LA PAURA DEI GRECI
Atene è cambiata in poche ore più
che durante cinque anni di recessione. Da capitale
europea piena di caffè, musei, metropolitane moderne e pulite, e di
laureati, per la prima volta da decenni si è rituffata
nell’accaparramento. Riempirsi la casa di cibo, benzina o medicine era
un’abitudine da tempo di guerra, che gli anziani ricordano di aver
rispolverato durante il colpo di Stato dei colonnelli nel 1967. Era una
memoria cancellata dalle teste dei più giovani ma ieri è riaffiorata di
colpo, irrazionale e prepotente. «In molti hanno comprato il doppio o il
triplo delle quantità abituali di cardiovascolari, antibiotici,
antinfiammatori», si legge su corriere.it. Durante la giornata la
situazione è arrivata a un punto tale che l’Associazione ellenica delle
aziende farmaceutiche ha dovuto emettere un comunicato: «Non si
registrano carenze di farmaci».
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