venerdì 12 luglio 2013

LA TERRA DEI FUOCHI


Ho seguito, l'altra sera su Rai 2, la nuova trasmissione condotta da Nicola Porro “ Virus, il contagio delle idee".
Si è parlato , tra l'altro, della situazione dei rifiuti in Campania , con  collegamento con Giugliano, dove c'erano  i rappresentanti dei movimenti che si battono contro i rifiuti tossici, i quali hanno aspramente criticato il giornalista accusandolo di disinformazione.
Porro aveva affermato che il problema dei rifiuti in Campania sarebbe la conseguenza della scarsa percentuale della raccolta differenziata e dal rifiuto dei cittadini campani dei termovalorizzatori.
Il vero problema  in quelle zone che vede Giugliano come epicentro della cosiddetta Terra dei fuochi non è lo smaltimento dei rifiuti urbani. Il dramma è lo smaltimento dei rifiuti industriali. Vernici, scarpe, gomma, lavatrici, frigoriferi, televisori,amianto e tutto quanto è difficilmente smaltibile, per anni è stato sotterrato nelle campagne delle province di Caserta e Napoli. E quei terreni stanno restituendo quel veleno nei prodotti coltivati in quelle campagne. E' naturale, quindi, che la popolazione si indigni quando si affronta il problema e non si fa riferimento ai rifiuti tossici in buona parte venuti dalle aziende del Nord. Il vero problema in quelle zone , dove ci si ammala di tumore molto più che altrove, non è se fare o meno il termovalorizzatore, il problema è bonificare terreni in cui si producono ortaggi avvelenati.
E pensare che quella una volta era la Campania felix, ...oggi infelix.
Sentite il brano della cantautrice Agnese Ginocchio, da sempre schierata in prima persona contro lo scempio ed il disastro dei rifiuti in provincia di Caserta, Napoli e Campania.

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