Parlare di politica con i ragazzi non è facile. Mi capita talvolta di parlare con giovani che ragionano utilizzando i più banali luoghi comuni. “ I politici sono tutti ladri” oppure “ sono tutti uguali” o ancora “la politica è una cosa sporca”. Andando più su con l’età, la musica non cambia. Si continua a vedere tutto nero, senza speranza.Le conseguenze di questi ragionamenti pessimisti sono prevedibili. I giovani più puri e idealisti tendono a restare al di fuori del mondo della politica. Quelli più “traffichini”, invece, la cercano esclusivamente per trarne qualche vantaggio personale. Se l’andazzo è questo, dovremmo davvero rassegnarci ad avere politici e amministratori interessati e approfittatori.
Bisogna rassegnarsi a questo? Io penso proprio di no. La strada da percorrere, per invertire la rotta, non è facile. Ma, al tempo stesso, non si deve gettare la spugna. Gli strumenti per offrire iniezioni di fiducia alle nuove generazioni ci sono. Basta utilizzarli.
Il primo argomento da proporre ai giovani è quello del recupero del senso della collettività. E’ da qui che bisogna ripartire. Se si comprende l’importanza del proprio rapporto con gli altri e del proprio contributo all’interno della società, si può ritrovare ottimismo anche nell’approccio con il mondo della politica.
“Collettività” è una parola che sembra essere sparita dal vocabolario dei giovani. E’ necessario, invece, un tipo d’educazione completamente diverso, che abitui le persone, fin dai primi anni della propria vita, a porsi in relazione con gli altri. Questo è certamente un primo passo per far comprendere, in seguito, l’importanza della politica come strumento di aiuto alla collettività.
Il secondo argomento da proporre ai ragazzi è quello della santificazione personale e del proprio lavoro. Che cos’è la politica? Non è altro che un lavoro da svolgere bene, come quello del giornalista, dell’infermiere, del medico o dell’avvocato.
Bisogna ricordare ai giovani che tutte le professioni possono essere svolte in modo corretto, oppure scorretto. Quella del politico presenta esattamente gli stessi rischi di corruzione che possono capitare, sotto forme diverse, a qualunque altro mestiere.
Fare bene il proprio lavoro significa irradiare il mondo con una luce nuova, diversa, ottimista, rassicurante. Significa dare il buon esempio ed insegnare agli altri che lo stile di vita cristiano non è un’utopia.
Il terzo ed ultimo argomento da proporre è quello della “lotta”. Questo termine, ovviamente, va svuotato di tutti i suoi significati aggressivi e bellici.
Parlando di “lotta” si intende, chiaramente, la lotta tra il bene e il male. Ragionare in termini pessimistici, dicendo che la politica è una cosa irrimediabilmente perversa e compromessa, non serve a nulla.
Il prodotto di questo ragionamento è semplice. Se i “posti” della politica vengono lasciati tutti alle persone disoneste, non cambierà mai niente. Bisogna, invece, fare uno sforzo e riuscire a penetrare in certi ambienti, senza lasciare a casa il proprio bagaglio di valori e di ideali.
Devono essere i giovani a cambiare la politica, e non la politica a cambiare i giovani. L’importante è non lasciarsi scoraggiare di fronte alle prime avversità. Una sconfitta di oggi potrebbe essere la vittoria di domani.
Basta pensare all’esempio di Gesù. Quando lo immaginiamo lì, inchiodato su una croce, deriso dai soldati romani e abbandonato dai suoi seguaci, che cosa possiamo pensare? Che è un fallito.
Quell’uomo crocifisso potrebbe rappresentare l’immagine perfetta di un insuccesso. Ma è proprio da quell’apparente insuccesso che è cominciata la salvezza dell’umanità. Quel fallito, a poco a poco, ha cambiato il mondo con un semplice messaggio d’amore
Carlo Climati
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.(Art 21della Costituzione)
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4 commenti:
io sono un giovane ma non la penso come la maggiorparte di noi che definiscono la politica una cosa "brutta".io credo che la politica sia molto importante soprattutto nei piccoli paesi come i nostri,infatti in base al modo in cui viene esercitata ,bene o male si decide il destino di uno o più paesi.a treglia il concetto di politica è scomparso soprattutto per i giovani che la metteno in secondo piano e non si rendono conto che così mettono da parte anche i problemi,le difficoltà del paese. ci vuole più compattezza da parte nostra ma dovete essere anche voi a stimolarci altrimenti ci sarà sempre un distacco dei giovani dalla politica.
