martedì 1 marzo 2016

ISEE, L'INDENNITA' DI ACCOMPAGNAMENTO NON FA REDDITO
 
Il Consiglio di Stato con una sentenza depositata l'altro ieri (Sez. IV, n. 842/2016) ha stroncato il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 5.12.2013, n. 159 “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE)”. con il quale la Presidenza del Consiglio aveva inserito nel calcolo del reddito ai fini dell' ISEEE anche l'indennità di accompagnamento.
Le argomentazioni della sentenza sono molto articolate e complesse, riporto qui solo la parte essenziale:
: “Non è allora chi non veda che l’indennità di accompagnamento e tutte le forme risarcitorie servono non a remunerare alcunché, né certo all’accumulo del patrimonio personale, bensì a compensare un’oggettiva ed ontologica (cioè indipendente da ogni eventuale o ulteriore prestazione assistenziale attiva) situazione d’inabilità che provoca in sé e per sé disagi e diminuzione di capacità reddituale. Tali indennità o il risarcimento sono accordati a chi si trova già così com’è in uno svantaggio, al fine di pervenire in una posizione uguale rispetto a chi non soffre di quest’ultimo ed a ristabilire una parità morale e competitiva. Essi non determinano infatti una 'migliore' situazione economica del disabile rispetto al non disabile, al più mirando a colmare tal situazione di svantaggio subita da chi richiede la prestazione assistenziale, prima o anche in assenza di essa”.  
Il testo integrale della sentenza lo trovate quì:
https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=QDMAJC2BAC6FR6CKCCQQPWICM4&q=isee

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