lunedì 22 aprile 2013


L'IRA DI NAPOLITANO
Duro discorso di giuramento di Napolitano per il suo nuovo mandato. Era dai tempi di Pertini che non si sentivano parole così severe nei confronti della classe politica.
Scena quasi surreale in Parlamento. Mentre il Capo dello Stato lanciava i suoi strali contro le forze politiche colpevoli di “irresponsabilità”, loro, i parlamentari bacchettati, invece di vergognarsi, applaudivano,tanto da far dire a Napolitano “i vostri applausi non inducano all'autoindulgenza”
Un discorso di grande franchezza che ha messo tutti di fronte alla loro responsabilità. Ha stigmatizzato 20 anni di contrapposizioni spesso speciose e inutili. Ha richiamato la responsabilità dei partiti per la corruzione, per non aver fatto le riforme, tra cui la legge elettorale
Una bacchettata anche per il Movimento 5 Stelle con il monito ad evitare l“avventurosa e deviante” contrapposizione tra piazza e Parlamento.
Un bel discorso, forse l'unico bel discorso che si è sentito in Italia negli ultimi anni da parte di un politico. Riassumibile più o meno con un "EMMO' FATE QUELLO CHE DICO IO"


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