni, approva con delibera il Piano di Riequilibrio Finanziario (che a questo punto è immediatamente attivo e produce i suoi effetti) e la trasmette entro 10 giorni alla Corte dei Conti ed al Ministero dell’Interno.
●Il Ministero dell’Interno, di regola entro 60 giorni  svolge l’istruttoria con richiesta di integrazioni all’Ufficio Finanziario del Comune
L’Ufficio Finanziario del Comune risponde alle richieste istruttorie del Ministero dell’Interno entro 30 giorni
● Il Ministero dell’Interno redige la relazione finale e la invia alla Corte dei Conti
● La Corte dei Conti richiede integrazioni istruttorie all’Ufficio Finanziario del Comune
● L’Ufficio Finanziario del Comune risponde alle richieste istruttorie entro 60 giorni
● La Corte dei Conti delibera sulla approvazione o diniego del Piano di Riequilibrio Finanziario:
►se approva, il Piano prosegue il suo corso (essendo già perfettamente attivo ed in corso dal 22 settembre 2021)
► se non approva, il Comune può fare ricorso alle Sezioni Riunite della Corte dei Conti o delibera il dissesto finanziario. Questo l’iter previsto dalle norme.
A quanto mi è dato sapere il Piano del nostro Comune, allo stato, è ancora al vaglio della Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti.
Detto ciò, credo che il miglior servizio che l’Amministrazione in carica possa rendere ai cittadini, in una materia così complessa ed articolata come quella del risanamento finanziario, sia la chiarezza e la serietà nell’affrontarlo, dando una doverosa informazione alla comunità amministrata su come le cose realmente stanno, anche mediante la pubblicazione delle richieste istruttorie della Corte, come fatto da altri Comuni in situazioni analoghe (viva la trasparenza).
Il Piano di riequilibrio finanziario è una questione maledettamente seria e come tale va trattata da tutte le componenti istituzionali del Comune, avendo sempre presente che famiglie, incolpevoli, già strozzate da crisi e caro bollette sono chiamate a contribuire al risanamento del disavanzo del bilancio comunale con una tassazione al massimo di legge senza poter usufruire di servizi adeguati in termini di quantità e qualità. 
Non intendo sollevare  polemiche né individuare  responsabilità. Dico solo che “qualcosa non ha funzionato e continua a non funzionare, nonostante la buona volontà dell'Ufficio Ragioneria-Tributi e degli amministratori.
Non vi nascondo che – come direbbe quel Dante Alighieri , che qualcuno in questi giorni ha voluto definire “ il fondatore del pensiero di destra”- mi “ son tremate le vene e i polsi” a fronte di recenti provvedimenti  che, oltre ad essere assolutamente incoerenti con il Piano di riequilibrio deliberato, costituiscono uno schiaffo in faccia alle persone  economicamente più fragili in un momento difficile come quello attuale



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