GIOVANI
SERI
E PREPARATI
PER UN PAESE
NORMALE
Trasformare Pontelatone in un “paese
normale”, questo dovrebbe essere oggi l'obiettivo principale di chi
amministra.
Un paese dove maggioranza e
opposizione consiliare
partecipino attivamente alla gestione della cosa pubblica senza
litigare o accapigliarsi su qualsiasi cosa. Un paese dove i
cittadini siano parte attiva ed integrante della vita amministrativa
fornendo consigli, suggerimenti oppure elaborando proposte.
Un paese dove un sano e trasparente
dibattito agevoli il compito, sicuramente non facile specie di questi
tempi, dell'amministratore. Insomma niente di più che un "paese
normale".
Purtroppo questa esigenza di “
normalità” a Pontelatone non è avvertita per niente.
Né da parte della
maggioranza che amministra il paese, che
anzi ha fatto di tutto
perché
questa normalità non si realizzasse(vanificando i buoni propositi e gli sforzi dell'opposizione), né
dai cittadini che avendo in mano l'arma decisiva del voto avrebbero
potuto segnare una svolta nel modo di far politica e di amministrare
il paese.
E allora, preso atto di ciò, cosa si
fa? Si chiude baracca e burattini e ci si adegua a questa realtà
immobile e stantia? Si alza bandiera bianca, ci si affaccia alla
finestra e si aspetta che scenda qualcosa dal cielo?
No, sarebbe veramente la fine. Bisogna continuare a scuotere le coscienze di chi è rimasto per troppo tempo fermo a guardare e a sonnecchiare. Per convincere a cambiare atteggiamento a coloro che continuano cocciuti ed imperterriti a dare deleghe in bianco disinteressandosi poi di quello che accade, che continuano a tenere le fette di prosciutto davanti agli occhi.
Certo, l'esperienza vissuta ci dice che
si tratta di un 'impresa difficile, molto difficile, ma che, per il
bene di tutti, va perseguita, nella speranza che qualcosa di nuovo
accada.
Sento da tempo che i giovani si
lamentano perché non gli viene dato spazio. Caspita, nella realtà
pontelatonese, come si è andata evolvendo soprattutto negli ultimi
anni, grazie anche ad una opposizione che non ha mai mollato, di
spazio ce n'è, eccome. Basta riempirlo. Ma attenzione, non basta la
voglia di esserci(per di più
solo al momento delle elezioni)
Ripassando con la memoria visiva i
consigli comunali di cui ho fatto parte , sono preso da
tristezza nel rivedere tanti volti giovani messi lì solo a
riempire le liste e usati poi come marionette attraverso un
perenne lavaggio del cervello.
Lo spazio c'è, ma, se
veramente si vuole il cambiamento, questo spazio va riempito con
giovani seri e preparati che
abbiano la consapevolezza che il
cambiamento non si realizza con la semplice sostituzione degli
amministratori , ma con una vera e propria rivoluzione nel modo di
pensare e di fare politica rispetto a quella praticata a
Pontelatone negli ultimi anni (quindicennio), verso la
quale anche i giovani si
sono mostrati indifferenti,se
non addirittura (inconsapevoli ?) sostenitori.
Giovani seri e preparati
, aperti mentalmente,
senza pregiudizi, capaci di ragionare con la propria testa, coscienti che
amministratori non ci si improvvisa e che amministrare è un'azione
che va supportata da esperienza e conoscenze.
Ho marcato “giovani seri e
preparati” , perché essere solo giovani non basta. L'età
anagrafica non è, di per sé,
indicativa di nulla.
Diceva
il noto studioso di scienza
politica Giovanni
Sartori:” Ho conosciuto moltissimi maestosi
imbecilli di tutte le età,
così come persone che restano intelligenti a 90 anni. Pensionare a
55 anni il cervello di chi lo ha, per insediare il cervello di chi
non lo ha, è una delle idee più insensate e nocive che io ricordi
(alla lunga anche per chi la applaude da giovane)».
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