mercoledì 18 agosto 2010

DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE n.48/1983- all. commento post precedente






NOTA
Il vincolo di inedificabilità assoluta in tutta la zona compresa oggi nel parco archeologico è stato posto dal Ministero dei Beni Culturali solo nel 1991. Antecedentemente esisteva un vincolo di inedificiabilità relativa, cioè prima di edificare bisognava fare i saggi. Pertanto, nel 1984 la zona Iardino poteva benissimo essere inserita nel Prg.
Per zona Morritiello si intende la zona posta dietro la montagnola, area successivamente dichiarata altamente franosa dall'Autorità di Bacino del Liri-Garigliano_Volturno

10 commenti:

Anonimo ha detto...

La delibera di quel lontano consiglio lascia trasparire tre nodi fondamentali che si sono trasformati in altrettanti errori.

1) Non aver dato la possibilità di costruire in zona Iardino, previo sondaggio archeologico e licenza edilizia.

2) La zona Morritiello non mi sembra affatto "lontana" dal paese. Cosa vuol dire lontano? In base a quali criteri una zona di possibile sviluppo edilizio può essere considerata "lontana" dal paese? Vogliamo essere più precisi e meno poetici?
Si tratta di un'occasione persa perché oggi la zona è dichiarata altamente franosa dall'Autorità di Bacino del Liri-Garigliano_Volturno. E qui aggiungo: tale classificazione è stata fatta a tavolino oppure i geologi sono venuti sul posto a studiare la zona? Esiste una documentazione scientifica a proposito? Non è che una parte della zona definita franosa sia in effetti edificabile? Non si potrebbe assegnare tale studio come tesi di laurea ad uno studente di geologia, così che i costi sarebbero davvero bassi?

3)Si evince come tutti concordassero all'unisono per promuovere la zona "Valle" come la "nuova Treglia". SONO PASSATI 30 ANNI. Campa cavallo che l'erba cresce.

Conclusioni:Lo ripeto fino alla nausea: la grande riforma che può fare uno stato davvero civile è quella di impedire di amministrare la cosa pubblica a persone incompetenti. L'amministratore deve essere una persona LAUREATA in dicipline politico-sociali e si deve circondare di tecnici preparati che siano esperti in PROGETTAZIONE.
Oggi, volendo parafrasare Platone, rimaniamo solo nel mondo delle idee (e delle chiacchiere demagogiche)

Amedeo Izzo ha detto...

1)La delibera del 1983 è stata pubblicata sul blog a dimostrazione del fatto che il problema del Piano Regolatore non è cosa relativamente recente, ma è stato oggetto di discussione già 30 anni fa. Anzi,si sarebbe dovuto affrontare molto prima. Se Formicola ha avuto un consistente sviluppo edilizio è perché predispose correttamente il Piano di fabbricazione in seguito alla cosiddetta Legge Ponte, la n. 765 del 1967. Cosa che non fece il Comune di Pontelatone e sarebbe stato quanto mai necessario soprattutto per Treglia, considerato che le rimesse degli emigrati trebulani datano a quegli anni.
2)Il Piano Regolatore va dimensionato per legge sulla possibile crescita della popolazione in un arco di tempo. Pertanto,non è che puoi mettere come zona di nuova edificazione tante aree (es. la zona Valle, la zona Iardino, la zona Morritiello, la zona Campo ecc). Devi fare delle scelte, e le scelte, se si vuole che diano buoni frutti, devono essere disinteressate, razionali e concrete.
3)Nessuno ha detto che la zona Morritiello è lontana dal paese, ma che le abitazioni in quella zona venivano ad essere un qualcosa di staccato rispetto al paese ed inoltre sarebbe stato molto costoso urbanizzare quell’area. La zona Iardino, a mio avviso, si prestava meglio sia per una crescita più armonica del paese sia perché era già urbanizzata, era cioè già servita da una strada provinciale, dalla fognatura, dalla pubblica illuminazione, dalla rete elettrica, dalla rete telefonica,dalla rete idrica ed era poi prossima a edifici pubblici(scuola elementare e asilo). Altri potevano e possono pensarla diversamente e fin quì nessun problema, vanno rispettate le opinioni di tutti. Ma questi sono fatti reali e non …. poetici. Comunque, nel Piano non venne inserita la zona Iardino, ma la zona Morritiello. Spiegare perché, io all’epoca pur facendo parte della maggioranza, fui messo nell’occasione in minoranza ci porterebbe lontano e aprirebbe un altro capitolo con conseguenti inutili polemiche, cosa lontana dai miei pensieri e ho anche spiegato il perché nel mio precedente commento.
4)La zona Morritiello (ma non più la zona Valle) , come area edificabile, era prevista anche nel Piano Regolatore approvato nel 1999, ma poi venne sostituita con la zona in prossimità della Starza con delibera di Consiglio comunale n. 35 del 30.6.2003 a seguito della sua classificazione a rischio frane da parte dell’Autorità di Bacino. L’individuazione e la perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico sono attribuite per legge alle Autorità di Bacino, al cui interno opera un comitato tecnico-scientifico. Il geologo che predispone la relazione al Piano Regolatore deve attenersi ai vincoli fissati dall’Autorità di Bacino.

Amedeo Izzo ha detto...

