RICONOSCIMENTO SIMBOLICO DELLO STATO DI PALESTINA 
In un mondo scosso da guerre, disuguaglianze e ingiustizie, le
parole da sole non bastano più. Servono gesti, anche simbolici,
capaci di indicare una direzione. È per questo che, da questo blog, chiediamo che all'ordine del giorno del prossimo
Consiglio Comunale di Pontelatone venga posta una proposta tanto semplice quanto significativa:Riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del nostro
Comune.
Come atto di solidarietà al popolo palestimese e a sostegno della soluzione dei due Stati come prospettiva di pace duratura tra Israele e Palestina
La relativa delibera dovrebbe essere trasmessa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero degli Affari Esteri, all'Ambasciata dello Stato di Palestina in Italia.
Si tratta, è bene chiarirlo, di un atto dal valore simbolico. Non produce effetti diretti di politica
internazionale, ma rappresenta una presa di posizione etica e
politica sui grandi temi che riguardano i diritti umani, la convivenza tra i popoli e la giustizia internazionale. Un segnale chiaro che Pontelatone, pur essendo
una piccola comunità, non guarda solo alle
questioni locali, ma si interroga anche su ciò che accade
nel mondo e sceglie di schierarsi, pacificamente e umanamente, dalla
parte del diritto e della dignità dei popoli.
Non si tratta di ideologia, né di propaganda. Si tratta di
umanità, giustizia e pace.
Il riconoscimento dello
Stato di Palestina è oggi al centro di un dibattito internazionale, e
sempre più istituzioni – comprese amministrazioni comunali –
stanno decidendo di esprimere un sostegno formale a questa causa,
come segnale contro la violenza e come gesto a favore del dialogo e
della coesistenza.
Auspichiamo che il sindaco, i rappresentanti della maggioranza e
della minoranza raccolgano questa proposta e la portino in aula.
Non
c’è bisogno di grandi proclami, ma di un atto semplice, chiaro e
condiviso, capace di unire la nostra comunità in un messaggio che
parli al mondo intero: Pontelatone è dalla parte della
pace, dei diritti umani e del riconoscimento della sovranità dei
popoli.
In un tempo in cui spesso ci si rifugia nell’indifferenza,
sarebbe un grande segno di consapevolezza e responsabilità
collettiva. Un gesto che farebbe onore a tutta la cittadinanza.