IL DEBITO CRESCE ANCORA
E' uscito il supplemento all'ultimo bollettino della Banca d'Italia. Mentre
il mondo della politica continua
ad azzuffarsi su tutto, mentre la stampa, la televisione hanno al centro
della loro attenzione le vicende del ministro Nunzia Di Girolamo (il
nuovo che avanza) e i rimborsi spese dei consiglieri regionali, di ogni
colore, mentre continuano ad arrivare dalle imprese allarmi
del tutto giustificati ma del tutto inascoltati, il bollettino registra mese dopo mese sempre
nuovi record nel debito pubblico che ha ormai superato i 2100
miliardi (2104 per l'esattezza) con incrementi mensili di così larga
entità (19 miliardi in più a novembre 2013 rispetto ad ottobre)
Quì
se non ci si ferma a pensare , se non ci si rende conto che l'emergenza stavolta e
come non mai è al limite del punto di rottura, l'Italia va a sbattere.
Da
parte mia, contrariamente a qualche tempo fa, comicio ad avere poca fiducia che ciò avvenga. Assisto
con sconcerto allo scollamento e non posso non pensare che un Paese in
cui un parlamentare non ha avuto vergogna a presentare una richiesta
di rimborso per due gelati, in cui un altro si è fatto rimborsare
"Diabolik", in cui Cota, governatore di una regione
importante mica l'ultimo arrivato, ha chiesto il rimborso di quanto
speso per le sue mutande verdi (ha restituito l'importo, è vero, ma
solo dopo lo scoppio dello scandalo, circostanza che è un'aggravante
perché evidenzia la convinzione che noi "cittadini"
possiamo continuare ad essere presi per i fondelli ), in cui manca il senso dell'etica pubblica e del rispetto del denaro pubblico, che spesso viene chiesto e sprecato senza remora(ho guardato il piano triennale delle opere pubbliche di un piccolo Comune, il nostro, e sono stato preso dallo sconforto), non posso non pensare, ripeto, che un Paese così non può
salvarsi.
Speriamo bene.
Speriamo bene.
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