(continuazione del post precedente)

5)Dice il blogghista ( si dice così?) : Tutti d’accordo sulla zona Valle,ma sono passati trent’anni. Campa cavallo che l’erba cresce.
Ha ragione, mille volte ragione se la questione la si inquadra in quella più generale della mancanza di volontà politica( che persiste tutt’oggi, v. PUC), di affrontare in termini seri, guardando agli interessi del paese e non quelli particolari, il problema dello sviluppo del territorio e quindi dello sviluppo edilizio dell’intero Comune. Però non posso non osservare che è sbagliato e ingiusto pensare e dire come spesso avviene su tante questioni: siccome c’eri anche tu, sei anche tu responsabile. Ognuno di noi risponde delle proprie idee, di quello che ha fatto e di quello che fa, dei propri comportamenti (badate bene, dico questo non per me, ma per dovere di difesa di tutti quelli che hanno lavorato insieme a me con impegno,con serietà e disinteresse per il bene del paese.
6)La laurea non fa necessariamente un buon politico o un buon amministratore. Personalmente ho conosciuto persone con la licenza elementare che sono stati ottimi amministratori e ho conosciuto laureati che, al contrario, sono stati dei pessimi amministratori.


NOTA:
Questo blog è stato creato con lo scopo principale di stimolare i giovani visitatori a discutere tra loro, ad arricchire la discussione sui temi della vita locale con argomentazioni, domande al blogger, opinioni , indicazioni di proposte e iniziative e quant’altro possa alimentare lo sviluppo della discussione di partenza, evitando il più possibile la polemica. Invito perciò ad utilizzare il blog per le finalità di cui sopra.

Anonimo ha detto...

Alla luce della risposta data, si può dire che delle tre strade possibili (Iardino, Morretiello e Starza), l'unica rimasta percorribile è quella della Starza. Quindi non c'è molto da pensare. Va solo sviluppata quella zona dal punto di vista urbanistico. E' come dire: o stà minestra o questa finestra...

L'individuo che scrive sul blog si chiama blogger

Sul fatto che un laureato sia un pessimo amministratore ho i miei dubbi. Io non intendo un laureato in medicina, in biologia o matematica...etc etc ma intendo un profilo professionale specializzato in amministrazione. E' chiaro che si tratta di una proposta che verrebbe bollata come utopica ma non lo è. Il fatto che lei abbia conosciuto delle persone con la licenza elementare più capaci di laureati avvalora ancora di più la mia tesi. Sicuramente si tratta di lauree non spendibili nell'arte dell'amministrazione della "res pubblica". Non è vero?

Saluti

Amedeo Izzo ha detto...

Non ho detto che un laureato è un pessimo amministratore. Ho voluto semplicemente dire che la laurea da sola non costituisce garanzia per la buona amministrazione di un paese e che anche chi possiede un'istruzione di livello basso o medio-basso possa dedicarsi all'attività politica e raggiungere livelli di competenza tali da poter amministrare degnamente una comunità.
Con questo non nego che lo studio sia uno strumento mentale che abitua a ragionare e che l'istruzione di livello universitario, specie nelle materie giuridiche-amministrative, sia un valore aggiunto.
Non dimentichiamo però che si rischia di cadere nel fascismo (tecnicamente parlando),se si pretende di limitare il diritto a governare in base al titolo di studio. In democrazia valgono i voti, non i titoli di studio. Sta al cittadino farsi rappresentare da persone culturalmente attrezzate e competenti e che soprattutto hanno a cuore il bene comune.

Anonimo ha detto...

andrebbe spiegato a questo blogger che insiste che un laureato con competenze specifiche puo fare l'amministratore mentre altri no
che con questo principio si mette in seria discussione il concetto di democrazia inoltre l'amministrazione pubblica non puo essere composta semplicemente da tecnici in quanto questi effettuano scelte che vengono da un unico punto di vista quello tecnico
un amministratore pubblico ha da fare tante valutazioni oltre a quelle tecniche (per le quali si avvale degli uffici preposti o dei consulenti specifici quasi sempre dei laureati
ma deve tener conto anche di tanti aspetti legati al concetto del servizio ed al sociale

Amedeo Izzo ha detto...

sentiamo altre opinioni

Anonimo ha detto...

Bravo! E' proprio quello che intendevo dire io ma forse non mi sono espresso nel migliore dei modi.

Quanti conoscono le valutazioni che bisogna fare nell'attività amministrativa? Non sarebbe interessante seguire un percorso di studi serio ove affrontare queste tematiche? Sicuramente sarebbe una buona base da cui partire per diventare poi, con l'esperienza, un bravo amministratore.
E' troppo comodo ricoprire cariche non alla propria portata e i risultati si vedono!

Quanto al concetto di democrazia, credo che imporre a chi si candida di seguire un corso non sia una forma di dittatura ma solo un atto di civiltà nei confronti dei cittadini che li votano affidando loro la gestione della comunità in cui vivono. Vi sembra troppo?

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=dHW2YaReTwY

Amedeo Izzo ha detto...

Bellissimo il discorso di Pericle agli ateniesi sulla democrazia. Benché risalga a circa 2500 anni fa è di una sconcertante attualità. Grazie per avermelo ricordato
Significativo , tra l’altro, il riconoscimento del merito come preferenza per l’affidamento di cariche pubbliche.Il merito però, bisogna riconoscerlo, non si riscontra necessariamente o esclusivamente nel laureato.

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