giovedì 23 dicembre 2010

QUALE AMMINISTRAZIONE PER IL FUTURO

Il commissariamento del Comune, dovuto allo sfacelo politico-amministrativo in cui vive da alcuni anni il nostro paese ,sembra non aver insegnato nulla.
La grave situazione dovrebbe indurre ad una seria riflessione e a ricercare le soluzioni più opportune per dare al paese un’amministrazione autorevole ed efficiente, superando le divisioni, la logica delle simpatie ed antipatie personali ed avendo come unico punto di riferimento il bene della comunità.
Invece, si sente parlare di riproposizione di candidature di coloro che hanno causato questo sfacelo, di aspiranti Sindaci in cerca di candidati, meglio se appartenenti ad un nucleo familiare quanto più numeroso possibile; poco importa se questi portatori di voti siano poco più di emeriti sprovveduti.
Altri si fanno paladini, a chiacchiere, del "rinnovamento totale", ma con il loro vecchio modo di essere e di fare non contribuiscono a rinnovare proprio niente.
Insomma, una babele di voci, di gruppi e gruppuscoli,quando invece sarebbe necessaria un'attenta riflessione sulla situazione del Comune per ricercare l’unità sulle cose più importanti da fare: risanamento del bilancio, creazione delle condizioni di sviluppo di attività economiche, promozione di una ordinata crescita edilizia del paese, ridare fiducia e speranza ai giovani.
Personalmente sono in gran parte concorde con il rinnovamento, c’è la necessità di scrivere una pagina nuova per Pontelatone; pur tuttavia non può in ogni caso ritenersi condizione unica ed essenziale per poter partecipare ad una competizione elettorale il semplice fatto di non essere mai stato amministratore comunale. L’entusiasmo dei giovani è necessario per una nuova stagione amministrativa, ma ad esso va affiancata l’esperienza (ma non vorrei che con ciò si equivocasse) di persone credibili ed affidabili.
Io la penso così, voi cosa ne pensate ?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo come lei dice il criterio di selezione dei canditati e legato solo al fattore famiglia numerosa, dalle ns parti, e non come dovrebbe alle capacità professionali degli individui. A mio modesto parere il managment di "un'azienda" per risultare efficace deve avere conoscenza in materia.

Amedeo Izzo ha detto...

Hai ragione.Purtroppo è una realtà con la quale bisogna fare i conti.

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