giovedì 10 febbraio 2011

CONTO CONSUNTIVO 2009: Il Comune è strutturalmente deficitario

L’articolo 242 del testo unico sugli enti locali recita al comma 1: Sono da considerarsi in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili da una apposita tabella, da allegare al certificato sul rendiconto della gestione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà presentino valori deficitari. Il certificato è quello relativo al rendiconto della gestione del penultimo esercizio precedente quello di riferimento.
Il Comune di Pontelatone vìola clamorosamente cinque dei dieci parametri della tabella per cui è strutturalmente deficitario. Questo è quanto emerge dal Conto Consuntivo 2009 approvato agli inizi di questo mese dal Commissario Prefettizio.
Un Consuntivo, che nonostante tutti gli infingimenti, avendo violato,comunque la metà dei parametri di deficitarietà, ha precipitato il Comune nell’anticamera del dissesto( il dissesto equivale al fallimento di una società privata, con la differenza che nel privato le conseguenze ricadono su chi ha determinato il fallimento, mentre nel caso del Comune ricadranno sui cittadini).
Le difficoltà economiche del Comune di Pontelatone sono ormai note a tutti: i cittadini ne parlano nei bar e nelle piazze, gli stessi amministratori fino a quando non è arrivato il Commissario Prefettizio ripetevano sempre più spesso “non ci sono soldi”. Infatti vi sono tanti “indicatori” pratici che testimoniano tali difficoltà, come la mancanza di fondi finanche per la manutenzione (ordinaria) delle scuole e delle strade del nostro Comune, la ricerca di beni immobili comunali da vendere non per spese di investimento ma per pareggiare i debiti correnti , la circostanza che i pagamenti ai fornitori dell'Ente vengono effettuati con fortissimo ritardo e con il contagocce.
Inoltre il Comune di Pontelatone continua ad essere sistematicamente in anticipazione di cassa (usufruendo cioè di prestiti da parte del Tesoriere per effettuare i più urgenti e inderogabili pagamenti) : ovviamente tali prestiti/anticipazioni da parte del Tesoriere si pagano a caro prezzo generando interessi passivi che gravano sulle casse comunali.
Ritorneremo sul conto consuntivo non appena in possesso di tutti i dati

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il signor Izzo ha amministrato bene riguardo al controllo dei dipendenti e tenere in ordine il territorio. Ma in quanto alla disponibilità a favorire iniziative dei cittadini per attività imprenditoriali è sempre stato restio, a qualche richiesta ha subito risposto NO, se vuole ritornare si mostri più aperto e meno timoroso.

Amedeo Izzo ha detto...

La via maestra per la crescita e lo sviluppo di un paese è il rispetto delle regole,della legalità.
Senza legalità non c'è sviluppo. Senza la legalità, senza regole vi è il disordine, l'abuso, l'ingiustizia, la palude delle furbizie e degli interessi clientelari.
Coraggioso non è chi asseconda queste cose(cosa troppo facile), ma chi le contrasta.E, durante l'amministrazione da me presieduta, siamo stati impegnati giorno per giorno su questo fronte.Non mi pare che i paesi dove le regole non vengono rispettate, come ad esempio,quelli situati in certe zone delle nostra provincia, siano paesi sviluppati.Come non mi pare che le amministrazioni che si sono succedute alla mia,(più coraggiose?), abbiano generato sviluppo e occupazione. Basta confrontare i dati dei vari anni della camera del Commercio,industria, agricoltura e artigianato e quelli dell'ufficio del lavoro per rendersene conto.
Purtroppo molte volte, in perfetta buona fede come credo sia il commentatore, ci si forma una convinzione non sui fatti, ma sul sentito dire, che molte volte, soprattutto in politica, è frutto di una propaganda bugiarda.
Ad un amministratore è richiesto, ad esempio, di fare un buon piano regolatore, un buon piano di insediamento industriale per consentire al cittadino di realizzare la sua aspirazione, non è richiesto di violare la legge, cosa che si ritorcerebbe a danno dello stesso cittadino.
Una concessione edilizia illegittima, ad esempio, resta illegittima anche se è rilasciata dal Sindaco e chi ne subisce eventualmente le conseguenze dannose è il cittadino.
Quanto all'affermazione che sarei stato sempre restio alle richieste per attività imprenditoriali mi farebbe piacere sapere, in concreto, a che cosa il commentatore si riferisce. Potrei fornire chiarimenti al riguardo.
Grazie per il commento che leggo comunque come apprezzamento per il mio operato di Sindaco.

Anonimo ha detto...

Le parole dell'ex sindaco Izzo ad oggi si sono rilevate veritiere.
i cittadini pagano per tutti gli errori delle ultime amministrazioni.
E credo fortemente in un cambio di rotta repentino alle prossime elezioni.
Auguri a questo piccolo paese del sud Italia....

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