Questa sera il Consiglio Comunale, in seduta di seconda convocazione (presenti solo i consiglieri Francesco Izzo, Gino Ragozzino, Mena Scirocco, Amedeo Izzo, Peppe Santagata), ha preso atto della comunicazione delle dimissioni del Sindaco.
Il giudizio fortemente negativo espresso nel corso di questi anni dai consiglieri di minoranza sull’operato di questa Amministrazione non mi ha impedito di esprimere la mia vicinanza umana al dr. Carusone, perché decisioni come quella da lui presa, anche quando sono giuste, provocano comunque forti sofferenze interiori.
Il Sindaco ufficialmente si è dimesso per motivi familiari e professionali. Ma questi motivi non spiegano le vere ragioni delle dimissioni che invece andavano chiarite ai cittadini .
I veri motivi vanno ricercati, a mio avviso, nelle divisioni e nei contrasti creatisi all’interno della maggioranza. Contrasti e divisioni che non sono di oggi.
I sintomi evidenti si sono manifestati, nel tempo, con le dimissioni del Presidente del Consiglio Gaetano Scirocco, con le precedenti dimissioni del Sindaco poi ritirate, con la mancata partecipazione del Sindaco alle manifestazioni ufficiali, quali ad esempio le processioni in occasione delle Feste Patronali, con la sistematica assenza, negli ultimi tempi, dai consigli comunali della dott.ssa Feola, ecc.
Le dimissioni sono perciò l’epilogo naturale di uno stato di malessere causato non solo e non tanto dalle difficoltà in cui si dibatte il Comune da alcuni anni, quanto piuttosto dalla mancata presa di coscienza della maggioranza che occorreva , proprio in virtù di queste difficoltà, un’amministrazione aperta al contributo e alla collaborazione di tutti.
Ci siamo trovati, invece, di fronte un’amministrazione che ha fatto le barricate, che si è arroccata a difendere interessi indifendibili, sorda e muta alle proposte della minoranza.
Ci sarebbe voluto una profonda svolta nel modo di fare politica e di fare amministrazione, ci sarebbe voluto una profonda svolta nel modo di affrontare i problemi e di rapportarsi con la l’opposizione che sin dall’inizio della legislatura aveva offerto tutta la sua collaborazione in un clima di rispetto reciproco.
Ma questa svolta non c’è stata e la responsabilità non la si può attribuire solo al Sindaco, che è diventato il capro espiatorio di un marasma generale.
Sarebbe stato corretto che, subito dopo le dimissioni del Sindaco, quanto meno anche la Giunta avesse rassegnato le dimissioni. Ma è mancata anche questa sensibilità.
Voglio augurarmi che questa vicenda sia da monito, sia la sveglia per un paese che sembra assistere indifferente a quanto accade nella casa comunale, sia la sveglia per un paese che deve ritrovare l’orgoglio di una comunità che vuole essere amministrata in maniera ordinata e civile in nome di tutti e non di pochi o di una sola parte.
Pontelatone ha bisogno di riappacificazione se vuole continuare a guardare al futuro con speranza. E’ necessaria una nuova disponibilità ad imparare dagli errori propri e degli altri, a superare personalismi e rancori personali, a discutere e ad agire insieme per affrontare e risolvere i problemi del paese.
Pontelatone ha bisogno di recuperare tutte le sue potenzialità inespresse, ha bisogno dell’entusiasmo dei giovani e dell’esperienza degli anziani, del coraggio dei più forti come dell’umiltà dei più deboli. Ha bisogno insomma di tutti i pontelatonesi senza distinzione alcuna.
Questa può sembrare retorica e invece non lo è. E’ un’analisi concreta della realtà di questo nostro paese, sulla quale tutti dovrebbero riflettere per poi agire con senso di responsabilità.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.(Art 21della Costituzione)
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2 commenti:
Purtroppo siamo rovinati dal fatto che sono rari quelli che entrano in amministrazione per fare il loro dovere. Ci vorrebbe una vera riforma, un lavorare per obiettivi. Quelli pubblici, intendo. Non quelli personali. Ci sono persone candidate che esauriscono il loro impegno già il giorno dopo le elezioni. Se svolgono male il loro lavoro o, peggio, se non lo svolgono, chi li controlla? Chi li manda a casa per evitare che continuino a fare danni?
A quando un meccanismo di valutazione dell'operato di queste persone? Questa situazione mi fa semplicemente vomitare! Io pago le tasse e loro a fare i porci comodi. Per esempio, a Treglia gli spazzini non esistono più? Ah, dimenticavo: ora si chiamano operatori ecologici. Quindi, sono diventati tutti intellettuali, anche quelli che la penna non la sanno nemmeno reggere. Rimpiango il mitico Sign. Eugenio che il suo mestiere lo faceva veramente con devozione.
Vergogna! Spero che in privato gli amministratori siano abituati ad un tipo diverso di gestione dell'igiene, altrimenti vuol dire che la m.... arriva fino alla gola.
Credo che il sindaco abbia fatto bene a dimettersi, perché evidentemente si è visto accerchiato da una massa di inetti.
Forse qualche obiettivo minimo se lo era posto. Aggiungo pure che, per rispetto di tutti i suoi concittadini, dovrebbe dare informazioni pubbliche sulle ragioni delle sue dimissioni.
Ho letto il manifesto del Sindaco che forse aveva letto il post del 20 novembre; credo proprio che lo abbia fatto solo per un pò di senso civico; come diceva Amedeo al Sindaco va comunque la mia solidarietà per aver trovato la forza di non aver ceduto alle pressioni volte al ritiro delle dimissioni, che sicuramente saranno state avanzate, però nel manifesto non ha risposto a quanto richiesto dal blogger precedente, tutto quello che ha scritto è solo retorica, oltretutto ripetitiva, mescolata ad un pò di verità, con molta attenzione a non farla trasparire del tutto - certo non si chiedevano i nomi ma dire che è avvenuto nella sua compagine quello che sta avvenendo a livello nazionale nel PDL gli avrebbe fatto solo onore; sarebbe stato molto più signorile, e non avrebbe gettato altri dubbi su chissà quali persone stiano tessendo le teli di una regia di non so che tipo ......
( a PONTELATONE !! -Per Favore caro Dott. Carusone )
E' vero che Pontelatone è luogo dove le persone non amano esporsi ma utilizzano nomignoli e sigle per celarsi dietro un dito, però è anche vero che le lettere e le denuncie che il Sindaco cita sono sempre esistite e sono state anche utilizzate strumentalmente in campagne elettorali, e proprio per questo motivo che non sono credibili le affermazioni riportate sul manifesto.
Caro Sindaco o ex Sindaco dica la Verità ai Cittadini di PONTELATONE almeno per questa volta - Sarebbe una uscita di scena a testa alta e militarmente parlando con onore.
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