25
APRILE, FESTA DELLA LIBERAZIONE
Domani è il 25
Aprile.Una data fondamentale per la nostra storia : la fine
dell'occupazione nazista ed il crollo della dittatura fascista,
avvenuti per l’appunto il 25 aprile del 1945, al termine della
seconda guerra mondiale.
Convenzionalmente fu scelta questa data,
perché il 25 aprile 1945 fu il giorno della liberazione di Milano e
Torino.
Alla liberazione
dell’Italia dalla dittatura si poté arrivare grazie al sacrificio
di tanti giovani ragazzi e ragazze che, pur appartenendo ad un ampio
ed eterogeneo schieramento politico, si chiamavano con un solo nome:
partigiani.
Quei ragazzi e quelle ragazze certamente non sognavano per i loro figli, i loro nipoti, l'Italia di oggi, dove non c'è lavoro, dove la disonestà , la corruzione e politicanti imbecilli la fanno da padroni.
Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia.
Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella.
Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile.
Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care.
La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio.
Lettera di un condannato a morte della Resistenza.
Giordano Cavestro (Mirko)
Di anni 18 - studente di scuola media - nato a Parma il 30 novembre 1925 -. Nel 1940 dà vita, di sua iniziativa, ad un bollettino antifascista attorno al quale si mobilitano numerosi militanti - dopo l'8 settembre 1943 lo stesso nucleo diventa centro organizzativo e propulsore delle prime attività partigiane nella zona di Parma -. Catturato il 7 aprile 1944 a Montagnana (Parma), nel corso di un rastrellamento operato da tedeschi e fascisti - tradotto nelle carceri di Parma -.
Processato il 14 aprile 1944 dal Tribunale Militare di Parma - condannato a morte, quindi graziato condizionalmente e trattenuto come ostaggio -. Fucilato il 4 maggio 1944 nei pressi di Bardi (Parma), in rappresaglia all'uccisione di quattro militi, con Raimondo Pelinghelli, Vito Salmi, Nello Venturini ed Erasmo Venusti.
Parma, 4-5-1944
Cari compagni, ora tocca a noi.
Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella.
Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile.
Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care.
La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio.
Sui nostri corpi si farà il grande faro della LibertÃ
2 commenti:
Come saranno nominati gli scrutatori per le elezioni regionali ?
Non ne ho idea, non è a me che bisogna chiederlo. Posso solo dire che la legge consente la nomina diretta da parte dei componenti la commissione elettorale. Personalmente ritengo questo criterio discrezionale, oltre che ingiusto, alquanto immorale.
Tale discrezionalità mal si concilia con la normativa sul voto di scambio che, in linea di principio, punisce l'azione del candidato il quale, in cambio di favori LECITI o illeciti, prometta ad un elettore di ricambiare il voto con un vantaggio personale o con una promessa dello stesso: in sostanza, per un candidato sarebbe rischioso addirittura offrire una pizza ("finalizzata") ad un elettore ma non garantirgli la presenza al seggio con un compenso di circa 120 euro. Sono le stranezze dell'Italia.
Anche quando non c'è la promessa o la richiesta del voto da parte di un candidato , è quasi naturale che la scelta discrezionale di un cittadino piuttosto che un altro crei nel “prescelto” una sorta di soggezione psicologica ( "riconoscenza") che in qualche modo limita la libera espressione del voto.
Detto questo, mi auguro che la commissione nella nomina adotti un criterio imparziale e trasparente, dando priorità a persone a basso reddito e che non ha mai ricoperto tale carica prima d'ora.
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