giovedì 22 settembre 2011

AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA PER RILEVATORI CENSIMENTO POPOLAZIONE.

Attraverso opportunità come quella del Censimento l'Amministrazione avrebbe potuto dare un segnale di discontinuità e di rinnovamento rispetto alle scelte poco trasparenti del passato.E invece......

Nella giornata di ieri sul sito istituzionale del Comune di Pontelatone (www.comunepontelatone.it)è stato pubblicato uno scarno Avviso per la nomina di due rilevatori per il Censimento della Popolazione e delle Abitazioni.

Tralasciando ogni commento sulla legittimità di un avviso così composto e sul fatto che l'avviso sia stato emanato a tempo scaduto rispetto a quello fissato dalla circolare ISTAT n. 6 del 21giugno 2011 non si può non osservare:

  1. il bando fissa il termine di presentazione delle domande a solo 5 giorni dalla data di pubblicazione dell'avviso solo sull'albo pretorio on line. La scadenza è fissata per il giorno 26 settembre. Quindi ragazzi affrettatevi,telefonate, mandate i messaggini agli amici.
  2. l'avviso è iniquo dal punto di vista sociale non prevedendo alcun punteggio preferenziale per coloro che sono senza lavoro. Non esiste, infatti, la menzione di questo parametro socialmente rilevante nella selezione adottata dal Comune. In una situazione economica così precaria sarebbe stato opportuno privilegiare i disoccupati a fronte di pensionati o di chi già svolge alte attività.


  1. Si rimane perplessi rispetto a quanto previsto per l'attribuzione dei punteggi ai cosiddetti TITOLI PREFERENZIALI. La cosa che più stona nel bando del Comune di Pontelatone è che contino 10 punti i corsi di specializzazione e la Patente Europea del Computer, conteggiata più di una laurea che vale per il Comune 7 punti o di una laurea triennale che vale 5 punti. Un punteggio abnorme, soprattutto se è lecito supporre che un laureato o uno studente universitario abbia una certa praticità con l'uso quotidiano del personal computer e sia in grado di inserire i dati nel sistema informatico. In altri Comuni o non c'è proprio o vale un punteggio minimo.

Cosa significa ? Significa, ad esempio, che uno in possesso della patente europea del computer scavalca anche un laureato in scienze statistiche con 110 e lode. Ma si potrebbero fare esempi ad iosa.

Ugualmente lascia molto perplessi il punteggio riservato ( 8 punti) a chi abbia precedenti esperienze lavorative presso gli uffici demografici, anagrafici, elettorali dei Comuni e a chi ha precedenti esperienze lavorative presso centri elaborazione dati di Enti privati e pubblici (6 punti).

Si hanno insomma forti perplessità su tutto.

Stando così le cose, meglio sarebbe selezionare i partecipanti in modo trasparente, anche tramite un  sorteggio in seduta pubblica, in modo da non dare adito ad eventuali disparità.




3 commenti:

Domenico Iodice ha detto...

Stimati conoscenti e non,

Codesto mio topic forse sarà di un ultimo contributo alla “ causa “.
Con forte rammarico, asserisco che, qui, C'E' CHI PREDICA BENE E RAZZOLA MALE!!!
Nel attiguo anno 2014, pur quando tutte le attuali innovazioni istituzionali che stanno prendendo forma saranno andate a pieno regime, ci ritroveremo in un Pontelatone completamente dissimile, per non dir stravolto, e con norme di funzionamento totalmente diverse da quelle a cui ci siamo abituati in questi anni. E questo avverrà nonostante la stragrande maggioranza dei cittadini non se ne renda ancor conto, ma la cosa più grave è che purtroppo neanche l'attuale classe politica pontelatonese se ne rende conto; c’è poca comunicazione, poco interesse della politica e tutto ciò malgrado il fatto che il 2014 sia, di fatto, domani. Avremo tante cose da far, o passerà il principio che dovremo farle tutti insieme, politicamente e istituzionalmente, a tutti i livelli delle autonomie, comunali, provinciali e regionali o altrimenti sarà una catastrofe. Pur perché codesta è una tappa storica, d’ora in avanti dovremo sopravvivere senza più i trasferimenti di “ papà Stato “, partendo non più, come in passato, dalle spese storiche ingiustificate e poco limpide, e spesso “ allegre “ aggiungo io, ma dai costi e fabbisogni standard, che si dovranno sostenere esclusivamente con i tributi dei cittadini e altre entrate. E siccome ci saranno molti meno quattrini a disposizione, come illustrano molti studi fatti dalle associazioni degli enti locali, questa nova e ardua sfida epocale dovremo affrontarla per forza tutti insieme. E per far questo il Comune dovrà evitar di continuare a essere, come sta facendo in questi ultimi anni, un ente di gestione, una sorta di “ Supercomune “, che si occupa anche degli stanziamenti di poche centinaia di euro per il rifacimento di una stradina privata etc. etc. Il Comune dovrà invece diventare finalmente quello che deve essere, un ente che migliora la vita dei cittadini con iniziative fruttuose, smettendo di indirizzare acqua ai soliti mulini. L'attuale Amministrazione di Pontelatone, pur deve istituire due “ obblighi “ per il pontelatonese: QUELLO DI PARLARE E QUELLO D'ESSER ASCOLTATO .

Amedeo Izzo ha detto...

Si può essere o meno d’accordo con quello che Domenico pensa e dice , ma non si può negare che le cose non le manda a dire e che non fa sconti a nessuno. Come pure bisogna riconoscere che non si è mai venduta l’anima.
Detto questo, credo che Domenico sbagli nel pensare che il cambiamento di un modello di amministrazione che ha compromesso lo sviluppo e la democrazia(parlare e essere ascoltato) di questo nostro paese debba avvenire ad opera dei soliti don Chisciotte. Serve una presa di coscienza collettiva ed una piccola rivoluzione culturale.
Sono ben consapevole che quando si prendono posizioni controcorrenti si è impopolari e scomodi, ma per il cambiamento bisogna aver coraggio. Troppo spesso i cittadini si lamentano, peccato che il più delle volte, la maggior parte di questi concittadini, finiscono per tacitarsi e scordarsi subito delle critiche quando si concede loro un piccolo favore.
Ecco, allora, che quello di cui Pontelatone ha vero bisogno, è principalmente una crescita culturale ed un maggiore senso civico. Mi auguro che i giovani, superando i vecchi steccati del passato,abbiano il coraggio di esporsi sempre di più in prima persona, organizzando anche dei momenti di approfondimento culturale e politico. Personalmente, lo ritengo essenziale.
Negli ultimi 15 anni sono passati per il Consiglio Comunale tantissimi giovani; ebbene, mi pare che nessuno sia emerso, per molti è stata un'esperienza assai deludente.
E sarà sempre così in assenza di una piccola ribellione culturale ad una politica tutta appiattita sull'appartenenza, quando invece è necessaria la "buona politica" fatta di buoni valori, di competenze e di cultura, di fantasia e di innovazione, di concretezza e di azione.

Anonimo ha detto...

E'vero,negli ultimi anni sono sati eletti molti giovani, nella maggioranza e nella minoranza, ma nessuno ha dimostrato di avere le p....

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