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2 commenti:
Che sindaco vorresti?
Una persona PREPARATA che sappia circondarsi di persone che sappiano fare squadra. Significa porsi degli obiettivi e lottare per portarli avanti, soprattutto NON IN SILENZIO, ma IN COSTANTE CONTATTO CON I CITTADINI. Una comunità è fatta di cittadini e non solo di amministratori che operano dietro le quinte. Così come una messa è composta da preti e fedeli. Così come una classe è fatta da allievi e da insegnanti.
Così io rispondo al sondaggio.
Ma qualcuno è convinto che a Pontelatone si possa agire in questo modo? IO NO!!!
La realtà di Pontelatone è quella di tantissimi Comuni del Sud, dove il consenso ottenuto attraverso l’elargizione arbitraria di favori ha trasformato il cittadino in suddito. C’è da dire però( e penso che questo sia molto importante) che non tutti quelli che rivestono cariche politiche o amministrative si comportano allo stesso modo, anzi.
Purtroppo questo non viene percepito da molti cittadini che finiscono per avere una visione superficiale e caciarona della politica. Quello del”sono tutti uguali” è un ragionamento malato che, sfortunatamente, si autoalimenta e diffonde il senso dell’impotenza e dello scoraggiamento.
Va però, anche detto che in molti Comuni dello stesso Sud c’è stato un risveglio culturale, soprattutto da parte dei giovani, che ha cambiato le cose e ha dato vita ad amministrazioni trasparenti che attingono forza dal dialogo continuo con la comunità che le ha dato fiducia.
Ciò è stato possibile perché la voglia di riscatto, vincendo la rassegnazione, di pochi ha pian piano contagiato la maggioranza dei cittadini , con la conseguenza che coloro che delle cariche pubbliche avevano fatto uno strumento per soddisfare non gli interessi collettivi, ma quelli personali sono stati relegati in una posizione di minoranza.
Quello che è avvenuto in questi Comuni è possibile anche da noi. A condizione che non ci si lasci prendere dallo scoramento, che non si diffonda pessimismo, ma che invece si trasmetta fiducia, che si stimoli chi ci è più vicino, i parenti,gli amici.
Con la buona volontà e con l’intelligenza, ci si può raccogliere intorno ad una persona, ad una squadra per raggiungere l’obiettivo.
Questo se non ci lascia prendere dai personalismi. Altrimenti quella persona non va bene perché……, quell’altra non va bene perché……, quell’altra ancora non va bene perché......
E così potremmo continuare all’infinito.
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