giovedì 8 agosto 2013

GIOVANI SERI E PREPARATI PER UN PAESE NORMALE


Trasformare Pontelatone in un “paese normale”, questo dovrebbe essere oggi l'obiettivo principale di chi amministra.
Un paese dove maggioranza e opposizione consiliare partecipino attivamente alla gestione della cosa pubblica senza litigare o accapigliarsi su qualsiasi cosa. Un paese dove i cittadini siano parte attiva ed integrante della vita amministrativa fornendo consigli, suggerimenti oppure elaborando proposte.
Un paese dove un sano e trasparente dibattito agevoli il compito, sicuramente non facile specie di questi tempi, dell'amministratore. Insomma niente di più che un "paese normale".
Purtroppo questa esigenza di “ normalità” a Pontelatone non è avvertita per niente.
Né da parte della maggioranza che amministra il paese, che anzi ha fatto di tutto perché questa normalità non si realizzasse(vanificando i buoni propositi e gli sforzi dell'opposizione), né dai cittadini che avendo in mano l'arma decisiva del voto avrebbero potuto segnare una svolta nel modo di far politica e di amministrare il paese.
E allora, preso atto di ciò, cosa si fa? Si chiude baracca e burattini e ci si adegua a questa realtà immobile e stantia? Si alza bandiera bianca, ci si affaccia alla finestra e si aspetta che scenda qualcosa dal cielo?

No, sarebbe veramente la fine. Bisogna continuare a scuotere le coscienze di chi è rimasto per troppo tempo fermo a guardare e a sonnecchiare. Per convincere a cambiare atteggiamento a coloro che continuano cocciuti ed imperterriti a dare deleghe in bianco disinteressandosi poi di quello che accade, che continuano a tenere le fette di prosciutto davanti agli occhi.
Certo, l'esperienza vissuta ci dice che si tratta di un 'impresa difficile, molto difficile, ma che, per il bene di tutti, va perseguita, nella speranza che qualcosa di nuovo accada.
Sento da tempo che i giovani si lamentano perché non gli viene dato spazio. Caspita, nella realtà pontelatonese, come si è andata evolvendo soprattutto negli ultimi anni, grazie anche ad una opposizione che non ha mai mollato, di spazio ce n'è, eccome. Basta riempirlo. Ma attenzione, non basta la voglia di esserci(per di più solo al momento delle elezioni)
Ripassando con la memoria visiva i consigli comunali di cui ho fatto parte , sono preso da tristezza nel rivedere tanti volti giovani messi lì solo a riempire le liste e usati poi come marionette attraverso un perenne lavaggio del cervello.
Lo spazio c'è, ma, se veramente si vuole il cambiamento, questo spazio va riempito con giovani seri e preparati che abbiano la consapevolezza che il cambiamento non si realizza con la semplice sostituzione degli amministratori , ma con una vera e propria rivoluzione nel modo di pensare e di fare politica rispetto a quella praticata a Pontelatone negli ultimi anni (quindicennio), verso la quale anche i giovani si sono mostrati indifferenti,se non addirittura  (inconsapevoli ?) sostenitori.
Giovani seri e preparati , aperti mentalmente, senza pregiudizi, capaci di ragionare con la propria testa, coscienti che amministratori non ci si improvvisa e che amministrare è un'azione che va supportata da esperienza e conoscenze.
Ho marcato “giovani seri e preparati” , perché essere solo giovani non basta. L'età anagrafica non è, di per sé, indicativa di nulla.
Diceva il noto studioso di scienza politica Giovanni Sartori: Ho conosciuto moltissimi maestosi imbecilli di tutte le età, così come persone che restano intelligenti a 90 anni. Pensionare a 55 anni il cervello di chi lo ha, per insediare il cervello di chi non lo ha, è una delle idee più insensate e nocive che io ricordi (alla lunga anche per chi la applaude da giovane)».




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