martedì 25 marzo 2014

Un grido di allarme: anche Pontelatone è un paese in forte calo demografico
Che vivessimo anni di involuzione, lo sapevamo, ma forse non immaginavamo lo spessore della crisi demografica, che sta investendo anche il nostro Comune, specie la frazione Treglia un tempo con strade e piazza animate e piene di vita. Situazione drammatica resa evidente da una battuta. "Abbiamo difficoltà per raggiungere il numero sufficiente a organizzare una partita a carte".
Quello che più preoccupa è il trend, che sembra non conoscere inversioni di tendenza, almeno a giudicare dai dati e dai grafici che allego
L'andamento demografico dal 2001 al 2012, in base ai dati ISTAT , mostra la curva dei residenti in continua discesa. Un calo che si è accentuato negli ultimi anni, dopo un periodo di galleggiamento. Del resto il proliferare delle case disabitate non lascia presagire niente di meglio.


Bilancio demografico Anno 2013 (dati provvisori)
Comune: Pontelatone
Mese Popolazione
inizio periodo
Nati Vivi Morti Saldo
Naturale
Iscritti Cancellati Saldo
migratorio e per
altri motivi
Popolazione
fine periodo
Gennaio
1752 2 4 -2 2 5 -3 1747
Febbraio
1747 3 2 1 0 2 -2 1746
Marzo
1746 2 2 0 10 7 3 1749
Aprile
1749 0 1 -1 2 7 -5 1743
Maggio
1743 1 1 0 2 4 -2 1741
Giugno
1741 0 1 -1 4 9 -5 1735
Luglio
1735 3 3 0 2 3 -1 1734
Agosto
1734 0 3 -3 1 3 -2 1729
Settembre
1729 0 1 -1 1 9 -8 1720
Ottobre
1720 0 2 -2 3 4 -1 1717

Come si vede nel prospetto sottostante, dal 2001 all'ottobre 2013 , la popolazione di Pontelatone è passata da 1881 a 1717 unità con una perdita secca a pari a -164 persone. Questo nonostante un dato curioso: l'incremento dei nuclei familiari residenti degli ultimi anni, quando si è passati dalle 705 famiglie del 2003 alle 743 famiglie del 2012, mentre la popolazione in totale è diminuita di 126 unità. .

Anno
Data rilevamento
Popolazione
residente
Variazione
assoluta
Variazione
percentuale
Numero
Famiglie
Media componenti
per famiglia
2001
31 dicembre
1.881
-
-
-
-
2002
31 dicembre
1.878
-3
-0,16%
-
-
2003
31 dicembre
1.878
0
0,00%
705
2,66
2004
31 dicembre
1.847
-31
-1,65%
711
2,60
2005
31 dicembre
1.829
-18
-0,97%
711
2,57
2006
31 dicembre
1.835
+6
+0,33%
712
2,58
2007
31 dicembre
1.837
+2
+0,11%
720
2,55
2008
31 dicembre
1.842
+5
+0,27%
748
2,46
2009
31 dicembre
1.810
-32
-1,74%
763
2,37
2010
31 dicembre
1.819
+9
+0,50%
746
2,44
2011
31 dicembre
1.756
-2
-0,11%
746
2,35
2012
31 dicembre
1.752
-4
-0,23%
743
2,36
   2013       31 ottobre              1.717
Il prospetto sull'andamento migratorio dal 2002 al 2012 si presenta con un saldo negativo di 74. Il movimento da e verso altri comuni italiani fa registrare una perdita di 149 unita (296 arrivi a fronte di 445 partenze, mitigato dal saldo con l'estero (91 arrivi a fronte di 26 partenze).
Anno
1 gen-31 dic
Iscritti
Cancellati
Saldo Migratorio con l'estero
Saldo Migratorio totale
DA
altri comuni
DA
estero
per altri
motivi
PER
altri comuni
PER
estero
per altri
motivi
2002
25
5
2
19
8
2
-3
+3
2003
25
9
10
48
1
0
+8
-5
2004
18
16
0
60
0
0
+16
-26
2005
23
2
0
37
4
0
-2
-16
2006
34
4
0
35
0
0
+4
+3
2007
53
13
1
68
4
0
+9
-5
2008
33
15
0
34
4
1
+11
+9
2009
9
4
0
47
2
0
+2
-36
2010
30
12
0
31
1
0
+11
+10
2011 
21
5
0
27
2
0
0
-4
2012
25
6
1
39
0
0
+6
-7
totale
296
91
14
445
26
3
62
-74
Il confronto nascite-decessi registra un lieve saldo negativo. Complessivamente nell'arco di 11 anni sono nati solo 184 bambini a fronte dei 193 decessi..
Anno
Bilancio demografico
Nascite
Decessi
Saldo Naturale
202
1 gennaio-31 dicembre
20
26
-6
20030
1 gennaio-31 dicembre
19
14
+5
2004
1 gennaio-31 dicembre
12
17
-5
2005
1 gennaio-31 dicembre
16
18
-2
2006
1 gennaio-31 dicembre
20
17
+3
2007
1 gennaio-31 dicembre
18
11
+7
2008
1 gennaio-31 dicembre
16
20
-4
2009
1 gennaio-31 dicembre
23
19
+4
2010
1 gennaio-31 dicembre
14
15
-1
2011 
1 gennaio-31 dicembre
11
24
-13
2012
1 gennaio-31 dicembre
15
12
+3
totale

184
193
9
La ripercussione di questi dati sulla vita sociale del paese è facile immaginarla, a cominciare dalla desertificazione cui sono destinati l'asilo infantile e le scuole primarie e medie, peraltro già avviata.
Le attività commerciali presenti sulla piazza (negozi, bar, ecc.), sopravvivono solo grazie agli sforzi degli esercenti, che sono costretti a fare sacrifici enormi per tirare avanti.
Il Comune di Pontelatone si trova in una posizione strategica in quanto situato a pochi Km dai grossi centri (Caserta, S.Maria C.V., Capua e la stessa Napoli).
Nonostante ciò si assiste ad un lento ma continuo degrado economico e politico con conseguenze devastanti sul tessuto sociale della comunità locale(alta disoccupazione giovanile, emigrazione verso altri centri, servizi sociali pressochè inesistenti, attività produttivecommerciali ed artigianali in decadenza, scarso interesse per l'associazionismo culturale e sociale a causa di una inadeguata politica di sostegno per tali iniziative).
Non sto qui ad analizzare le cause e individuare le responsabilità (casomai lo faremo in altro momento), piuttosto chiedo e ci chiediamo cosa fare per invertire la rotta.
Sarebbe bello se l'amministrazione, le associazioni e i privati cittadini provassero, almeno una volta e tutti insieme, a tenere presente questi dati e dare o almeno a cercare risposte per fermare il declino di Pontelatone.











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