venerdì 4 gennaio 2019

DECRETO SICUREZZA, RIVOLTA DEI SINDACI

Il decreto Sicurezza di Salvini non mi piace e penso che facciano bene i Sindaci a protestare contro le nuove norme imposte ai Comuni sui migranti. Ma i nostri padri latini dicevano: dura lex sed lex.
Non è consentito, in uno Stato di Diritto, non rispettare le norme, anche quando quelle norme non sono coerenti col proprio pensiero.Una legge, anche se non la condividiamo, va applicata.
 In uno Stato di Diritto, la norma che si ritiene ingiusta va portata davanti alle sedi opportune perché venga invalidata.. Nessuno può assumersi il diritto di non rispettare una legge dello Stato perché non la condivide. Passasse questo principio, ogni cittadino potrebbe sentirsi libero di non rispettare quella norma che, per qualsiasi motivo, egli ritiene ingiusta. 
Non condivido, pertanto, il comportamento di alcuni Sindaci italiani che si rifiutano di rispettare e dare attuazione a una legge dello Stato, regolarmente promulgata e firmata dal Presidente della Repubblica nella sua veste di garante costituzionale. I Sindaci in questione, essendo essi stessi parte dello Stato di Diritto in quanto istituzioni, hanno l’obbligo di rispettare ogni singola legge dello Stato e, qualora ravvisassero vizi di incostituzionalità, hanno il dovere di muoversi istituzionalmente perché tali vizi vengano verificati dagli organi competenti per poi, eventualmente, andare all’abrogazione della norma. 







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