Mi fa piacere sapere che nel nostro paese c’è un giovane che pensa che la politica sia qualcosa di utile. Mi auguro che ce ne siano altri. Quanto alle cose che hai detto, hai perfettamente ragione. Io non mi meraviglio che, per l’esempio che hanno avuto, i giovani hanno un’opinione negativa della politica, provano sentimenti di diffidenza e noia tanto da allontanarsene del tutto. Ma questo è un errore. Per risolvere i vostri problemi e quelli del paese, ovviamente nel limite del possibile, è necessario che voi ci siate , che siate uniti. L’unione fa la forza. Se ci fosse stato un forte movimento giovanile, il nostro Comune, il nostro paese sarebbe in tutt’altra condizione e di conseguenza anche la vostra situazione oggi sarebbe migliore.
Faccio un esempio concreto ed attuale. Una decina di giorni insieme agli altri consiglieri di minoranza( Mena, Peppe e Oriana) a ho presentato una proposta al Consiglio Comunale che riporto sul blog per vostra conoscenza. Avendo esperienza di come vanno le cose, temo che questa nostra proposta farà la fine delle altre, cioè sarà bocciata. Ma se ci fosse un forte sostegno pubblico da parte dei giovani, probabilmente la cosa andrebbe diversamente.
Perciò riunitevi e parlate di queste cose. Stabilite di incontrarvi, ad esempio una volta la settimana, e discutete dei vostri problemi e di quelli del paese. Questo aiuta a saper stare insieme, a ragionare sulla sostanza delle cose, e a creare piano, piano compattezza. Suggeriteci proposte che potremmo presentare alla discussione del Consiglio Comunale. Per quanto mi riguarda, sono vostra disposizione per tutto quanto mi è possibile.
Ho letto con piacere "i giovani e la politica ", soprattutto mi ha colpito la frase "devono essere i giovani a cambiare la politica e non la politica a cambiare i giovani" cosa che penso anch'io, ma al momento opportuno, purtroppo, i giovani vengono messi da perte. Non deriverà da ciò l'atteggiamento passivo nei confronti della politica?
Mi dispiace parlare di me stesso,ma la politica, sia pure a livello locale, ha impegnato gran parte della mia vita. Francamente l'ho fatto perchè la realtà in cui stavo non mi piaceva e la volevo cambiare.Io penso di raccomandare anche a voi di non accettare questa situazione, perchè, se no, i fregati siete sempre voi.E ricordatevi che per non essere messi da parte dovete lottare.Non vi sarà dato nulla se voi non lo rivendicate e se non avete il coraggio di rischiare.
Un esempio concreto. Agli inizi del del 2007, in previsione delle elezioni conmunali, fu affisso nei locali pubblici un volantino da me ispirato, che riporto di seguito:
FORZA RAGAZZI
Una svolta politico-amministrativa, dopo l’esperienza fallimentare dell’attuale amministrazione, è una necessità sempre più viva e sentita.
Una svolta all’insegna del ricambio generazionale e di una maggiore rappresentazione femminile.
Più giovani, più donne al Comune per cambiare il paese, per fare entrare nelle stanze municipali un’aria nuova, per restituire al paese un clima di serenità e di concordia, per superare le condizioni di disagio e di malessere sociale in cui i giovani del Comune di Pontelatone sono costretti a vivere, per ripristinare i diritti di tutti contro i favori di pochi.
E allora, FORZA RAGAZZI. CORAGGIO. Non lasciatevi “ fregare” ancora una volta e impegnatevi. Lamentatevi di meno e agite di più.
Cambiamo insieme questo nostro paese".
Ebbene, quel volantino-appello passò tra l'indifferenza dei giovani.Probabilmente mancò il coraggio di andare contro corrente, di rompere con gli schemi del passato.
Voglio sperare che oggi tra i giovani ci sia maggiore coraggio e più consapevolezza che devono occuparsi dell'amministrazione del proprio paese.
Il tuo commento lascia ben sperare. Se ti va prendi contatto con me. Insieme potremo iniziare a costruire qualcosa per voi.
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