sabato 12 febbraio 2011

DIAMO UN SEGNALE DI CAMBIAMENTO E DI UNITA'

Analizzare gli errori del passato per tornare ad essere una comunità che lavora per gli stessi obiettivi: su questo tutti dovrebbero convergere e prodigarsi per un accordo, un’intesa per dare delle idee e far nascere un progetto di cambiamento sano e capace di dare una valida alternativa alla vita amministrativa del nostro paese.
Un’alternativa che tutti chiedono e che trova conferma nelle persone ormai stanche di un modo di amministrare che, anteponendo logiche di potere al buon senso, ha spaccato il paese e lo ha portato in una condizione di grossa difficoltà.
Ripeto, per costruire un progetto credibile e vincente c’è bisogno di tutti, abbattendo il muro dei personalismi e dell’incapacità di dialogo.
Un progetto vincente nasce anche dalla capacità di progettazione, dalla capacità di aggregazione, perdonando gli errori fatti, ma mai dimenticandoli per non ripeterli.
Non ricadiamo nella faziosità, nella chiusura mentale che segna giornalmente la vita del nostro paese , ma con umiltà e determinazione diamo un segnale di cambiamento, d’unità, di capacità.
Non si può pensare di amministrare un paese con continui scontri e profonde divisioni

2 commenti:

Anonimo ha detto...

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti”.“Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa”

Amedeo Izzo ha detto...

Del bellissimo brano del noto politico e giornalista Antonio Gramsci, che non conoscevo e che mi dicono sia stato recitato sul palco del Festival di Sanremo (non ho seguito il festival), riporterei anche:” odio gli indifferenti anche per ciò che mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto.”
L’odio è un sentimento forte e pericoloso, ma è chiaro che ha un valore simbolico contro l’indifferenza.
Invito gli “ indifferenti “ del nostro paese a leggere il brano nella sua interezza e a riflettere. Chissà………….

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